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Il Buongiorno di Cuneo24

13 maggio 2022 | 08:03
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Il Buongiorno di Cuneo24

Nel 1912 nel Regno Unito, vengono fondati i Royal Flying Corps, oggi Royal Air Force

Cuneo. Il sole è sorto alle 6:00 e tramonta alle 20:52. Durata del giorno quattordici ore e cinquantadue minuti.

Santi del giorno
Beata Vergine Maria di Fatima.
San Natale di Milano, vescovo.
Sant’Emma, vergine e martire.

Avvenimenti
1277 – Decreto di Mehmet Bey di Karaman (Karamanoglu Mehmet): il turco diventa lingua ufficiale dei Selgiuchidi in luogo del persiano.
1848 – Prima esecuzione dell’inno nazionale finlandese.
1912 – Nel Regno Unito, vengono fondati i Royal Flying Corps (oggi Royal Air Force).
1994 – Debutta nelle sale “Il corvo”. «Non può piovere per sempre». Non è infrequente che un film venga identificato con una frase significativa pronunciata dal suo protagonista. Quella in questione è qualcosa di più ed è entrata insieme all’opera nel mito della storia del cinema, per il tragico destino dell’attore che la rese immortale. La celebrità acquisita con alcuni film d’azione non aveva del tutto soddisfatto il 28enne Brandon Lee. Il continuo accostamento all’ingombrante figura paterna, il celebre Bruce Lee, e il vedersi offerti ruoli che esaltavano principalmente la sua abilità nelle arti marziali rappresentavano un limite alla sua carriera di attore. La possibilità di scrollarsi di dosso questa immagine stereotipata gli si presentò all’inizio del 1993. In quel periodo lo sconosciuto regista egiziano Alex Proyas era alla ricerca dei protagonisti della sua nuova pellicola, tratta da Il corvo, fumetto underground pubblicato dallo statunitense James O’Barr tra il 1988 e il 1989. Quest’ultimo si era ispirato a una storia vera accaduta a Detroit: una coppia di fidanzati barbaramente uccisa da una banda di malviventi per un anello del valore di 20 dollari. Apprezzato da critica e pubblico (circa 750 mila copie vendute), il fumetto era arrivato nelle mani dei produttori Jeff Most ed Edward Pressman, che lo trovarono avvincente per una trasposizione cinematografica. Rivisto in alcuni punti rispetto al fumetto, il copione presentava una storia a metà tra la fantascienza e l’horror, con diversi richiami all’omonima poesia di Edgar Allan Poe. Il protagonista Eric Draven (il cognome ha volutamente lo stesso suono fonetico dell’espressione inglese “the raven”, “il corvo”), chitarrista della metal band Hangman’s Joke, rimane vittima insieme alla sua fidanzata Shelley Webster di un feroce assassinio, perpetrato da quattro criminali assoldati dal boss Top Dollar, per portare morte e distruzione in città durante la Notte del diavolo. Ritornato in vita, scortato da un corvo, quale tramite tra il mondo dei vivi e quello dei morti, Eric compie la sua vendetta aiutato da un poliziotto e dalla sua piccola amica Sarah. Dopo il rifiuto di River Phoenix e Christian Slater, la parte del protagonista venne proposta a Brandon Lee, che accettò con entusiasmo. Il 31 marzo 1993, a tre giorni dalla fine delle riprese, accadde l’irreparabile: da una pistola, utilizzata durante una scena, partì un proiettile che colpì all’addome Lee. La corsa all’ospedale e dodici ore di sala operatoria non bastarono a salvargli la vita. Il tragico episodio, dovuto al mancato controllo dell’arma da parte dello staff, fu uno choc per il mondo del cinema, che decise in seguito di vietare che le armi venissero puntate sugli attori. Su consenso della compagna di Lee (che avrebbe dovuto sposare alla fine delle riprese), si decise di completare le riprese, per le quali il regista fece ricorso al montaggio digitale e a controfigure. Il 13 maggio dell’anno seguente la pellicola debuttò nelle sale americane, arrivando a incassare in tutto il mondo 170 milioni di dollari. Le atmosfere cupe e gotiche del film ne fecero un cult del genere, grazie anche a una colonna sonora d’autore, firmata da gruppi storici del punk rock, del calibro dei The Cure e dei Joy Division. Lo stesso O’Barr ammise di essere stato ispirato dalla loro musica nella creazione del fumetto. Scarso successo tra i fan e al botteghino ottennero i tre sequel diretti da tre diversi registi: Il corvo – City of Angel (1996), Il corvo 3 – Salvation (1998) e Il corvo – Preghiera maledetta (2000).

