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Il Buongiorno di Cuneo24

16 giugno 2022 | 08:03
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Il Buongiorno di Cuneo24

Nel 1938 la prima volta di Italia – Brasile

Cuneo. Il sole è sorto alle 5:40 e tramonta alle 21:21. Durata del giorno quindici ore e quarantuno minuti. Fase lunare: gibbosa calante.

Santi del giorno
Santi Quirico e Giulietta o Giulitta, martiri, é il protettore dei bambini.
Sant’Aureliano di Arles, vescovo.
San Ceccardo, vescovo e martire.

Avvenimenti
1903 – Henry Ford fonda la casa automobilistica. Un’automobile accessibile a tutti sia nel prezzo che nella facilità di guida. Sono le linee guida del progetto che aveva in mente l’imprenditore statunitense Henry Ford, quando fondò a Detroit, in una vecchia fabbrica di vagoni ferroviari, la Ford motor company. L’impresa cominciò grazie a un capitale di 28mila dollari, messo a disposizione da dodici investitori.
Dopo i primi modelli realizzati in poche unità, il processo produttivo Ford introdusse due innovazioni tecnologiche che avrebbero rivoluzionato per sempre il sistema industriale: la catena di montaggio e il “nastro trasportatore”. Questi due aspetti, uniti al principio di riconoscere salari alti agli operai, sono alla base del fordismo, concetto che indica la prima forma di produzione di massa che per diversi studiosi ha dato vita alla società dei consumi. Il primo vero esempio pratico di questa filosofia economica si ebbe con la Modello T, prima vettura della storia prodotta in grande serie (oltre 15 milioni di esemplari). Oggi la casa statunitense è, insieme a Toyota e Volkswagen, tra le prime tre al mondo in quanto a vendite. Nel 2016 la Ford F-Series (in assoluto il pick-up più amato negli USA e in Canada) è risultato il secondo modello di auto più venduto (993mila circa, dati focus2move), dopo la Toyota Corolla e davanti alla Volkswagen Golf.
1911 – Nasce IBM. In principio si occupava di orologi e altri macchinari industriali, poi passò all’elaborazione dati e aprì l’era dell’informatica. Nel mondo è nota come IBM, acronimo di International Business Machines, adottato nel 1924. In realtà, all’atto della fondazione il 16 giugno 1911, ad Endicott (nello Stato di New York), Charles Ranlett Flint le diede il nome di Computing-Tabulating-Recording Company, risultato della fusione di tre società, “Tabulating Machine”, “International Time Recording” e “Computing Scale”. A optare per la storica sigla fu Thomas Watson che, grazie al sistema delle schede perforate, ne fece un’azienda leader nell’immagazzinamento e registrazione dei dati. Dalla Radiotype, prima macchina da scrivere elettrica, al 603, primo calcolatore elettronico, per passare alle invenzioni che la fecero entrare nella storia: il PC 5150 (1981), il padre di tutti i personal computer, e il Simon Personal Communicator (1992), progenitore dei moderni smartphone. Ad essi vanno aggiunti primati che nessun’altra società nel mondo può vantare: il “più alto numero di brevetti registrati” e cinque “premi Nobel per la Fisica” assegnati ad altrettanti suoi dipendenti. Oggi, con oltre 380mila dipendenti distribuiti in 170 paesi, l’IBM è una multinazionale di hardware, software e di consulenza informatica, dal 2011 seconda al mondo tra le maggiori aziende tecnologiche quotate in borsa.
1963 – Prima donna nello spazio. Si chiama Valentina Tereshkova la prima donna della storia lanciata nello spazio. Aveva 26 anni e un passato da operaia, quando fu selezionata per il programma di addestramento da cui dovevano uscire i futuri astronauti della missione sovietica Vostok, la prima a portare l’uomo nello spazio. Dopo la missione che si rilevò molto stressante per diversi inconvenienti tecnici, Valentina divenne un’eroina nazionale: le vennero dedicati tra gli altri un francobollo e una linea di macchine fotografiche.
1977 – Breznev diventa presidente dell’Unione Sovietica.

