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Cresce il consumo della frutta in Italia (+20%), ma nel Cuneese mancano i braccianti per raccoglierla

25 maggio 2022 | 06:51
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Cresce il consumo della frutta in Italia (+20%), ma nel Cuneese mancano i braccianti per raccoglierla

Serve sbloccare subito l’ingresso degli stagionali extracomunitari, accelerare sulla decontribuzione e sul voucher semplificato

Il balzo delle temperature nell’ultima settimana ha fatto esplodere i consumi di frutta e verdura sulle tavole degli italiani con un aumento medio del +20%.

È quanto stima la Coldiretti in riferimento all’impatto sugli acquisti dell’ondata di caldo che ha investito l’intero Paese.

L’andamento positivo dei consumi, oltre che dal caldo anomalo, è spinto dalla svolta green nell’alimentazione impressa dall’emergenza Covid, ossia dalla crescente attenzione degli italiani al benessere a tavola con la preferenza accordata a cibi freschi, genuini e dietetici.

Per i frutticoltori, però, resta il grave problema della carenza di manodopera per le imminenti raccolte.

“All’avvio della raccolta dei piccoli frutti, a cui seguiranno le ciliegie e le operazioni di dirado nei frutteti estivi, mancano ancora i lavoratori stagionali” dichiara il Presidente di Coldiretti Cuneo Enrico Nada, che ribadisce: “Chiediamo per l’ennesima volta di arrivare in fretta al nulla osta per l’ingresso dei braccianti extracomunitari, ma anche di accelerare sulla decontribuzione del lavoro stagionale e su una radicale semplificazione dei voucher per consentire ai frutticoltori di salvare una campagna di raccolta che si preannuncia abbondante, dopo la penuria dello scorso anno legata alla terribile gelata dell’aprile 2021”.

“Per garantirsi prodotti freschi e di qualità ma anche per sostenere il sistema produttivo territoriale – aggiunge il Direttore di Coldiretti Cuneo Fabiano Porcu – il consiglio ai consumatori è di scegliere sempre prodotti stagionali e locali, acquistandoli direttamente dagli agricoltori o nei mercati di Campagna Amica, senza cercare a tutti i costi il frutto perfetto perché piccoli problemi estetici non alterano le qualità organolettiche e nutrizionali”.