Anche le aziende cuneesi devono “lottare” contro la burocrazia? Il “caso Balocco”

24 maggio 2022 | 09:26
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Anche le aziende cuneesi devono “lottare” contro la burocrazia? Il “caso Balocco”
Alberto Balocco

Un investimento da 1,5 milioni per produrre energia elettrica con pannelli solari bloccato perché comporta l’attraversamento di una strada e di un fiume

Non può che farci riflettere quanto riportato nell’edizione di ieri (lunedì 23 maggio) dal quotidiano La Stampa, che riferiva di ciò che è successo alla Balocco di Fossano. L’azienda dolciaria ha nel comune di Trinità un polo logistico di 16mila metri quadrati e negli anni scorsi aveva installato pannelli solari per 0,6 megawatt. Poiché l’attuale situazione fa presumere una grave crisi di energia a causa della invasione dell’Ucraina da parte della Russia, crisi che certamente non sarà breve, la società fossanese aveva deciso di triplicare i pannelli solari, portandoli da 0,6 a 1,8 megawatt con una spesa di 1,5 milioni di euro. Una cifra consistente, ma che avrebbe potuto rientrare ampiamente se – come stiamo vedendo tutti – le bollette dell’energia elettrica continuassero ad aumentare.

Sembra però che le cose non siano facili neppure per un colosso industriale come quello. Fatte tutte le domande, presentati tutti i documenti, il comune di Fossano ha chiesto di ripresentare il progetto perché quello sottoposto all’amministrazione prevedeva l’attraversamento di una strada con un cavo e in quella strada l’asfalto era stato rifatto da poco. Non meglio da parte della commissione paesaggistica del comune di Trinità che contesta il passaggio di un altro cavo sopra il fiume Stura.

Alberto Balocco si è sfogato con il quotidiano torinese:  «La situazione è assurda. Tutto per non bucare un po’ di asfalto e per qualche cavo aereo di impatto minimo. Noi non molliamo e anzi facciamo un altro investimento da 1,8 milioni di euro nel nostro stabilimento di Fossano, ma la verità è che quando si parla di sburocratizzazione si fa solo demagogia, ci sono centinaia di casi come il nostro».

Ma davvero anche i comuni del Nord che, secondo un parere diffuso, sono molto efficienti, mettono i “bastoni tra le ruote”? Siamo a disposizione delle due amministrazioni citate per quanto vorranno comunicare in proposito, sicuri che forse le loro ragioni sono ampiamente legittime e motivate.