Villafalletto, per la prima volta il Mortorio sarà trasmesso in diretta tv

12 aprile 2022 | 08:27
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Villafalletto, per la prima volta il Mortorio sarà trasmesso in diretta tv
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400 figuranti pronti per il solenne corteo funebre

Villafalletto. L’attesa per l’edizione 2022 del solenne “Mortorio pasquale” è finita. Oggi, martedì 12 aprile, è il gran giorno in cui Villafalletto si prepara a celebrare la morte di Cristo con un grande corteo funebre. Un’edizione importante quella di quest’anno perché ricorrono anche i 400 anni dalla fondazione della Compagnia della Misericordia dell’omonima Confraternita detta anche la Nera. 400 i figuranti che, in abiti storici, sfileranno per le vie del paese.

Al lavoro tanti volontari già da ottobre dello scorso anno. Un grande grazie va a Pierangelo Bertaina, Gino Falcone e Aurelio Massano, vere e proprie memorie storiche che permettono il tramandarsi negli anni del mortorio.

Ecco cosa accadrà questa sera attraverso una breve descrizione:
“Strepitano i tarabachi e le raganelle dei tre confratelli incappucciati a cui rispondono le note del “Dies Irae” dei tre angeli che aprono il corteo. Un incappucciato con la grande croce, scortato da due grandi lanterne avanza al suono ritmato dei tamburi dei soldati, lo segue il grande stendardo del Mortorio scortato dai militari. Ecco avanzare sul suo cavallo bardato a lutto il nero Centurione, precedendo l’antica testa irradiata di San Giovanni Battista, in legno dorato con accanto i confratelli con le torce. Ora vengono avanti i quindici ‘Misterí della Passione”, portati da altrettanti confratelli incappucciati accompagnati da tantissimi e teneri angioletti, alla luce tremolante delle torce a vento. Fra essi su splendidi cavalli, quattro eleganti “sergenti” sottolineano il ritmo del mesto corteo. Questi “Misteri” sono per noi ancora oggi un’importante proposta di riflessione e meditazione sul mistero della passione e morte di Gesti Cristo. Novello simbolo dell’Agnus Dei, il piccolo San Giovannino emblema e Patrono della Confraternita della Misericordia, precede il numeroso coro femminile degli “Angeli Cantori”, che ad ogni crocevia del paese intonano i mottetti appositamente composti nel 1715.
Lo stendardo della Confraternita oscillando nell’aria precede i “confratelli cantori”, seguiti dai “Musici” nel tradizionale abito maschile del Piemonte del XVIII secolo. A loro e dato il compito di eseguire agli incroci principali il canto “Cristus factus est”. Altri confratelli incappucciati portano la testa di San Giovanni Battista posta su un prezioso vassoio e precedono l’Angelo Gabriele a cui segue il Rettore della Confraternita con le Confraternite ospiti. Fra nubi di incenso e tremule candele ecco apparire il “Cristo Morto” disteso su un funereo cataletto e protetto da un sontuoso baldacchino. Lo seguono la riproduzione. della “Sacra Sindone” e il parroco con la reliquia della “Santa Croce”, scortato dai carabinieri in alta uniforme. Altri soldati con sciabola e ufficiali a cavallo con picca rendono onore al Cristo e precedono le tre Marie in lutto. Un nuovo stendardo ed ecco le consorelle che portano a spalla la statua della “Beata Vergine Addolorata”, attorniata dalle torce a vento delle vedove in lutto. La seguono e la sostengono nel suo grande dolore numerose consorelle nei loro antichi e rigorosi abiti gialli con scapolari neri.. Preceduto da altri soldati e da altri confratelli incappucciati ecco il gruppo delle orfanelle che con il crocifisso sul petto scortano l’Angelo Raffaele con il legno della croce“.