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Il Buongiorno di Cuneo24

7 maggio 2022 | 08:02
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Il Buongiorno di Cuneo24

Nel 1999 in Scozia viene istituita dalla regina Elisabetta II la carica di primo ministro della Scozia

Cuneo. Il sole è sorto alle 6:08 e tramonta alle 20:45. Durata del giorno quattordici ore e trentasette minuti. Fase lunare: primo quarto.

Santi del giorno
Santa Flavia Domitilla, martire.
San Flavio di Nico media, martire.
Santa Virginia, vergine, pastorella del Poitou.

Avvenimenti
1824 – Prima esecuzione della Nona Sinfonia di Beethoven. La quintessenza della musica universale e il più sublime capolavoro che sia mai stato scritto. Il fatto che il suo autore l’avesse composta quand’era ormai privo del tutto dell’udito, rende la Nona Sinfonia qualcosa di unico nella storia del genere umano. L’ultracinquantenne Ludwig van Beethoven la utlimò pochi anni prima di morire, lasciando con essa un ultimo grande testamento del suo sconfinato genio musicale, poco compreso dai suoi contemporanei e quasi sempre offuscato dall’ingeneroso paragone con Mozart. Con il titolo completo sinfonia n. 9 in Re minore Op. 125 (in seguito nota anche come Corale), Beethoven l’eseguì per la prima volta in pubblico il 7 maggio del 1824, al prestigioso Theater am Kärntnertor (in italiano “Teatro della porta di Carinzia”) di Vienna, insieme con l’ouverture “La Consacrazione della casa” e tre parti della “Missa solemnis”. Nel quarto e ultimo movimento include il celebre Inno alla gioia, adottato come inno ufficiale dall’Unione europea. Nel 2001 testo e spartito della Nona Sinfonia sono stati dichiarati Memoria del mondo dall’UNESCO e attribuiti alla Germania.
1862 – Luigi XIV insedia la corte nella reggia di Versailles. La smania di grandiosità del Re Sole trasformò una terra triste e paludosa nel cuore del regno di Francia, sintesi dello splendore artistico e dello sfarzo che circondarono i sovrani dell’Ancien Régime. Qui si scrissero significative pagine di storia, dalla Rivoluzione del 1789 al primo conflitto mondiale. Due ragioni portarono Luigi XIV nel 1661 a decidere l’ampliamento del castello, fatto costruire da suo padre, Luigi XIII, a 20 km ad ovest di Parigi, nello sconosciuto borgo di Versailles. Da un lato l’obiettivo di dar vita a un monumento simbolo del proprio potere, che non avesse confronti con le altre residenze reali europee; dall’altro la volontà di assicurarsi una residenza decentrata, lontana dai veleni e dai tumulti della capitale. I lavori iniziarono alla morte del cardinale Mazzarino e interessarono inizialmente interventi di restauro del vecchio castello, cui furono aggiunte due ali, in modo da formare un cortile di marmo. Nello stesso periodo l’architetto André Le Notre curò la realizzazione del sontuoso parco di 800 ettari, portato a termine nell’arco di trent’anni. La nuova struttura venne utilizzata per feste e occasioni di svago ma il sovrano si rese conto della sua insufficienza a ospitare tutti gli ospiti della corte. Di qui la decisione di procedere a un progetto più ampio di allargamento affidato all’architetto Louis Le Vau. Costui dal 1668 al 1670 realizzò l’Enveloppe, un secondo edificio che andava ad abbracciare l’originario castello (migliorato nel suo aspetto), terminando con un’ampia facciata sul lato del parco. Negli anni successivi sorsero altre costruzioni attorno al corpus centrale della reggia, tra cui il Grande Trianon, utilizzato dal Re per isolarsi dalla corte. All’inizio degli anni Ottanta il monumentale complesso era in gran parte ultimato e pronto ad ospitare 10mila persone. Tante infatti seguirono Luigi XIV, quando lo stesso decise di insediare qui la sua corte. Era il 7 maggio del 1682. Da questo momento Versailles divenne il centro politico del regno più potente d’Europa: qui si tenevano il gabinetto con tutti i ministri e i vertici con gli altri capi di Stato. L’altra faccia, meno prestigiosa, di questo luogo rappresentava un mondo a parte, lontanissimo dai problemi della popolazione e dedito al lusso più sfrenato. In esso aristocratici e cortigiani erano tenuti al rispetto di un’etichetta rigorosa e di un rituale sacro, al cui vertice c’era la figura di Luigi XIV, venerato come un dio del Sole. Con il successore Luigi XV la reggia assunse il suo aspetto definitivo, arrivando a contare 700 stanze, 2.513 finestre, 67 scale e 483 specchi, questi ultimi concentrati per lo più nella splendida Galleria degli specchi. Un risultato raggiunto nell’arco di un secolo, attraverso il lavoro di 36mila operai. Nel corso del tempo trovarono posto qui circa 6mila quadri e oltre duemila sculture, accanto a opere di ingegneria come la celebre “chaise volante”, letteralmente “sedia volante”, ossia una sorta di poltrona mobile che attraverso nascondigli e passaggi segreti permetteva alle amanti di Luigi XV di svignarsela senza dare nell’occhio. Tra gli eventi storici di maggior rilievo tenuti a Versailles: il vertice degli Stati Generali prima dello scoppio della Rivoluzione del 1789; il trattato del 1919 che pose fine alla Prima guerra mondiale e sancì la nascita della Società delle Nazioni, antesignana dell’ONU. Trasformata in museo nel 1837, la reggia entrò sotto l’egida dell’UNESCO nel 1979.
1992 – Lo Space Shuttle Endeavour parte per la sua prima missione.
1999 – In Scozia viene istituita dalla regina Elisabetta II la carica di primo ministro della Scozia.

