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Costituita la cabina di regia della Green Community delle Terre del Monviso

22 aprile 2022 | 14:00
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Costituita la cabina di regia della Green Community delle Terre del Monviso

Mercoledì 13 aprile 2022 si è definita la cabina di regia della “Green Community” delle Terre del Monviso: sarà composta da rappresentanti delle Unioni Montane Varaita e Comuni del Monviso, dei BIM Varaita e Po, del Comune di Saluzzo e del Parco del Monviso. Il ruolo di capofila è stato assegnato all’Unione Montana Valle Varaita.

Mercoledì 13 aprile 2022 si è definita, in una riunione tenuta presso il Comune di Saluzzo, la cabina di regia che avrà il compito di concretizzare le azioni previste dal riconoscimento a “Green Community” del territorio composto dalle valli Po e Varaita, che si estende su 28 comuni. L’organo di indirizzo della “Green Community” sarà composto da rappresentanti delle Unioni Montane Varaita e Comuni del Monviso, dei BIM Varaita e Po, del Comune di Saluzzo e del Parco del Monviso. Il ruolo di capofila, che per ragioni pratiche e strategiche connesse alla possibilità di avere accesso a un concreto sostegno da parte degli uffici della Regione Piemonte doveva essere rivestito da una Unione Montana, è stato assegnato all’Unione Montana Valle Varaita.

Come è noto, il governo italiano ha individuato tre Regioni a livello nazionale nelle quali mettere in atto azioni sperimentali per la conversione “green” della nostra penisola: il Piemonte è una delle tre Regioni coinvolte e a livello piemontese è stato scelto il progetto presentato dalle Terre del Monviso, che diventa quindi un laboratorio a cielo aperto di buone pratiche e di nuove linee di sviluppo per tracciare una linea di cambiamento e una strategia nazionale sulla montagna contro lo spopolamento, alla ricerca di una nuova crescita compatibile con l’ambiente che potrà essere utile nei prossimi anni a livello nazionale.

«Siamo ente capofila, ma si tratta di un riconoscimento puramente formale: la nostra forza – dichiara Silvano Dovetta, presidente dell’Unione Montana Valle Varaita – è la rete tra gli enti del territorio, e non da poco tempo: con i partner della cabina di regia della Green Community collaboriamo da anni su molteplici progettualità, locali, nazionali ed europee, e il riconoscimento da parte del governo italiano del nostro ruolo “pilota” nell’esperienza delle Green communities è la riprova che il lavoro comune porta sempre ottimi frutti. Ringrazio, sia a titolo personale che a nome dell’Unione del Varaita, tutti gli enti che si sono impegnati in questa iniziativa che, ne sono certo, sarà impegnativa ma di grande impatto per lo sviluppo delle nostre aree montane, che da molto tempo attendono le occasioni concrete per un forte rilancio in chiave contemporanea».

Gli fa eco Emidio Meirone, presidente dell’Unione Montana Comuni del Monviso, per il quale «in un’ottica di alternanza il ruolo di capofila è stato assegnato all’Unione Varaita ma la nostra è una collaborazione forte e consolidata già da tempo e su vari progetti. Questo della nomina a “Green community” è uno di quei momenti in cui si apprezza il lavoro svolto e il riconoscimento diventa un punto di arrivo per quello che si è fatto ma allo stesso tempo è la partenza di una nuova sfida, che dovrà portare a questi territori un valore aggiunto che consenta di proseguire lo sviluppo in modo sostenibile ed orientato alla tutela dell’ambiente. Il dossier congiunto che abbiamo presentato ha preso le mosse da contenuti messi a punto dalla valle Po e siamo felici che sia diventato un progetto comune, grazie al contributo che è arrivato anche dagli altri enti che fanno parte della cabina di regia».

Dopo l’individuazione dei suoi componenti, che sarà completata a breve, la cabina di regia si metterà al lavoro per pianificare gli interventi della “Green community”, che dovranno incidere sui territori a medio e lungo termine per riprogettarne aspetti fondamentali coniugando la vocazione turistica della montagna ad un suo ripopolamento stabile, con particolare attenzione alla riqualificazione edilizio-energetica di edifici pubblici e alla costituzione di una comunità energetica locale pubblico-privata.