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Il Buongiorno di Cuneo24

19 aprile 2022 | 08:03
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Il Buongiorno di Cuneo24

Nel 1909 Giovanna d’Arco viene beatificata

Cuneo. Il sole è sorto alle 6:35 e tramonta alle 20:23. Durata del giorno tredici ore e quarantotto minuti.

Santi del giorno
San Leone IX, papa.
Sant’Espedito di Melitene, martire.
Sant’Emma di Sassonia, vedova.

Avvenimenti
1770 – Il capitano James Cook giunge in vista dell’Australia.
1810 – Il Venezuela giunge a una forma di autogoverno.
1909 – Giovanna d’Arco viene beatificata.
1987 – Prima TV dei Simpson. Marito, moglie e tre figli, dalla pelle gialla e accomunati da una condotta di vita sregolata da un linguaggio politicamente scorretto. La famiglia più irriverente esordì in TV negli intervalli pubblicitari e per pochi minuti, arrivando nel giro di un anno a conquistare la ribalta. Originario dell’Oregon, il fumettista Matt Groening s’impose sui principali settimanali americani con la divertente striscia Life in Hell. Sulla scia di questo successo venne assunto alla Fox con l’idea di trasporre sul piccolo schermo il fumetto, ma il timore di perderne i diritti di pubblicazione lo fece desistere dal proposito. Groening ripiegò allora su un nuovo soggetto incentrato su una famiglia, che fin dall’effetto grafico avrebbe dovuto suscitare enorme sorpresa nel pubblico. Per questo scelse come colore della pelle il giallo, immaginando la reazione perplessa di chi li avrebbe visti la prima volta, pensando a un problema tecnico dell’apparecchio televisivo. A ciò unì uno spirito irriverente contrario a qualsiasi buona norma del rapporto genitori-figli e permeato da una feroce satira sulla società americana. Fonte d’ispirazione dell’autore fu la sua infanzia, sia nella scelta del nome della città immaginaria dove ambientare la serie (Springfield richiama l’omonima cittadina dell’Oregon dove Groening ha vissuto da piccolo), sia nei nomi dei protagonisti, ripresi da quelli della sua famiglia; unica eccezione Bart, inteso come anagramma di brat (in italiano “monello”). Il debutto de I Simpson avvenne il 19 aprile 1987, con il cortometraggio dal titolo Good Night che andò in onda all’interno del Tracey Ullman Show, varietà condotto dalla Ullman, popolare attrice comica. La formula dei corti, per la durata ognuno di un minuto, venne riproposta per due anni e trasmessa negli intermezzi pubblicitari. I disegni erano però lontani da quelli che più tardi avrebbero conquistato le TV di mezzo mondo, per il fatto che gli animatori si limitarono a ricalcare gli schizzi di base di Groening, senza apportare modifiche e migliorie. L’enorme successo convinse la Fox a portare il cartone in prima serata con episodi di mezz’ora, la cui prima stagione prese avvio il 17 dicembre 1989. Seguirono altre ventisei stagioni che costruirono il primato di più lunga sitcom e serie animata statunitense mai trasmessa (primato detenuto in precedenza dai Flintstones). Ad esso si aggiunsero riconoscimenti solitamente riservati alle grandi star del piccolo schermo e del cinema: oltre 23 Emmy Awards (gli oscar internazionali della televisione) e nel 2000 una stella nella Hollywood Walk of Fame (onore concesso a Topolino e a pochi altri personaggi immaginari). A rendere onore ai Simpson fu anche il prestigioso Oxford English Dictionary, inserendo tra le voci «D’oh!», esclamazione ricorrente di disappunto di Homer.

Nati in questo giorno
Lilli Gruber – Popolare mezzobusto per anni della TV pubblica, oggi di quella privata, per l’inconfondibile chioma (e per i trascorsi politici) è soprannominata la “rossa” del giornalismo italiano. Nata a Bolzano, in Trentino-Alto Adige, la sua carta d’identità recita Dietlinde Gruber, nome che tradisce le origini altoatesine (parla il tedesco come l’italiano) e che più tardi addolcisce con il diminutivo Lilli. Dopo la gavetta nell’emittente locale Telebolzano e sui quotidiani L’Adige e Alto Adige, nel 1982 approda come professionista a “Sender Bozen”, il canale RAI in lingua tedesca. Spostata due anni dopo al TG3 Regionale del Trentino-Alto Adige, di qui passa al secondo canale dove, in qualità di corrispondente di politica estera, segue da vicino il crollo del muro di Berlino, completando la sua ascesa professionale quando diventa la prima donna a condurre il telegiornale di prima serata. Promossa nella rete ammiraglia, dal 1990 ai primi anni duemila racconta per il TG1 i fatti principali di politica internazionale, dalla guerra del Golfo al conflitto israelo-palestinese. In prima linea nella denuncia di scarsa libertà d’informazione nel Bel Paese, nel 2004 imbocca la strada della politica candidandosi al Parlamento europeo per la coalizione di centrosinistra “Uniti per l’ulivo” e risultando prima assoluta degli eletti nelle sue circoscrizioni. L’irresistibile richiamo del “primo amore” la spinge a dare le dimissioni quattro anni dopo (rinunciando alla pensione da deputato) e ad accettare la conduzione del programma Otto e mezzo, che si conferma negli anni tra i talk show più seguiti. Attiva anche come autrice, tra i suoi libri più venduti “I miei giorni a Bagdad” (che supera le 100mila copie vendute) e il romanzo familiare Eredità, edito nel 2012 da Rizzoli. Festeggia 65 anni.
Fernando Botero – Il Numero Uno degli artisti sudamericani contemporanei! Le sue opere sono tra le più rappresentative dell’arte moderna, al punto che si parla di boterismo ad indicare il suo peculiare stile figurativo. Nato a Medellín, in Colombia, si forma come pittore e scultore negli anni Cinquanta, ammirando le opere della scuola fiorentina (dal 200 al Rinascimento) nei numerosi viaggi in Italia. È in quel momento che sviluppa la tecnica pittorica (trasposta anche nella scultura) fatta di volumi dilatati all’eccesso e di forme insolite, in cui il colore si presenta a volte tenue, altre acceso. Molto attratto dai temi sacri, da quello della maternità e dal mondo circense, Botero è tra i pochi eletti che hanno visto le proprie sculture esposte nei luoghi più noti del pianeta, dagli Champs Elysees parigini alle piramidi d’Egitto, dalla Grand Avenue di New York a Piazza della Signoria a Firenze. Compie 90 anni.

Eventi sportivi
2000 – Redondo l’argentino del Real Madrid incanta il Teatro dei sogni con un dribbling che resterà per sempre nella storia del calcio: un taconazo che fece impazzire il terzino dello United prima dell’assist a Raúl per il più facile dei gol. Tutt’oggi ricordato come uno dei dribbling più geniali e allo stesso tempo efficaci mai visti.

Proverbio/Citazione
Aprile temperato non è mai ingrato.
“Credo che l’arte debba dare all’uomo momenti di felicità, un rifugio di esistenza straordinaria, parallela a quella quotidiana” Fernando Botero