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Il Buongiorno di Cuneo24

31 maggio 2022 | 08:01
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Il Buongiorno di Cuneo24

Nel 2009 LILT organizza la giornata contro i tumori provocati dal fumo

Cuneo. Il sole è sorto alle 5:44 e tramonta alle 21:11. Durata del giorno quindici ore e ventisette minuti.

Santi del giorno
Visitazione della Beata Vergine Maria.
San Silvio di Tolosa, vescovo.
Santa Petronilla, martire.

Avvenimenti
1578 – Prima pietra per il ponte più antico di Parigi. Nella Parigi della Controriforma e delle sanguinose lotte tra cattolici e ugonotti, l’ultimo sovrano dei Valois inaugurò un nuovo collegamento tra la riva destra e quella sinistra della Senna, sublime sintesi di funzionalità e valore artistico. Dal Louvre all’Abbazia di Saint-Germain-des-Prés, il colpo d’occhio che oggi offre è mozzafiato! Il regno di Enrico III, incoronato a Reims nel 1575, non nacque in un momento felice per il popolo francese. La sempre maggiore libertà concessa alle fedi protestanti aveva scatenato la violenta reazione del mondo cattolico, sfociata nello scoppio delle cosiddette guerre di religione (1562-1598). In quel clima, Parigi si presentava ancora poco sviluppata sul versante dei collegamenti tra le due sponde della Senna, potendo contare su soli quattro ponti di legno, il cui spazio era in parte occupato da abitazioni. La corte reale, residente nel Palazzo del Louvre, era interessata a creare un passaggio sul fiume più ampio, che evitasse congestione della folla. Il progetto, affidato a un team di cinque architetti coordinati inizialmente da Battista Androuet Hoop e in seguito da William Marchant, prevedeva di realizzare la nuova infrastruttura tra la Rive Droite (a nord) e Rive Gauche (a sud), nel punto in cui queste incrociano l’estremità occidentale dell’Ile de la Cité, l’isola da cui si era sviluppata la città di Parigi. La posa della prima pietra venne celebrata il 31 maggio del 1578 dal sovrano, alla presenza delle due regine madri, Caterina de’ Medici e Luisa di Lorena-Vaudémont. L’anno dopo Enrico III morì per mano di un monaco fanatico e con lui ebbe fine la dinastia Valois, sostituita da quella dei Borbone con l’ascesa al trono di Enrico IV. Quest’ultimo portò a termine la costruzione del ponte, conferendogli l’aspetto definitivo. La grande novità consisteva nel fatto che sarebbe stato il primo ponte di pietra libero da abitazioni, offrendosi quindi come un tranquillo luogo di passeggio, dotato di un nuovo sistema di marciapiedi per proteggere i pedoni dal fango schizzato dalle carrozze, e soprattutto come primo punto panoramico sulla Senna e sul Louvre, attraverso terrazze semicircolari fornite di panchine. Ultimato nel 1607, venne battezzato da Enrico IV con il nome di Pont Neuf, “ponte nuovo”, a sottolineare la novità del materiale in pietra rispetto a quello ligneo utilizzato per i precedenti. Le sue misure risultarono da primato per l’epoca: con i suoi 33 m di larghezza fu per diverso tempo il più ampio della capitale francese; i 232 m di lunghezza ne fanno tutt’oggi uno dei ponti parigini più lunghi. Oltre ad apparire un prodotto di architettura avanzata rispetto ai tempi, si distingueva per il raffinato stile estetico, modellato sugli antichi archi romani e decorato con 385 mascarons (mascheroni grotteschi) scolpiti sulla pietra dallo scultore Germain Pilon. Divenuto nei secoli teatro di attività commerciali, in particolare di librai, e di esibizioni artistiche (con musicisti, giocolieri e acrobati), rimase una costante fonte d’ispirazione per celebri artisti, come il pittore impressionista Pissarro e lo scrittore Victor Hugo. Dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1991 e più volte oggetto di restauro, il più recente tra il 1994 e il 2007, Pont Neuf è oggi il ponte più antico di Parigi.
1977 – Viene completata la Trans-Alaska Pipeline System.
1997 – Viene inaugurato il Confederation Bridge.

