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Il Buongiorno di Cuneo24

23 maggio 2022 | 08:01
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Il Buongiorno di Cuneo24

Nel 1995 Sun Microsystems annuncia la nascita del linguaggio di programmazione Java

Cuneo. Il sole è sorto alle 5:50 e tramonta alle 21:03. Durata del giorno quindici ore e tredici minuti.

Santi del giorno
San Desiderio da Genova, vescovo e martire.
Servo di Dio Girolamo Savonarola, domenicano, riformatore.
San Giovanni Battista de’ Rossi, sacerdote.

Avvenimenti
1883 – Pubblicato “L’isola del tesoro” di Stevenson. «…nell’anno di grazia 17, prendo in mano la penna e torno al tempo in cui mio padre gestiva la locanda dell'”Ammiraglio Benbow” e al giorno in cui il vecchio uomo di mare, abbronzato e sfregiato da una sciabolata, prese per la prima volta alloggio sotto il nostro tetto». Un incipit che da oltre un secolo stimola la fantasia e il senso d’avventura di milioni di giovani lettori. Con il romanzo L’isola del tesoro, infatti, ebbe inizio il mito dei pirati e delle loro mappe con la celebre “X”, ad indicare tesori nascosti su sperdute isole del Pacifico. Pubblicato il 23 maggio del 1883 dallo scrittore scozzese Robert Louis Stevenson, il libro narra le vicende del 14enne Jim Hawkins che rimane affascinato dalla figura di un vecchio marinaio, ospitato nella locanda di famiglia, e dall’alone di mistero che lo circonda; il ritrovamento di una mappa nel baule di quest’ultimo, nel frattempo morto, porterà Jim ad avventurarsi tra luoghi esotici e feroci pirati. Considerato un classico del romanzo di formazione, contribuì a delineare molti luoghi comuni dell’universo dei pirati, diventando una fonte inesauribile per la letteratura, il cinema e i fumetti. In Italia venne tratto dalla RAI uno sceneggiato televisivo, che presentava la sigla Quindici uomini sulla cassa del morto ispirata a un canto piratesco presente nel romanzo.
1958 – L’Explorer I cessa le trasmissioni.
1992 – Strage di Capaci. «A questa città vorrei dire: gli uomini passano, le idee restano, restano le loro tensioni morali, continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini». Una sorta di testamento spirituale che Giovanni Falcone lascia alla sua Palermo e a chiunque scelga di offrire le proprie gambe a quelle idee, per cui lui ha speso tutta una vita. La feroce vendetta della mafia non riuscirà a cancellare il suo alto esempio di difensore della legalità e di umile servitore dello Stato. La sensazione di essere tra i principali bersagli della criminalità organizzata non ha mai abbandonato il giudice palermitano, da quando nel dicembre 1987 era arrivato a sentenza il primo maxiprocesso a “Cosa Nostra”, che aveva portato alla condanna di 360 imputati, tra affiliati e pericolosi boss latitanti. Un risultato ottenuto con anni di indagini condotte da lui e dagli altri componenti del pool antimafia. A fare terra bruciata attorno a lui non è solo la mafia, bensì gli stessi ambienti giudiziari, che contestano i suoi metodi e la sua condotta con i testimoni di giustizia. Sospetti e calunnie che lo fanno sentire sempre più isolato e vulnerabile rispetto ai pericoli in agguato. Il primo viene messo in atto nella sua villa all’Addaura, presso Mondello, il 20 giugno del 1989, quando un agente della scorta rinviene sugli scogli un borsone con cinquantotto candelotti di dinamite. Il clima di isolamento dei colleghi, unito alle pressioni delle istituzioni centrali preoccupate della sua incolumità, lo convincono nel 1991 ad allontanarsi