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Il Buongiorno di Cuneo24

25 giugno 2022 | 08:01
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Il Buongiorno di Cuneo24

Nel 1974 nasce “il Giornale” di Montanelli

Cuneo. Il sole è sorto alle 5:42 e tramonta alle 21:23. Durata del giorno quindici ore e quarantuno minuti.

Santi del giorno
San Prospero d’Aquitania, monaco e teologo.
San Guglielmo di Montevergine da Vercelli, abate.
San Salomone, re di Bretagna.

Avvenimenti
1678 – Prima donna laureata. Il “genio di casa”. Così fu considerata fin da piccola Elena Lucrezia Cornaro dal padre Giovan Battista, che discendeva da una delle più importanti famiglie veneziane. Ingegno e amore per la cultura sembravano inscritte nel suo DNA dal momento che il nonno materno di suo padre era “collega” e amico del grande Galileo Galilei. In contrasto con la cultura dell’epoca, che precludeva alle donne qualsiasi possibilità di emanciparsi culturalmente, Giovan Battista credette fermamente nelle doti intellettive di sua figlia e l’affidò ai migliori studiosi dell’epoca, che la istruirono profondamente nelle materie umanistiche e scientifiche accanto alle quali Elena associò due lingue, ebraico e spagnolo, e lo studio della teologia. Dopo aver incantato con il suo sapere sovrani e studiosi di mezza Europa, non le restava che conseguire l’agognato “pezzo di carta”. Fu così che il padre iniziò un lungo braccio di ferro con il cardinale Barbarigo, che si opponeva alla richiesta di riconoscerle la laurea in Teologia dello Studio di Padova (allora tra le più antiche e rinomate università del mondo). Alla fine fu raggiunto un compromesso ed Elena si vide assegnare la laurea in Filosofia, passando alla storia come la prima donna a laurearsi.
1857 – Baudelaire pubblica I fiori del male. La fama di Poeta Maledetto Charles Baudelaire se la meritò, sul piano umano, con un’esistenza disordinata e votata al disfacimento di sé, attraverso ogni tipo di eccesso. Sul piano lirico grazie alla raccolta di poesie I fiori del male, che ispirò il decadentismo letterario, nato in Francia verso la fine del XIX secolo. Pubblicata a giugno del 1857 dall’editore Poulet-Malassis in 1.320 copie, la prima edizione finì nel mirino della magistratura francese per l’accusa di «oltraggio alla morale», motivo per cui l’autore venne condannato a un’ammenda di 300 franchi e obbligato a eliminare sei poesie dalla raccolta. Il caso volle che venisse giudicato dallo stesso pubblico ministero, alias Ernest Picard, che aveva accusato precedentemente la Madame Bovary di Gustave Flaubert. Sublime sintesi di simbolismo e misticismo, I fiori del male divenne fonte d’ispirazione per diverse generazioni di poeti e lettura prediletta per i giovani di ogni epoca.
1947 – Pubblicato Il diario di Anna Frank. Con il titolo Il retrocasa venne pubblicata ad Amsterdam l’edizione originale del Diario di Anna Frank. Un lavoro portato a termine dal padre che, con l’aiuto di alcuni amici di famiglia, mise assieme gli appunti scritti dalla figlia sedicenne, morta nel campo di concentramento nazista di Bergen-Belsen. In quegli appunti c’era il racconto di vita quotidiana di una famiglia ebrea olandese, costretta a nascondersi dalla repressione nazista. Di pari passo con la presa di coscienza delle terribili vicende della Shoah, il libro crebbe di consenso ispirando pellicole cinematografiche e testi teatrali dedicati a quel periodo. Nel 2009 il volume è stato inserito dall’UNESCO nell’Elenco delle Memorie del mondo.
1974 – Nasce “il Giornale” di Montanelli. Con il Paese sconvolto dal terrorismo e dalle stragi degli anni di piombo, nel panorama giornalistico debuttò una voce liberale e critica verso i governi di centrosinistra guidati da Mariano Rumor. Il 25 giugno del 1974, nelle edicole di Milano, uscì il primo numero de il Giornale Nuovo. Padre e direttore della nuova testata era il celebre Indro Montanelli, che aveva abbandonato il Corriere della Sera in polemica con la svolta a sinistra del direttore Piero Ottone, portandosi dietro valenti giornalisti quali Enzo Bettiza, Gianni Granzotto e lo scrittore Guido Piovene. Il suo progetto convinse il gruppo industriale Montedison che finanziò l’opera, garantendo la raccolta pubblicitaria e rinunciando a qualsiasi forma di controllo. L’aspetto rivoluzionario, infatti, era legato alla struttura cooperativa: in pratica Montanelli e la sua squadra risultavano i veri proprietari del giornale e di conseguenza i soli a poterne dettare la linea politica. Il clima di totale autonomia fu preservato anche dopo l’acquisizione del quotidiano, nel 1977, da parte dell’allora costruttore edile Silvio Berlusconi. I rapporti tra quest’ultimo e Montanelli giunsero a un’insanabile rottura nel 1994, con la nascita del movimento Forza Italia e l’inizio della parabola politica di Berlusconi. Allergico a qualsiasi forma di condizionamento, Montanelli abbandonò “il Giornale” (nuova denominazione assunta dal 1983), lasciando il posto di direttore a Vittorio Feltri, e fondò “La Voce”, dove lo seguirono altri colleghi, su tutti Marco Travaglio. Diretto dal 17 maggio 2021 da Augusto Minzolini (succeduto ad Alessandro Sallusti in carica dal 2010), è tutt’oggi principale testata dell’area di centrodestra (con una tiratura di 78.888 copie, stime febbraio 2022).