Nati in questo giorno
Paolo Sorrentino – Regista di indiscusso talento, in coppia con l’inseparabile Toni Servillo rappresenta l’immagine del cinema italiano contemporaneo nel mondo. Napoletano doc, Paolo Sorrentino prende contatto con il set a 24 anni girando il primo cortometraggio, “Un paradiso”, cui ne seguono altri e la scrittura di alcuni episodi della serie televisiva La squadra (Rai Tre). Il contratto con la Indigo Film segna l’uscita del primo film, “L’uomo in più” (che gli regala nel 2002 il Nastro d’argento come “miglior regista esordiente”), e l’inizio del lungo sodalizio artistico con Servillo, con cui gira i suoi capolavori: da “Le conseguenze dell’amore” (vincitore di 5 David di Donatello nel 2005) a Il divo che lo impone sulla scena internazionale, grazie al “premio della giuria” al Festival di Cannes 2008 e alla nomination all’Oscar per il “miglior trucco”.
L’incontro con la celebre statuetta è soltanto rimandato: nel 2014, insieme al suo attore feticcio, ritira l’Oscar (dopo il Golden Globe per la stessa categoria) per il “miglior film straniero”, assegnato a La grande bellezza (2013). È la consacrazione di un artista già apprezzato da star di Hollywood del calibro di Sean Penn, che nel 2011 recita per lui in This Must Be the Place. Dimostra di non sfigurare nemmeno come scrittore, grazie al romanzo d’esordio Hanno tutti ragione, edito da Feltrinelli nel 2010 e terzo classificato al Premio Strega. Nel 2015 sfiora il secondo Oscar e due Golden Globe con Youth – La giovinezza, premiato con due David di Donatello. Nel 2018 dirige il film Loro, diviso in due parti e ispirato alla vita di Silvio Berlusconi. In TV è l’ideatore e il regista di due serie televisive, trasmesse in Italia da SKY: The Young Pope (2016) e The New Pope (2020). Conquista il Leone d’argento (2021) e cinque David di Donatello (2022) con il film È stata la mano di Dio, candidato all’Oscar come miglior film straniero (2022). Festeggia 52 anni.
Fabio Concato – La voce romantica e l’indiscussa raffinatezza dei testi ne fanno uno dei cantautori italiani più amati di sempre. Milanese doc, il vero nome è Fabio Piccaluga, mentre Concato è un nome d’arte che sceglie in onore di una celebre soprano della prima metà del ‘900. Dopo aver esordito, nel 1974, come autore dei testi e delle musiche del gruppo cabarettistico “I Mormoranti”, tre anni più tardi si mette in mostra con il primo album, “Storie di sempre”. Autore di celebri sigle dei cartoni, tra cui “Atlas Ufo Robot” e “Capitan Harlock”, nel 1982 sfonda con l’album “Fabio Concato”, trascinato dal singolo Domenica bestiale. Seguono brani indimenticabili, tra romanticismo e ironia, come “Ti ricordo ancora”, “Rosalina”, “Guido piano”, “Sexy Tango” e “Fiore di maggio” (dedicato alla figlia Carlotta). Da sempre impegnato nel sociale, nel 1989 incide la commovente “051/222525”, ispirata al numero dell’associazione Telefono azzurro (per la difesa dei diritti dei bambini), alla quale destina i proventi delle vendite. Due volte in gara al Festival di Sanremo, nel 2001 e nel 2007, rispettivamente con “Ciao ninìn” e “Oltre il giardino”, ispirato alle difficoltà di chi perde il lavoro in età matura. Nel 2012 pubblica l’album “Tutto qua”, che contiene brani inediti che continuano a raccontare storie personali e quotidiane, ricche di momenti di grande tenerezza, speranze e ricordi. Nel 2016 esce “Non smetto di ascoltarti”. Nel maggio 2017 rivisita alcuni suoi successi nel disco Gigi. Compie 69 anni.
2009 – LILT organizza la giornata contro i tumori provocati dal fumo.

Eventi sportivi
2008 – Record mondiale nei 100 metri per Usain Bolt. In occasione dell’IAAF World Athletics Tour a New York, il velocista giamaicano Usain Bolt stabilisce, a quasi 22 anni, il nuovo record del mondo sui 100 metri con un tempo di 9″72, migliorando di due centesimi il precedente primato del connazionale Asafa Powell (stabilito nel meeting di Rieti nel settembre 2007). Dietro di lui è arrivato secondo Tyson Gay con 9″85. Il campione migliorerà il primato mondiale altre due volte: il 16 agosto 2008 con il tempo di 9″69 ed esattamente un anno dopo con 9″58.

Proverbio/Citazione
Se piove a santa Petronilla, pioverà per quaranta giorni.
“Sei sempre il primo pensiero e mi addormento con te” Fabio Concato