Nati in questo giorno
Stefano Tacconi – Nato a Perugia, è un ex portiere di calcio. Ha giocato in varie società (Avellino, Genoa), ma la sua carriera ha trovato la massima espressione nelle nove stagioni alla Juventus, dal 1983 al 1992. Con i bianconeri ha vinto due scudetti (83/84 e 85/86), una Coppa Italia, una Coppa delle Coppe, una Supercoppa europea, una Coppa dei Campioni (84/85), una Coppa Intercontinentale e una Coppa UEFA. In Nazionale ha totalizzato solo sette presenze (due le reti subite), perché ha avuto sulla sua strada Giovanni Galli e Walter Zenga, di cui è stato il vice agli Europei del 1988 e ai Mondiali di Italia ’90. Compie 65 anni.
Stevie Wonder – Icona della black music, in oltre mezzo secolo di carriera ha regalato splendide sonorità dal soul al pop, passando per il reggae. Nato a Saginaw, nel Michigan, Steveland Twiki Hardaway Judkins è cieco dalla nascita ma ciò non gli impedisce di scoprire il proprio sconfinato talento musicale e di esprimerlo in grande stile già a 11 anni, arrivando in seguito a suonare magistralmente chitarra, basso, tastiera, batteria, percussioni ed armonica a bocca. Il periodo d’oro arriva negli anni Settanta, quando s’impone con un’originale rivisitazione della musica nera, con largo ricorso ad accorgimenti tecnici (tra cui il ricorso ai bassi synth e al clavinet) che faranno scuola per la gran parte della musica contemporanea e continuano ad essere oggetto di studio. Nel decennio successivo dirotta verso il pop-soul, in funzione più commerciale, scelta che gli vale la conquista delle classifiche di mezzo mondo, oltre a innumerevoli riconoscimenti, su tutti l’ingresso nella Rock and Roll Hall of Fame. Con hit immortali quali “Superstition”, I Just Called to Say I Love You (colonna sonora del film “La signora in rosso”, che nel 1989 gli vale un Oscar per la “migliore canzone”), “Isn’t she Lovely”, “Lately”, conquista tra gli altri 25 Grammy Awards. Festeggia 72 anni.

Eventi sportivi
1909 – Parte il primo Giro d’Italia. Un appuntamento annuale coniuga un diffuso mezzo di trasporto con la passione sportiva: il Giro d’Italia. Il giornalista Tullo Morgagni ha già “inventato” due future classiche del ciclismo (il Giro della Lombardia e la Milano-Sanremo) quando nel 1909, con La Gazzetta dello Sport, organizza una corsa a tappe che attraversa l’Italia, anticipando il Corriere della Sera. Il 13 maggio, alle tre di notte, parte da piazzale Loreto a Milano la prima tappa di 397 km fino a Bologna. Il primo a tagliare il traguardo è Dario Beni. Dopo otto tappe (una ogni due/tre giorni perché la Gazzetta è in edicola il lunedì, il mercoledì e il venerdì) il primo vincitore del Giro d’Italia è Luigi Ganna, un muratore di Varese, primo nella classifica a punti. Il montepremi della prima edizione è di 25.000 lire. Da allora questa gara catalizza l’attenzione di milioni di sportivi, che seguono con grande passione e competenza le gesta sportive (e spesso non solo quelle) di campioni italiani come Alfredo Binda (5 le edizioni vinte), Costante Girardengo, Fausto Coppi (5), Gino Bartali (3), Vittorio Adorni, Gianni Motta, Felice Gimondi (3), Giovanni Battaglin, Giuseppe Saronni (2), Francesco Moser, Gianni Bugno, Marco Pantani, Gilberto Simoni (2) e Ivan Basso (2). Dal 1999, il vincitore del Giro riceve il trofeo senza fine, costituito da una barra di rame bombata, a forma di spirale, che si erge dalla base in cerchi man mano più ampi, sui quali sono menzionati tutti i vincitori. Il 5 maggio 2017 si tiene la centesima edizione.

Proverbio/Citazione
Se maggio va fresco va ben la fava e anco il formento.
“ La cosa bella dei giovani è che vogliono sempre provare a sistemare le cose” Stevie Wonder