lunedì 9 maggio |
Altre News
/
Società
/

Il Buongiorno di Cuneo24

9 maggio 2022 | 08:05
Share0
Il Buongiorno di Cuneo24

Nel 1502 Cristoforo Colombo lascia la Spagna per il suo quarto e ultimo viaggio nel Nuovo Mondo

Cuneo. Il sole è sorto alle 6:05 e tramonta alle 20:48. Durata del giorno quattordici ore e quarantatre minuti.

Santi del giorno
San Geronzio di Cervia, vescovo.
San Pacomio, abate.
Sant’Isaia, profeta.

Avvenimenti
1092 – Viene consacrata la Cattedrale di Lincoln.
1429 – Giovanna d’Arco sconfigge le truppe inglesi che stavano assediando Orléans.
1502 – Cristoforo Colombo lascia la Spagna per il suo quarto e ultimo viaggio nel Nuovo Mondo.
1887 – Il Buffalo Bill’s Wild West Show debutta a Londra.

Nati in questo giorno
Billy Joel – Cantante e compositore tra i più amati negli USA, dove ha venduto oltre 60 milioni di album e dove è divenuto una star del pop tra gli anni Settanta e Ottanta. Nato a New York, William Martin Joel, il vero nome, si fa strada nel 1973 con il singolo “Piano Man”, tratto dall’omonimo album, che arriva tra le prime top 20 e ottiene il disco d’oro. Quattro anni dopo si consacra con l’album The Stranger e con la mitica Just The Way You’re (reinterpretata in seguito da Barry White), vendendo oltre dieci milioni di copie e conquistando due Grammy Awards, per la migliore canzone e il miglior disco dell’anno.Dopo i successi di “My Life”, “Honesty” e “Big Shot”, nel 1985 insieme a Michael Jackson, Stevie Wonder e altri incide la canzone We Are the World, per raccogliere fondi da devolvere alle popolazioni etiopiche. Insignito del Grammy Legend Award, nel 1993 pubblica l’ultimo album pop, “River of Dreams”, che solo negli Usa vende oltre 5 milioni di copie. Dedicandosi negli anni a tour mondiali, nel 2013 si vede assegnato il Kennedy Center Honors, la più alta onorificenza per coloro che influenzano la cultura americana attraverso le arti. Festeggia 73 anni.
Gian Carlo Caselli – Noto magistrato italiano, è stato un protagonista di primo piano della lotta al terrorismo e alla mafia. Piemontese di Alessandria, dopo la laurea in Giurisprudenza, con una tesi pubblicata dalla Rivista di Storia del diritto italiano, nel 1964 si avvia alla carriera accademica, in qualità di assistente all’Università di Torino. Tre anni più tardi vince il concorso in magistratura e diventa giudice istruttore penale presso il Tribunale di Torino. Fino a metà degli anni Ottanta tratta reati di terrorismo riguardanti le Brigate Rosse e “Prima Linea”, le due più pericolose organizzazioni armate di estrema sinistra, autrici di numerosi omicidi e attentati. Componente del Consiglio Superiore della Magistratura (CSM) dal 1986 al 1990, l’anno seguente diventa consulente della Commissione Stragi e viene nominato magistrato di Cassazione. Poco dopo diventa Presidente della Prima Sezione della Corte di Assise di Torino. Il suo impegno contro “cosa nostra” si delinea tra il 1993 e il 1999, quando assume l’incarico di Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Palermo. Impegno che gli vale, in seguito, la nomina a rappresentante italiano a Bruxelles nell’organizzazione comunitaria Eurojust contro la criminalità organizzata. Nel 2005, prossimo alla nomina a procuratore nazionale antimafia, l’allora senatore Luigi Bobbio di Alleanza nazionale presenta un emendamento alla legge delega di riforma dell’ordinamento giudiziario, la cosiddetta “Riforma Castelli”, per il quale Caselli non risulta più idoneo, avendo superato il limite di età. Nominato al suo posto Piero Grasso, la Corte Costituzionale dichiara incostituzionale il provvedimento. Nel 2008, con votazione unanime del CSM, ottiene l’incarico di Procuratore Capo della Repubblica di Torino, che lascia nel dicembre 2013 a seguito del pensionamento. Autore di diversi saggi, tra cui il più recente è Caselli-Ingroia Vent’anni contro. Dall’Eredità di Falcone e Borsellino alla Trattativa, edito da Laterza nel 2013. Compie 83 anni.

Eventi sportivi
1966 – Mario Lamagna batte Mario Oggiano. Sul ring di Napoli la grande promessa dei medi, Mario Lamagna, otteneva la sua 14ma vittoria consecutiva battendo per squalifica il sardo Mario Oggiano. L’incontro previsto sulle 8 riprese aveva la sua conclusione al V round quando l’arbitro squalificava il sardo, reo di colpire con la testa. Il match si presentava molto duro con scambi violenti fin dall’inizio. Non era facile per nessuno reggere la potenza e la determinazione del pugile di casa. Per Lamagna, operaio in una fabbrica, la boxe rappresentava una grande passione, che però aveva difficoltà a continuare proprio per il lavoro. Lamagna si ritrovò a più riprese sul punto di lasciare. Ad avere l’ultima parola sarà sempre la boxe e la sua carriera pro iniziata nel 1964 si protrarrà fino al 1973. Un arco di 10 anni in cui incontrerà i migliori medi europei, ma che monetizzò solo con la conquista del titolo italiano dopo tre tentativi falliti più per sfortuna, sotto forma di ferita, che per superiorità dell’avversario. Diventerà campione nazionale nel 1970 battendo Luigi Patruno. Una soddisfazione che si poteva dire magra per il suo cuore e grande potenza. Era diventato in poco tempo l’idolo della Campania, quando combatteva lui si registrava l’en plein di presenze, per lui questa era la vittoria più importante.

Proverbio/Citazione
Aprile piovoso, maggio ventoso o veneroso (cioè bello e gaio); anno fruttuoso.
“Il magistrato che non fa politica è quello che fa più politica” Gian Carlo Caselli