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Il Buongiorno di Cuneo24

10 giugno 2022 | 08:01
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Il Buongiorno di Cuneo24

Primo mondiale per l’Italia: era il 1934

Cuneo. Il sole è sorto alle 5:40 e tramonta alle 21:18. Durata del giorno quindici ore e trentotto minuti.

Santi del giorno
Beata Diana degli Andalò, vergine.
San Getulio, martire.
Sant’Asterio, vescovo.

Avvenimenti
1924 – Delitto Matteotti. «Uccidete pure me, ma l’idea che è in me non l’ucciderete mai». Così il politico socialista Giacomo Matteotti si rivolse alla Camera dei Deputati, quasi presagendo il disegno criminoso del regime fascista di cui denunciò violenze e abusi fino all’ultimo giorno di vita. Disegno che fu messo in pratica un pomeriggio di giugno da cinque membri della “polizia politica”, che dopo averlo rapito nella zona del Lungotevere (testimoni due bambini), lo accoltellarono e abbandonarono il cadavere nelle campagne della Capitale. L’episodio, di cui Mussolini stesso ammise la responsabilità, segnò uno spartiacque nella lotta al regime, coalizzando i partiti d’opposizione che abbandonarono per protesta il Parlamento (passata alla storia come Secessione dell’Aventino ed entrata nel linguaggio politico). Il governo ne approfittò per approvare leggi più restrittive nei confronti della stampa e della libertà di associazione. Da allora Giacomo Matteotti fu assunto a figura simbolo dell’antifascismo, ricordata nella toponomastica italiana e nelle commemorazioni ufficiali delle vittime del fascismo.
1938 – Primo fumetto di Superman. «Più veloce di una pallottola, più potente di una locomotiva, capace di saltare alti palazzi in un sol balzo». Alla fine degli anni Trenta c’era soltanto un uomo che univa in sé questi straordinari poteri: Superman! Un supereroe che rappresentava la concretizzazione dei sogni di ogni teenager di quell’epoca, e non solo, particolarmente di quelli che si sentivano incompresi e ignorati dalle ragazze come Jerry Siegel. Il 17enne buttò giù la storia di un “uomo d’acciaio” venuto da un altro pianeta, che a un certo punto scopre la sua vera natura, decidendo di tenerla segreta e camuffarla dietro l’apparenza di un giornalista occhialuto, timido e impacciato. Il suo nome è Clark Kent e scrive per il Daily Planet ma ad ogni chiamata d’aiuto o situazione di pericolo, in un battito di ciglia, diventa il supereroe dal mantello rosso. Completata con le illustrazioni dell’amico e coetaneo Joe Shuster, la storia venne proposta a varie case editrici, ricevendo altrettanti rifiuti. L’unico a vederci giusto fu il maggiore Wheeler Nicholson, fondatore della National Allied Publications, poi divenuta in seguito DC Comics, che rivoluzionò il settore dei fumetti andando alla ricerca di materiale inedito (mentre fino a quel momento venivano riproposte le strisce apparse sui quotidiani). Raccogliendo la sfida dei due giovani studenti, decise di lanciare la nuova serie di fumetti d’azione con il loro supereroe. Così sulla copertina del primo numero di Action Comics, edito il 10 giugno del 1938, i lettori ammirarono per la prima volta Superman, nel gesto di sollevare un’automobile con la sola forza delle braccia. In questa prima versione, tuttavia, l’eroe kriptoniano non può volare ma solo compiere balzi enormi. In Italia apparve per la prima volta con il nome di Uomo d’acciaio sugli Albi dell’audacia, nel luglio del 1939. In seguito assumerà i nomi di Uomo Fenomeno e Nembo Kid prima del definitivo Superman a cavallo tra gli anni ‘60 e ‘70. I fortunati possessori dello storico primo numero di Action Comics (che nel 1938 costava 10 centesimi) sanno di avere un tesoro inestimabile. Una copia, rinvenuta per caso nell’intercapedine di un’abitazione del Minnesota, è stata valutata da una nota casa d’aste attorno al milione di dollari!
1977 – James Earl Ray, responsabile dell’omicidio di Martin Luther King Jr., riesce ad evadere dal carcere di Brushy Mountain in Tennessee.
1981 – La tragedia di Vermicino. Rientrando a casa, alle sette di sera di mercoledì 10 giugno, il piccolo Alfredo Rampi finisce intrappolato in un pozzo artesiano, profondo 80 metri e largo 28 cm, nelle campagne di Vermicino (frazione di Frascati). Tre giorni di inutili tentativi di liberarlo tengono con il fiato sospeso milioni di italiani, che seguono la vicenda in TV, grazie a una diretta non-stop di 18 ore della RAI, la prima nella storia della televisione italiana. Il tragico epilogo alimenterà polemiche e dibattiti sui limiti etici del diritto di cronaca, sollevando nel contempo la necessità di dotarsi di un corpo in grado di coordinare i soccorsi: l’anno dopo verrà istituita la Protezione Civile.