dalla Sicilia e ad accettare l’incarico di dirigere la sezione Affari Penali del ministero di Grazia e Giustizia, presieduto da Claudio Martelli. Con quest’ultimo s’impegna a portare a termine un progetto che ha a cuore da tempo: la Superprocura antimafia. L’idea di un coordinamento nazionale tra le procure impegnate nella lotta a “Cosa Nostra” spacca la magistratura tra favorevoli e contrari (tra questi il caro amico Paolo Borsellino), ma mette d’accordo quelli dall’altra parte della barricata, che vedono ormai in Falcone un nemico da abbattere. Su ordine del capo della cupola, al secolo Totò Riina, viene progettato, per il febbraio del 1992, un blitz armato a Roma contro il magistrato e il ministro Martelli, concepito anche per mandare un forte segnale allo Stato. Il progetto viene rimandato perché nel frattempo maturano i presupposti per un altro assassinio: quello del deputato DC Salvo Lima, ucciso il 12 marzo 1992. Poco più di due mesi dopo si materializza un disegno criminale, tra i più efferati della storia repubblicana. Sabato 23 maggio alle 17.40, Falcone e la moglie, Francesca Morvillo, atterrano all’aeroporto palermitano di Punta Raisi. Da qui proseguono a bordo di tre Fiat Croma blindate, su una delle quali si mette alla guida lo stesso magistrato con accanto la moglie, scortata dalle altre due con dentro sei agenti. Pochi minuti dopo aver imboccato l’autostrada A29, nelle vicinanze dell’uscita di Capaci, una mano assassina aziona con un radiocomando a distanza 500 chilogrammi di esplosivo, nascosti in un tombino dell’autostrada. Le lancette dell’orologio segnano le 17,56 quando l’istituto di Geofisica registra la tremenda esplosione. Un quarto d’ora dopo arrivano i primi soccorsi e lo scenario che si trovano davanti è agghiacciante: l’asfalto non c’è più e al suo posto c’è una voragine larga trenta metri e profonda otto, che racchiude un ammasso confuso di macerie, lamiere e corpi. Catapultata a cinque metri di distanza c’è l’auto di testa della scorta, con dentro i corpi senza vita degli agenti Antonio Montinaro, Rocco Di Cillo e Vito Schifani. Viene trovata spezzata in due l’auto con la coppia che, ancora in vita, viene trasportata d’urgenza all’Ospedale civico di Palermo. Qui dopo quasi due ore di agonia si spegne Falcone e tre ore più tardi sua moglie Francesca. Se la cavano con ferite e traumi gli altri tre agenti e alcune persone che si sono trovate a passare in quei tragici istanti. La notizia rimbalza sui TG nazionali e un senso di profondo sgomento attraversò tutto il paese. Allo sconforto di aver perso un simbolo della lotta a Cosa Nostra subentra la rabbia verso i politici, espressa soprattutto ai funerali per le vittime di Capaci, tenutisi nel duomo di Palermo e ai quali partecipa anche il neoeletto presidente della Repubblica, Oscar Luigi Scalfaro. Una cerimonia commossa rimasta impressa nella memoria collettiva in particolare per il messaggio della vedova Schifani rivolto ai mafiosi. Un’intercettazione telefonica metterà subito gli inquirenti sulla buona strada, nella ricerca di mandanti ed esecutori, individuati in Bernardo Brusca, Bernardo Provenzano e Totò Riina (gli ultimi due catturati rispettivamente nel 1993 e nel 2006). Nel 2012 sarà arrestato il pescatore Cosimo D’Amato, con l’accusa di aver procurato il tritolo utilizzato per la detonazione, ricavandolo da ordigni bellici della Seconda guerra mondiale recuperati sui fondali marini della Sicilia.
1995 – Sun Microsystems annuncia la nascita del linguaggio di programmazione Java.