Nati in questo giorno
Daniele Gastaldello – Nato a Camposampiero (in provincia di Padova), è un ex calciatore, dal 2007 al febbraio 2015 difensore e capitano della Sampdoria, totalizzando 259 presenze e 14 gol. Ha giocato pure a Crotone e a Siena, nelle cui fila ha esordito in serie A, il 28 agosto 2005. Nel mercato di riparazione 2015 è stato ceduto al Bologna, contribuendo con 12 presenze alla promozione in serie A della società felsinea, terminata al quarto posto alla fine del campionato. A fine agosto 2017 si è trasferito a parametro zero al Brescia, dove conclude la sua carriera il 1° agosto 2020. Intraprende subito quella di allenatore rimanendo nel club delle rondinelle come collaboratore tecnico. In Nazionale ha totalizzato una sola presenza, il 29 marzo 2011 nell’amichevole con l’Ucraina, benché sia stato convocato anche altre volte dal CT Cesare Prandelli. Compie 39 anni.
Roberto Vecchioni – Nato a Carate Brianza (in Lombardia), è un cantautore, paroliere e scrittore di grande spessore. Artista di rilievo nazionale, in carriera ha conquistato due Premi Tenco, di cui uno alla carriera, il Festivalbar nel 1992, il Festival di Sanremo con la canzone “Chiamami ancora amore” e il Premio Mia Martini della critica, entrambi nel 2011. Nominato Ufficiale Ordine al merito della Repubblica Italiana, è stato insignito anche del premio “Ambrogino d’oro” conferitogli dal Comune di Milano e del premio “Scanno” per la narrativa. Professore liceale di lettere, inizia la carriera artistica come autore di testi e scrive canzoni per artisti quali Ornella Vanoni, Iva Zanicchi, Gigliola Cinquetti e gli Homo Sapiens. Il successo come cantautore gli arride con “Samarcanda”, nel 1977, brano contenuto nell’album omonimo e ispirato a una leggenda di un soldato che fuggiva dalla morte. Da quel momento, sono stati venduti oltre sei milioni e mezzo di copie dei suoi album, nei quali si intrecciano la nostalgia per il passato, il tema del doppio e l’uso della storia come metafora del presente. Nel 2016 pubblica per Einaudi il romanzo La Vita che si ama – Storie di felicità. Nel novembre 2018 esce l’album L’infinito. Festeggia 79 anni.

Eventi sportivi
1978 – All’Argentina i Mondiali di calcio. L’Argentina allenata da César Luis Menotti vince i Mondiali di calcio in casa, battendo in finale l’Olanda per 3 a 1. I marcatori, nei tempi regolamentari, sono Mario Kempes (A) e Nanninga (O), nei supplementari ancora Kempes e Bertoni. Tra i campioni del mondo il portiere Fillol, il capitano Passarella (in Italia gioca nella Fiorentina e nell’Inter) e Bertoni (Napoli, Fiorentina e Udinese). L’Italia di Enzo Bearzot arriva seconda nel girone della seconda fase, dietro l’Olanda, e nella finale per il 3° posto, il 24 giugno, perde per 2 a 1 con il Brasile. Il gol azzurro è di Causio. In campo anche i futuri campioni del mondo 1982 Zoff, Cabrini, Gentile, Rossi, Scirea.

Proverbio/Citazione
Di maggio va adagio, di giugno allarga il pugno.
“Non importa quanto si vive, ma con quanta luce dentro, senza rimpiangere e senza piangere” Roberto Vecchioni