Cisl Scuola

A Fossano la segretaria nazionale: Colmare il divario retributivo dei docenti rispetto ad altri Paesi e ad altri settori

26 giugno 2022 | 07:13
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A Fossano la segretaria nazionale: Colmare il divario retributivo dei docenti rispetto ad altri Paesi e ad altri settori
Da sinistra: Enrico Solavagione, Ivana Barbacci, Claudia Zanella e Attilio Varengo

Solavagione: “La Cisl ha parecchie piattaforme da realizzare insieme a Cgil e Uil, sull’argomento fisco, pensioni, taglio del cuneo fiscale”. Zanella: “Centralità della persona e della ricerca del bene comune”

A pochi mesi di distanza dal Congresso, si è riunito martedì scorso nell’aula magna dell’istituto “Vallauri “di Fossano il Consiglio Generale della CISL Scuola di Cuneo. Sono intervenuti il segretario nazionale Attilio Varengo, la segretaria territoriale Claudia Zanella e il segretario generale di Cuneo Enrico Solavagione.

Quest’ultimo ha rimarcato a gran voce il grande successo della CISL Scuola durante le recenti votazioni RSU, «il frutto e il compimento – ha detto – di un lavoro fatto con grande concretezza e grande vicinanza ai propri iscritti». Ha anche ribadito l’importanza dell’unità sindacale. «La Cisl – ha detto Solavagione – ha parecchie piattaforme da realizzare insieme a Cgil e Uil, sull’argomento fisco, pensioni, taglio del cuneo fiscale. Noi vorremmo provare a portare avanti un discorso insieme che solo con la concertazione riusciremo, in questa fase storica così problematica, per conseguire risultati favorevoli per chi rappresentiamo. Le manifestazioni fine a sé stesse – ha aggiunto – non solo non servono a nulla, ma rischiano di essere dannose per ottenere un risultato».

La responsabile della Cisl Scuola di Cuneo, Claudia Zanella, ha ricordato le tre parole chiave che hanno accompagnato i lavori congressuali: esserci, fare, cambiare. «Per noi – ha dichiarato – “esserci” significa stare con e tra le persone, perché il cuore della nostra organizzazione sindacale è fatto di relazioni e di uno scambio continuo. Ma si deve anche “fare” cioè occuparsi della tutela degli interessi della categoria dei lavoratori della scuola, perché si devono far corrispondere e saper trasmettere quei valori profondi che talvolta sfuggono. Il sindacato deve avere come centralità la persona e la ricerca del bene comune». Infine il passaggio alla terza parola chiave: “cambiare”. «La complessità del nostro tempo – ha concluso Claudia Zanella – ci porta ad un cambiamento urgente e necessario, che deve essere inteso come processo: non una rottura con il passato ma una “metamorfosi”».

Ha concluso i lavori della giornata la segretaria nazionale Ivana Barbacci.«La progressione per anzianità – ha detto – rappresenta oggi l’unico concreto fattore di incremento per retribuzioni decisamente lontane da quanto sarebbe giusto riconoscere a una professione importante e impegnativa come quella del docente. La nostra posizione è molto chiara e siamo pronti a discutere e definire nella sede appropriata e legittima, che è quella contrattuale».

«Chiediamo – ha concluso – che siano investite specifiche e ulteriori risorse: in presenza di una condizione retributiva generale insostenibile, sperequata rispetto ad altri Paesi e ad altri settori della pubblica amministrazione, non è possibile ipotizzare interventi sulle carriere a costo zero».