Nati in questo giorno
Giacomo Agostini – Nato a Brescia, è un ex pilota di motociclismo. Ha conquistato in 13 stagioni 15 titoli mondiali (8 in classe 500 e 7 nella 350) e pertanto è considerato il più grande campione del motociclismo sportivo di tutti i tempi. Nel 1963 ha esordito nella classe 250 e si è ritirato nel 1977, disputando 190 Gran Premi, di cui 123 vinti, e salendo 163 volte sul podio. Ha corso per la MV Augusta e la Yamaha. È stato tra i primi campioni sportivi italiani a gestire la propria immagine anche a fini pubblicitari, diventando un personaggio, un vip, anche al di fuori del mondo sportivo. Festeggia 80 anni.
Stan Laurel (1890/1965) – Un genio assoluto della comicità di cui fu un innovatore nella fisicità e nel linguaggio, entrando nella storia del cinema con il celebre duo Stanlio & Ollio. Nato a Ulverston, nel nordovest dell’Inghilterra, e morto a Santa Monica nel febbraio del 1965, cominciò come attore a teatro, con piccoli ruoli negli spettacoli di pantomima. La svolta avvenne quando entrò nella compagnia che aveva come capocomico un certo Charles Chaplin, da cui avrebbe appreso la mimica e la gestualità. È del 1921 il primo film in coppia con Oliver Hardy, The Lucky Dog (“Cane fortunato”), ma solo con il cortometraggio Putting Pants on Philip (“Metti i pantaloni a Philip”), del 1927, esordirono come “Stanlio & Ollio”. Di qui lavorarono senza sosta per cinque anni, girando più di settanta comiche, tra mute e sonore, interpretando due amici inseparabili, ingenui, bistrattati da tutti. Lavoratore instancabile, che seguiva ogni fase del film da regista e montatore, nel 1932 venne premiato con l’Oscar, insieme all’inseparabile amico, per il cortometraggio “The Music Box” e, nel 1961, ricevette invece quello alla carriera. Quando Hardy morì, Stan decise di abbandonare il set, a sottolineare lo stretto legame artistico e umano tra i due. Legame che è raccontato nel film del 2018 Stanlio & Ollio.

Eventi sportivi
1938 – La prima volta di Italia – Brasile. Gli incontri tra Brasile e Italia non sono mai stati banali, nemmeno le poche volte che si sono affrontati in amichevole. Il primo incrocio segna quasi il destino di queste due nazionali, destinate appunto a dominare il mondo, come già faceva l’Italia e come avrebbe fatto anche il Brasile, ma non in quel momento. Già in quella prima sfida del 1938 i brasiliani, che giocavano all’epoca in maglia bianca, evidenziarono quello che sarebbe stato il loro difetto, e lo è ancora, che ne condizionerà, spesso in negativo, la storia calcistica: la presunzione. Giunti fino alla semifinale, i brasiliani erano così sicuri di superare gli azzurri da far riposare il loro fuoriclasse, Leonidas da Silva, e di aver già acquistato i biglietti aerei per trasferirsi a Parigi, sede della finale. Forse anche sulla leva dell’orgoglio giocò Vittorio Pozzo per motivare i suoi quel 16 giugno, in campo i sudamericani si accorsero di cosa era l’Italia. Il primo tempo fu equilibrato, nella ripresa si ruppero gli indugi: prima fu Gino Colausig che sfruttò alla perfezione un assist di Silvio Piola, poi fu lo stesso Piola a procurarsi un calcio di rigore. Passerà alla storia, quel rigore, per la strana rincorsa di Giuseppe Meazza, costretto a tenersi i pantaloncini cui si era rotto l’elastico, ma la palla entrò in rete. A movimentare il finale ci pensò Romeu che accorciò, ma il risultato non cambiò più, lasciando i brasiliani talmente arrabbiati da non cedere i biglietti aerei per la finale.

Proverbio/Citazione
Finché giugno non è all’otto, non ti togliere il cappotto.
“Tutti vanno al limite in qualsiasi sport quando si lotta per la vittoria, altrimenti non si riuscirà mai a ottenere il successo” Giacomo Agostini