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Il Buongiorno di Cuneo24

2 giugno 2022 | 08:05
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Il Buongiorno di Cuneo24

Nel 1946 l’Italia diventa una Repubblica

Cuneo. Il sole è sorto alle 5:43 e tramonta alle 21:13. Durata del giorno quindici ore e trenta minuti. Fase lunare: luna crescente.

Santi del giorno
Sant’Erasmo, vescovo e martire, è protettore dei naviganti e dei pescatori del Mediterraneo.
Santi Marcellino e Pietro, martiri.
Santa Blandina, vergine e schiava, martire a Lione.

Avvenimenti
1800 – Prima vaccinazione contro il vaiolo nel Nord America, a Trinity, in Terranova.
1858 – Viene avvistata per la prima volta la Cometa Donati.
1946 – L’Italia diventa una Repubblica. In questo giorno (e nel successivo) si tenne un referendum per chiedere al popolo italiano quale forma di stato intendesse dare al Paese liberato dalla dittatura fascista e dall’occupazione nazista. Tra le due opzioni monarchia o repubblica, i cittadini scelsero la seconda con 12.717.923 voti a favore contro 10.719.284 a sostegno del regime monarchico. L’esito ebbe come primo effetto l’esilio dell’allora Re d’Italia, Umberto II, insieme con l’intera famiglia di casa Savoia, ai cui eredi maschi sarà concesso di rientrare soltanto a partire dal 2002. Il 28 giugno dello stesso anno, Enrico De Nicola fu designato Capo Provvisorio dello Stato dall’Assemblea Costituente, assumendo in seguito, con l’entrata in vigore della Costituzione del 1948, le funzioni di Presidente della Repubblica Italiana. Da allora il 2 giugno fu scelto come data celebrativa della nascita della nazione, istituendo la Festa della Repubblica. Spostata per alcuni anni alla prima domenica di giugno, nel 2000 fu riportata al 2 giugno. Il cerimoniale tuttora vigente prevede la deposizione di una corona d’alloro al Milite Ignoto, presso l’Altare della Patria, e una parata militare alla presenza delle più alte cariche dello Stato. Di particolare effetto l’esibizione delle Frecce Tricolori.
1989 – Prima uscita per L’attimo fuggente. “Sono salito sulla cattedra per ricordare a me stesso che dobbiamo sempre guardare le cose da angolazioni diverse. E il mondo appare diverso da quassù”. Lo stupore e l’ammirazione dei suoi studenti accolgono le parole dell’insegnante davvero speciale, protagonista del film L’attimo fuggente. La vicenda è ambientata nell’austera Accademia Welton, dove regna una severa disciplina e una mentalità conformista. Un universo che viene sconvolto dall’arrivo del nuovo docente di materie umanistiche, John Keating, i cui metodi d’insegnamento incontrano l’entusiasmo dei ragazzi, liberi di esprimere la propria creatività e le proprie aspirazioni. Alcuni di loro trovano nel professore un’ulteriore spinta ad avvicinarsi alla poesia, che decidono di coltivare clandestinamente fondando la Setta dei poeti estinti. Il nuovo clima provoca la contrarietà degli altri docenti, capeggiati dal preside Nolan, strenui difensori della tradizione conservatrice dell’accademia. Per la pellicola il regista Peter Weir (già apprezzato con il due volte Premio Oscar Witness – Il testimone) s’indirizzò inizialmente verso Bill Murray e Dustin Hoffman, optando infine per Robin Williams. Una scelta indovinata che per l’attore significò emanciparsi dai ruoli di commediante, in cui la critica lo vedeva relegato. Girato in appena due mesi, il film debuttò ufficialmente il 2 giugno del 1989 nelle sale americane, dove venne proiettato con il titolo originale Dead Poets Society (ossia “setta dei poeti estinti”). L’accoglienza fu ottima e presto divenne un cult, facendo entrare nella memoria collettiva frasi e situazioni riportate nella storia. Williams, che per la parte si era ispirato al suo professore di storia John C. Campbell, sfiorò l’Oscar per la seconda volta, mentre alla pellicola venne assegnata una statuetta per la “Miglior sceneggiatura originale”.

Nati in questo giorno
Giulia Michelini – Attrice emergente del cinema italiano, giunta alla notorietà grazie alla serie televisiva Squadra antimafia – Palermo oggi, nelle cui otto stagioni partecipa quasi sempre da protagonista. Incentrato sul suo personaggio è lo spin off, andato in onda in due stagioni nel 2017 e nel 2019, Rosy Abate – La serie. Mentre in TV colleziona ruoli “in divisa”, con le serie Distretto di Polizia e RIS – Delitti Imperfetti, sul grande schermo si fa strada nella commedia con pellicole come “Ricordati di me” (2003), Cado dalle nubi (2009), accanto a Checco Zelone, e “Immaturi” (2011). Nel 2017 è tra i protagonisti della terza stagione della serie TV In Treatment, remake dell’omonima serie americana trasmesso sulla piattaforma satellitare SKY. Compie 37 anni.
Tony Hadley – Nato a Londra, è un cantante pop, soul e swing, famoso per essere stato il frontman degli Spandau Ballet, gruppo attivo principalmente negli anni ‘80 che ha venduto più di 25 milioni di dischi nel mondo e ha conteso la scena ai conterranei Duran Duran. L’esordio con la band inglese è del 1979, con la quale scala le classifiche inglesi ed europee. Dopo lo scioglimento degli Spandau, dovuto a dispute interne, Hadley intraprende la carriera solista incidendo due album: “The state of play” nel 1992 e l’omonimo “Tony Hadley” nel 1997, contenente una serie di cover e pezzi da lui stesso composti. Nel 2003, dopo la vittoria di un reality show statunitense, pubblica “True Ballads”, la sua seconda raccolta contenente brani come solista, cover e canzoni tratte dal repertorio storico degli Spandau Ballet. Improvvisatosi anche presentatore radiofonico e televisivo, negli anni, Hadley ha saputo conquistare il pubblico con la voce calda, dolce ed elegante, oltre che con la prestanza fisica e il volto fotogenico, che gli sono valsi nell’adolescenza diversi ingaggi come attore di fotoromanzi. Nel 2009, a venti anni dal loro scioglimento, collabora all’album “Once More” dei ritrovati Spandau Ballet. Con questo lavoro discografico vengono riproposti i più importanti successi della band inglese, rivisitati in chiave contemporanea, e due canzoni inedite. Festeggia 62 anni.

Eventi sportivi
1940 – Inter campione d’Italia, decisivo l’1-0 al Bologna nell’ultima giornata.

Proverbio/Citazione
Acqua di giugno rovina il mugnaio.
“Sono salito sulla cattedra per ricordare a me stesso che dobbiamo sempre guardare le cose da angolazioni diverse. E il mondo appare diverso da quassù” da L’attimo fuggente