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Il Buongiorno di Cuneo24

23 aprile 2022 | 08:03
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Il Buongiorno di Cuneo24

Nel 1946 veniva brevettata la Vespa: “Non è una motocicletta, ma piuttosto una piccola vettura a due ruote”

Cuneo. Il sole è sorto alle 6:28 e tramonta alle 20:28. Durata del giorno quattordici ore.

Santi del giorno
San Giorgio, martire di Lydda, è il protettore di alabardieri, fabbricanti d’armi, cavalieri, cavalli, militari, scout, lebbrosi e mariti.
San Marolo di Milano, vescovo.
Sant’Adalberto di Praga, vescovo e martire.

Avvenimenti
1348 – Inghilterra: re Edoardo III proclama il giorno di San Giorgio e fonda l’Ordine della Giarrettiera.
1616 – 1616 – Stesso giorno di morte degli scrittori William Shakespeare, Miguel de Cervantes e Garcilaso de la Vega, motivo per cui l’UNESCO ha proclamato questo giorno “Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore” (dal momento che in Inghilterra vigeva il calendario giuliano, la coincidenza è solo nominale).
1925 – Viene varato il transatlantico italiano Conte Biancamano.
1946 – Brevettata la Vespa. “Non è una motocicletta, ma piuttosto una piccola vettura a due ruote”. E’ solo uno dei tanti spot che accompagnò l’uscita del mezzo di trasporto, considerato un’icona dell’italianità dal Dopoguerra ad oggi. Con la Vespa nacque non solo un nuovo modo di vivere la strada ma un fenomeno di costume che varcò i confini nazionali, trovando spazio nel cinema di ogni tempo. Fondata a Genova nel 1884 come azienda attiva nell’arredamento navale, la Piaggio era passata in quarant’anni ad occuparsi di materiale ferroviario e di aeronautica, trasferendo i propri stabilimenti a Pontedera. Quest’ultimo settore fu conservato dai due figli del fondatore Renzo Piaggio, Enrico e Armando, al momento di ereditare il gruppo nel 1938. Tuttavia alla fine della Seconda guerra mondiale si avvertì la necessità di variare la produzione. Si decise di investire in un settore in crescita come quello motoristico, dove la concorrenza era forte per la presenza di case quali Moto Guzzi, Gilera e Bianchi. Del progetto venne incaricato l’ingegnere Renzo Spolti, che mise a punto un veicolo alto come una bicicletta da donna e rivestito completamente da una scocca, in modo da nascondere le parti meccaniche e proteggere dagli schizzi di fango. Il prototipo, denominato MP5 Paperino, non convinse Enrico Piaggio per via del tunnel centrale che rendeva tutt’altro che agevole il montare in sella. Accantonatane la produzione, il modello servì come punto di partenza per una versione ritoccata, cui fu messo a lavorare l’ingegner Corradino D’Ascanio, già noto come inventore del primo prototipo di elicottero moderno. Geniale intuizione, destinata a cambiare per sempre la storia degli scooter, fu di spostare il serbatoio nella parte posteriore, così da ricavare un ampio spazio per le gambe del guidatore. Altri aspetti: motore a due tempi, tre marce, accensione a volano magnete e velocità max di 60 km/h. Con queste caratteristiche, il 23 aprile del 1946, D’Ascanio depositò a Firenze il brevetto della Vespa 98 (dove il numero indicava i centimetri cubici). L’atto di nascita di un mito. Il curioso nome venne suggerito dal patron Enrico che, osservandone la linea larga al centro e stretta in vita, la paragonò a quella di una vespa. Presentata in 100 esemplari alla Fiera di Milano, la prima serie andò esaurita in poche settimane. Alla fine dell’anno ne furono venduti 2.181 esemplari, che divennero oltre 10.500 l’anno successivo. Un boom senza precedenti che si sarebbe verificato ancora soltanto con la Fiat 500 nel 1957. In tanti preferirono fare qualche sacrificio economico, reso più sopportabile dalla rateizzazione, pur di comprarsi una vespa al prezzo di 68.000 lire (sei volte la paga mensile di un operaio). A sette anni dalla nascita, la due ruote della Piaggio trovò la piena consacrazione entrando tra le star di Hollywood, grazie alla celebre scena di Vacanze romane (1953), in cui Gregory Peck e Audrey Hepburn girano in Vespa per le strade di Roma. Gli anni Sessanta videro la comparsa dei modelli nei tre classici livelli di cilindrata: 50 (destinati ai 14enni non patentati), 125 (che consentivano il trasporto di un passeggero) e 150 (con cui si poteva viaggiare in autostrada). Tra i modelli più popolari di sempre la 50 special, prodotta dal 1969 al 1983, e la PX, uscita nel 1977 e venduta in oltre 3 milioni di unità. Conservatasi nel tempo in molte delle sue peculiari caratteristiche tecniche, la Vespa è tra gli scooter più venduti della storia; recenti stime parlano di 17 milioni di esemplari venduti dal 1946 ad oggi!

