Trentacinque ragazzi dell’Istituto Guala di Bra in visita alla Valgrana di Scarnafigi

19 aprile 2022 | 13:29
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Trentacinque ragazzi dell’Istituto Guala di Bra in visita alla Valgrana di Scarnafigi
Foto di gruppo per i ragazzi del Guala con il presidente di Valgrana, Franco Biraghi

La visita presso lo stabilimento si è conclusa con una degustazione di Piemontino

Tra i valori che contribuiscono a identificare la Valgrana quale punto di riferimento di cui il territorio non può che andare fiero spicca la somma attenzione dedicata alle generazioni future. Il caseificio scarnafigese, fondato oltre trent’anni fa da Franco Biraghi che lo guida tuttora con i figli Alberto e Andrea, nel corso del pomeriggio di mercoledì 13 aprile ha aperto le porte agli studenti, consentendo così a trentacinque ragazzi di venire a contatto con una delle realtà più importanti dell’agroalimentare. Gli allievi dell’Istituto Guala di Bra hanno avuto modo di conoscere una delle aziende più note e più apprezzate, un vero e proprio fiore all’occhiello nel settore caseario, non soltanto all’interno della provincia Granda, ma in tutta Italia. Corsi e ricorsi storici che hanno avuto parte attiva nella storia della Valgrana e che hanno contribuito a delineare i principi della celebre impresa. I prossimi appuntamenti calendarizzati con l’Istituto Guala sono il 21 aprile, il 12 maggio e il 25 maggio.

“Io stesso mi sono formato al Guala – sottolinea il presidente di Valgrana, Franco Biraghi – e vedere questi ragazzi in visita presso il nostro stabilimento mi ringiovanisce. Ricordo con grande stima e affetto i docenti e gli insegnamenti che mi hanno trasmesso. Proprio questi ultimi mi hanno consentito di acquisire nozioni non soltanto teoriche ma anche di vita, che ho impiegato in tanti anni di lavoro. Le materie affrontate, dal diritto all’economia, coprivano a trecentosessanta gradi tutte le sfaccettature della conoscenza creando solide basi da cui partire e fornendomi molte opportunità”.

Le due classi quinte del settore informatico, completamente rapite dagli scenografici magazzini di stagionatura, hanno seguito con interesse i racconti relativi alla nascita dell’impresa, alle tipologie di prodotti realizzati e sono rimasti incantati dalla dimostrazione pratica del taglio di una forma di Piemontino, vero e proprio must della Valgrana. Un gesto che si porta dietro tutta quell’artigianalità e quel saper fare che non sono mai andati persi e che consentono di mettere a punto quotidianamente un formaggio che si è confermato nel tempo un’eccellenza, nonché un notevole valore aggiunto per la nostra zona. La medesima eccellenza rappresentata dall’istituto scolastico di Bra, che prepara i ragazzi in modo concreto agevolando così il loro ingresso nel mondo del lavoro.

“È fondamentale per noi – conclude Franco Biraghi – avvicinare le nuove generazioni a quei sapori che li circondano, ma che troppo spesso vengono dati per scontati. Solo attraverso una narrazione sul campo, corredata da esempi pratici, questi giovani ragazzi avranno la possibilità di esperire concretamente cosa significhi mettere la propria esperienza e il duro lavoro al servizio di una passione: quella che ci guida da oltre un trentennio e che ha avuto inizio con gli insegnamenti acquisiti in una scuola che, ancora oggi, garantisce una formazione completa e accurata”.

La visita si è conclusa con una degustazione di Piemontino che, insieme al Bra, al Raschera e alla Toma Piemontese – le tre Dop Valgrana – rappresentano ulteriori simboli del legame che intercorre tra l’azienda e il territorio.