Nati in questo giorno
Rubens Barrichello – Nato a San Paolo in Brasile, anche se di origini italiane, è stato un pilota automobilistico. Dimostratosi una promessa sin dagli inizi, ha fatto il suo esordio in F1 nel 1993 e l’anno successivo ha ottenuto un record dopo essere scampato ad un incidente quasi fatale. In carriera ha corso per scuderie come Jordan, Stewart, Ferrari, Honda, Brawn e Williams, vincendo 11 GP e arrivando 2 volte secondo al Mondiale prima nel 2002, con un finale intriso di polemiche, poi nel 2004. Entrambe le volte era alla guida di una Ferrari e sempre dietro solo al compagno di scuderia Michael Schumacher. A 39 anni ha annunciato il ritiro dalla Formula 1, continuando però a correre nell’IndyCar e successivamente a gareggiare in patria nello Stock Car. Compie 50 anni.
Massimo Ceccherini – Toscanaccio di Firenze, è un comico che si distingue per lo stile boccaccesco e irriverente. È diventato famoso grazie ai film comico-amorosi di Leonardo Pieraccioni, col quale ha girato tra gli altri “I laureati”, “Il ciclone” e “Il paradiso all’improvviso”. Gli esordi lo vedono tra i dilettanti allo sbaraglio della fortunata trasmissione televisiva “La corrida” di Corrado. Per diversi anni, poi, porta avanti la carriera di cabarettista con il suo collega, nonché migliore amico, Alessandro Paci, insieme al quale partecipa con successo al programma “Aria fresca”, presentato da Carlo Conti. Dopo l’esordio in “Benvenuti in casa Gori” nel 1990, diventa popolare con la lunga serie di film con Pieraccioni, il più recente nel 2013, “Un fantastico via vai”. Nel frattempo si propone come regista girando Lucignolo, “La mia vita a stelle e strisce” e “Faccia di Picasso”, bocciati dalla critica per la troppa volgarità del linguaggio. Nel 2001 affianca Raffaella Carrà nella conduzione del Festival di Sanremo, ma la sua comicità non viene gradita dalla stampa che lo critica per la scarsa qualità degli interventi. Dopo una lunga assenza torna sul piccolo schermo come concorrente della IV edizione de L’isola dei famosi, popolare reality di Rai 2, da cui viene escluso per aver bestemmiato in diretta televisiva. Nel 2013 è protagonista a teatro con “Gli arrokkettati”, accanto all’amico Paci. Due anni più tardi è nel cast de Il professor Cenerentolo di Pieraccioni. Festeggia 57 anni.

Eventi sportivi
2007 – Milan campione d’Europa per la settima volta. La finale della 15ª UEFA Champions League si gioca allo Stadio Olimpico di Atene. Le finaliste sono il Milan, allenato da Carlo Ancelotti (in semifinale ha superato il Manchester United), e il Liverpool di Rafael Benítez (che ai rigori ha eliminato il Chelsea). Per i milanisti è la rivincita della finale di Istanbul del 2005, persa ai rigori. Tra i protagonisti in campo ci sono: per i rossoneri Oddo, Nesta, Maldini, Kaká (capocannoniere della competizione con 10 reti), Pirlo e Inzaghi; per gli inglesi Xabi Alonso, Steven Gerrard e Javier Mascherano. Il goleador Filippo Inzaghi segna una doppietta, gli inglesi accorciano le distanze con una rete di Dirk Kuijt, e capitan Maldini può sollevare la tanto sospirata Coppa, la settima (ovviamente compresa la Coppa dei Campioni) su undici finali. Per il Liverpool è la seconda sconfitta su sette finali giocate. Il Milan ottiene anche il diritto di partecipare alla Supercoppa UEFA 2007 (che conquisterà per la quinta volta, sconfiggendo il Siviglia) e alla Coppa del mondo per club FIFA 2007 (che vincerà per la prima volta battendo il Boca Juniors).

Proverbio/Citazione
Gennaio fa il peccato, e maggio è il condannato.
“Tante volte volte ho aiutato Schumacher a vincere, e uno dei sette titoli mondiali vinti da Schumi avrebbe dovuto essere mio” Rubens Barrichello