Nati in questo giorno
Milena Vukotic – A teatro e al cinema è un’attrice versatile e raffinata, in TV è nota a grandi e piccoli soprattutto come nonna Enrica. Nata a Roma da una famiglia (per parte di padre) di origini montenegrine, Milena Vukotić si dedica inizialmente alla danza classica tra l’Italia e la Francia, intraprendendo poi la carriera di attrice. Nel tempo si guadagna la stima di insigni registi, quali Fellini (che la scrittura per Giulietta degli spiriti), Monicelli (i primi due capitoli di Amici), Zeffirelli (La bisbetica domata) e Buñuel (Il fascino discreto della borghesia, premio Oscar nel 1973). La celebrità sul grande schermo arriva con il ruolo di Pina, la moglie del ragionier Ugo Fantozzi, che la vede protagonista accanto a Paolo Villaggio in otto dei dieci film complessivi della fortunata saga, vincendo nel 1994 il Nastro d’argento con “Fantozzi in paradiso”. Negli stessi anni è molto attiva a teatro, recitando per registi del calibro di Giorgio Strehler e Jean Cocteau. Dal 1998 e per dieci stagioni è uno dei personaggi simbolo della serie Un medico in famiglia, dove fa coppia fissa con Lino Banfi. Tra i film più recenti “Saturno contro” (2008) di Ferzan Özpetek e “La sedia della felicità” (2013) di Carlo Mazzacurati, che le vale una nomination al David di Donatello. Nel 2019 partecipa alla 14ª edizione di Ballando con le stelle, classificandosi al terzo posto Festeggia 87 anni.
William Shakespeare (1564/1616) – Nella storia dell’umanità è il più illustre drammaturgo, per la letteratura inglese è il massimo poeta, anche detto il Bardo. Nato a Stratford-upon-Avon, a nord-ovest di Londra, e scomparso nella stessa cittadina nell’aprile del 1616, sui suoi dati biografici c’è molta incertezza. Addirittura, il periodo successivo al matrimonio con Anne Hathaway (da cui ebbe tre figli: Susannah e due gemelli, Hamnet e Judith) viene definito dagli studiosi lost years, “anni perduti”, per l’assenza di documenti sulla vita. Il suo nome cominciò ad essere popolare in ambito teatrale verso la fine del Cinquecento, cui risalgono anche i primi due poemetti, “Venere e Adone” e “Il ratto di Lucrezia”, e l’inizio dei Sonetti (1591-1604). La fama imperitura è legata all’ampia produzione teatrale, che conta circa 11 tragedie, 16 commedie e 10 drammi storici, pubblicate nell’arco di un ventennio. Capolavori immortali, tradotti in tutte le lingue, che rappresentano un pezzo fondamentale del repertorio classico universale: dal dramma storico Enrico VI (1588) alla commedia Sogno di una notte di mezza estate (1595), passando per le famose tragedie di Romeo e Giulietta (1594-1596), Amleto (1600-1602) e Otello (1604). Autore di numerose espressioni linguistiche entrate nell’inglese quotidiano, Shakespeare divenne poeta nazionale nell’Ottocento e nello stesso secolo vide crescere la propria popolarità oltre i confini nazionali.

Eventi sportivi
1998 – La Virtus vince l’Eurolega. Sono 24 le squadre partecipanti all’Eurolega di pallacanestro maschile per la stagione 1997/98. Le italiane in lizza sono tre: Treviso, Virtus Bologna e Fortitudo Bologna, che arrivano tutte ai quarti di finale, dove Treviso supera i turchi di Istanbul e il derby felsineo arride alla Virtus. Nelle semifinali Treviso perde di due punti con l’AEK Atene e la Virtus Bologna ha la meglio sul Partizan Belgrado. Nella finale per il terzo posto i veneti battono per 96 a 89 i serbi. In finale, giocata al Palau Sant Jordi di Barcellona, i bolognesi allenati da Ettore Messina conquistano la prestigiosa coppa europea (è il primo titolo di campione d’Europa, il secondo arriverà nel 2001), battendo i greci per 58 a 44, con Sasa Danilovic e Zoran Savić sugli scudi.

Proverbio/Citazione
Se tuona prima di San Giorgio (23 aprile), 40 giorni d’inverno.
“Ritengo che proprio questa speciale combinazione di capacità, versatilità e passione sia stato il mio dono più prezioso e memorabile al pubblico e alla musica che ho interpretato e per quello voglio essere ricordata” Milva