Nati in questo giorno
Marco Galiazzo – Nato a Padova, è un arciere, che gareggia per il Gruppo Sportivo dell’Aeronautica Militare. Con il primo posto nella gara individuale ad Atene 2004, è il primo italiano a vincere una medaglia d’oro olimpica nel tiro con l’arco. Nelle due successive Olimpiadi, nella gara a squadre, aggiunge al suo palmarès l’argento a Pechino 2008 e l’oro a Londra 2012. Nelle gare a squadre e individuali dei Campionati europei vince quattro ori e un argento. Nel 2017 a Città del Messico partecipa alla conquista del titolo mondiale a squadre. Festeggia 39 anni.
Raimondo Vianello (1922/2010) – La proverbiale mimica e l’ironia elegante hanno fatto di lui e dell’inseparabile Sandra Mondaini una delle coppie del cinema e della TV più amate dal pubblico italiano. Nato a Roma, visse per diverso tempo in Istria e Dalmazia, prima di ritornare in Italia dopo la guerra, dove si laureò in Giurisprudenza e coltivò la forte passione per il calcio in squadre di terza categoria. Formatosi come tanti nella rivista, entrò nel mondo del cinema negli anni Cinquanta, trovando in Ugo Tognazzi il partner ideale sul set e in TV. Dopo la conduzione in RAI di storici programmi come “Un due tre” e “Canzonissima”, alla fine degli anni Sessanta cominciò a formarsi il celebre duo con la moglie Sandra, che riscosse il maggior successo grazie alla ventennale sit-com Casa Vianello (1988-2007), trasmessa sulle reti Mediaset. Conduttore del Festival di Sanremo 1998, fu per anni l’anima del programma sportivo Pressing (1991–1999 e dal 2000 al 2006 nella versione “Pressing Champions League), commentando con un pizzico di humour le vicende calcistiche. Morì a Milano nell’aprile del 2010, cinque mesi prima della scomparsa della moglie.

Eventi sportivi
1978 – Scudetto alla Juve, Vicenza secondo. Il Campionato di Serie A 1977-78 (con 16 squadre e con la vittoria che vale due punti) si conclude con la Juventus prima in classifica a 44 punti, seguita dal neopromosso Vicenza a 39; a trainare i biancorossi è il capocannoniere del torneo Paolo Rossi (24 le reti), convocato poi per i Mondiali argentini. I bianconeri, che in aprile sono stati eliminati in semifinale di Coppa dei Campioni, vincono per il secondo anno consecutivo lo scudetto, il diciottesimo della loro storia.
I veneti si qualificano per la Coppa UEFA, conquistando per la prima volta l’Europa.

Proverbio/Citazione
Maggio asciutto ma non tutto, gran per tutto; maggio molle, lin per le donne.
“Alla mensa ligure: avanti c’è pesto” Raimondo Vianello