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Il Grandis di Cuneo ha “adottato” due famiglie di rifugiati ucraini

7 aprile 2022 | 11:29
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Il Grandis di Cuneo ha “adottato” due famiglie di rifugiati ucraini

Accolte 2 mamme e rispettivamente 2 figli (6 persone), in unità abitativa a Chiusa Pesio messa a disposizione dalla famiglia di un docente dell’Istituto, supportati ed integrati attraverso un lavoro di rete nella scuola e fuori, con collaborazioni fondamentali, quali la CRI, Comitato Locale di Peveragno

L’idea ispiratrice di #GrandisCuneoForUkraine è arrivata dagli studenti delle ultime classi della Scuola. Durante le analisi dell’attualità, affrontate nelle ore di lezione, il tema della guerra ha suscitato emozioni e sensazioni forti nei ragazzi. Il senso civico e la solidarietà hanno dato vita a questo progetto. Gli attori sono risultati quindi tutti gli studenti, docenti e personale della scuola, la Croce Rossa Italiana sezione di Peveragno e Chiusa di Pesio e tutta la popolazione direttamente o indirettamente coinvolta dagli studenti.

Due nuclei famigliari, in fuga dalla guerra in Ucraina, composto da 2 mamme e rispettivamente 2 figli (6 persone), accolti dal 31 marzo in unità abitativa a Chiusa Pesio messa a disposizione dalla famiglia di un docente dell’Istituto, sono accolti, supportati, integrati attraverso un lavoro di rete nella scuola e fuori, con collaborazioni fondamentali, quali la CRI, Comitato Locale di Peveragno.

Tutti possiamo contribuire in modo rapido, sicuro e trasparente al progetto di #crowdfunding #GrandisCuneoForUkraine attraverso la piattaforma #idearium del Ministero dell’Istruzione. Accedendo con SPID, CIE o eIDAS è possibile erogare il proprio contributo al progetto. La piattaforma rilascia apposita ricevuta che permette di ottenere agevolazioni fiscali in sede di dichiarazione dei redditi.

L’unione fa la forza, abbiamo bisogno di tutti Voi! Anche un piccolo contributo potrà aiutare queste persone che all’improvviso si sono trovate nella condizione di dover scappare, a piedi, lasciando tutto e affrontare un viaggio, durato quasi un mese, per arrivare in un paese straniero con ancora negli occhi le immagini della guerra e nel cuore le ferite di chi è restato a combattere.

Uno dei ragazzi sarà inserito in una classe dell’Istituto dove, grazie alla presenza di uno studente di origine ucraina, potrà imparare la nostra lingua e socializzare con i nuovi compagni di scuola.