Nati in questo giorno
Carlo Ancelotti – Nato a Reggiolo (in provincia di Reggio Emilia), è un calciatore e poi un allenatore di primissimo piano: l’unico ad aver vinto il titolo nei cinque maggiori campionati europei. Dal primo luglio 2016 al settembre 2017 è sulla panchina del Bayern Monaco, vincendo il campionato 2016/17 e due Supercoppe tedesche (2016 e 2017). Il 23 maggio 2018, dopo nove anni, torna in Italia per allenare il Napoli. Nel dicembre 2019 è esonerato e dopo pochi giorni torna in Premier League per guidare l’Everton. Dal primo giugno 2021, dopo sei anni, allena nuovamente il Real Madrid, vincendo il campionato, la Supercoppa spagnola e la sua quarta Champions League. Dal 1976 al 1992 gioca solo in tre squadre: Parma (in serie C), Roma e Milan. Nella capitale, dove fa il suo esordio in serie A nel 1979, conquista uno scudetto (1982-1983) e quattro volte la Coppa Italia.
A Milano, sponda rossonera, arriva nel 1987 per 5,8 miliardi di lire, costruendo un palmarès ancora più ricco: due scudetti (1987-1988 e 1991-1992), due Coppe dei Campioni (1988-1989 e 1989-1990), due Coppe Intercontinentali (1989 e 1990), due Supercoppe europee (1989 e 1990) e una Supercoppa italiana (1988). Con il secondo scudetto milanista, chiude la carriera a soli 33 anni. Nell’ultima partita contro il Verona segna una doppietta.
In Nazionale ha 26 presenze con una rete, partecipando ai Mondiali di Messico 1986 (dove rimane in tribuna) e giocando agli Europei 1988 e ai Mondiali di Italia 1990 (vinto il bronzo). Da allenatore guida Reggiana, Parma, Juventus (1999/2001), Milan (2001/2009) e Chelsea (giugno 2009/maggio 2011). Dopo sei mesi di inattività, durante i quali è opinionista televisivo, diventa il tecnico del Paris Saint-Germain. Dal luglio 2013 al maggio 2015 siede sulla prestigiosa panchina del Real Madrid, conquistando la Coppa nazionale e la Champions League (decimo titolo continentale del club), in una storica finale a Lisbona contro i cugini dell’Atletico, una Supercoppa UEFA e una Coppa del mondo per club. Come allenatore, con i rossoneri conquista uno scudetto, una Coppa e una Supercoppa italiane, due Champions League, due Supercoppe UEFA e una Coppa del Mondo per club. All’estero vince uno scudetto in Inghilterra e in Francia. Riesce, come Miguel Munoz, Giovanni Trapattoni, Johan Cruijff, Frank Rijkaard, Josep Guardiola e Zinédine Zidane, a conquistare il trofeo continentale sia da atleta che da tecnico. Festeggia 63 anni.
Gustave Courbet (1819/1877) – Caposcuola del realismo, è nel novero dei pittori più autorevoli dell’Ottocento europeo, noto anche per la vena erotica di alcune opere. Nato ad Ornans, nell’est della Francia, e morto a La Tour-de-Peilz nel dicembre del 1877, Jean Désiré Gustave Courbet diede vita a una nuova corrente pittorica che egli stesso denominò “realismo”. Amante di paesaggi terreni e marini, unitamente alla dura vita dei contadini e dei meno abbienti, concepiva l’arte come “ricerca della verità” e in ciò non caratterizzata dalla perfezione delle forme, bensì da un colore spontaneo e da linee irregolari. Poetica che mise a frutto con opere come Funerale a Ornans (1849-50) e Le vagliatrici di grano (1853). Criticato dagli ambienti accademici, diede scandalo ed entrò nel mirino della censura con due tele di contenuto erotico, in particolare con “L’origine du monde”. Assertore della piena libertà dell’espressione artistica, nel 1870 fondò la Federazione degli artisti, cui presero parte tra gli altri André Gill ed Édouard Manet.

Eventi sportivi
1934 – Primo mondiale per l’Italia. La prima edizione del Campionato mondiale di calcio si è disputata nel luglio del 1930 in Uruguay. Hanno vinto i padroni di casa e l’Italia non è tra le 13 nazioni partecipanti. Quattro anni dopo, dal 27 maggio al 10 giugno, il secondo Mondiale si è giocato in Italia, con la presenza di 16 Nazionali, impegnate in 17 incontri. La competizione planetaria di uno sport, che ha iniziato a diffondersi e a radicarsi nell’immaginario collettivo, si è svolta per la prima volta nel Vecchio continente. Sono nati numerosi club, sono partiti i campionati. Anche il Governo di Mussolini ha scommesso molto sulla manifestazione a fini propagandistici, politici e per rinsaldare l’unità nazionale. Nulla a che vedere, ovviamente, con l’attenzione politica, sociale e mediatica della successiva edizione italiana, oggettivamente in un’altra era storica: il 1990. La prima esperienza degli Azzurri non poteva essere migliore. Nella finale di Roma, la squadra allenata da Vittorio Pozzo (con Meazza, Ferraris, Orsi, Monzeglio), ha battuto per 2 a 1 la Cecoslovacchia, con reti di Orsi all’80° e di Schiavio nei supplementari, laureandosi “Campione del Mondo”.
La Nazionale del “Regno d’Italia” si confermerà al vertice del calcio mondiale anche nella successiva edizione del 1938 in Francia.

Proverbio/Citazione
Giugno ciliegie in pugno
“Il bello, come la verità è una cosa relativa al tempo in cui si vive ed all’individuo atto a concepirlo” Gustave Courbet