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Villafalletto, la Confraternita della Misericordia al lavoro per il Mortorio Pasquale

29 marzo 2022 | 08:56
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Villafalletto, la Confraternita della Misericordia al lavoro per il Mortorio Pasquale
Villafalletto, la Confraternita della Misericordia al lavoro per il Mortorio Pasquale
Villafalletto, la Confraternita della Misericordia al lavoro per il Mortorio Pasquale
Villafalletto, la Confraternita della Misericordia al lavoro per il Mortorio Pasquale

L’appuntamento è per il prossimo 12 aprile per la processione solenne. Quest’anno ricorre anche il quattrocentesimo anno dalla fondazione della “Nera”

Villafalletto. Tutti gli anni, il martedì sera della settimana santa che precede la Pasqua, la Confraternita della Misericordia di Villafalletto effettua la processione della sepoltura del Cristo Morto.

Ogni 4 anni questa processione avviene in forma solenne secondo i dettami delle antiche regole e statuti del 1715, denominata “Mortorio Pasquale”. A questa Sacra Rievocazione Storica, inserita e pubblicata tra le iniziative di maggior risalto a livello Regionale, vi partecipano circa 400 persone vestite a diverso titolo e con la compartecipazione di altre Confraternite.

Quest’anno avrà luogo martedì 12 aprile con inizio alle ore 19.30 quando i primi personaggi con lo Stendardo del Mortorio e bandiere completano il percorso di circa 2 km della processione accompagnati dal suono di tamburi annunciando alle migliaia di persone dispiegate lungo il percorso l’imminenza della processione che inizierà alle ore 20.30.

Svolgimento

All’ora stabilita nella chiesa della Confraternita inizia la cerimonia: sul palco, rappresentante il calvario, il Parroco pronuncia le ultime parole del Cristo, confratelli incappucciati con il Rettore e il Vice Rettore prendono possesso del corpo appeso sulla croce del Cristo morto e pietosamente lo depongono sul Catafalco accompagnati dal suono dell’organo e dal rullo dei tamburi e frastuono di tarabacchi e raganelle, Angeli Grandi declamano a gran voce mottetti del Coro degli Angeli. Al termine i 6 Angeli Musici con gli Angeli Cantori e la Cantoria Maschile eseguono il canto “Ave Verum” di Mozart. Al termine inizia la processione, dalla chiesa e dal cortile, annunciati, escono i vari personaggi accompagnati da confratelli e incappucciati. Strepitano i tarabacchi e le raganelle che con i 3 Angeli con tromba e corni aprono il corteo scandendo le note gregoriane del “Dies Irae”, a seguire la Croce e lo Stendardo del Mortorio. Soldati confratelli e incappucciati vestiti con il camice nero accompagnano il Centurione a cavallo, la testa lignea irradiata di San Giovanni Battista Decollato simbolo della Confraternita, i 15 Misteri della Passione e fra essi, su splendidi cavalli, quattro Sergentini con le bandiere a lutto. Il San Giovannino piccolo patrono della Confraternita, angioletti a stuoli precedono il sontuoso coro degli Angeli Cantori con i 6 Musici, lo Stendardo Nuovo della Confraternita, la Cantoria maschile precede la Banda Musicale che eseguiranno canti agli incroci principali delle vie del paese, il Vassoio con la Testa di S.Giovanni, l’Angelo Gabriele e la Rettoria Maschile della Confraternita con le altre Confraternite convenute al seguito. Il numeroso gruppo di scorta e supporto al Cristo Morto deposto sul catafalco e portato a spalle sotto il baldacchino come fratello nostro alla sepoltura, chierichetti con Croce, la riproduzione della Santa Sindone portata da tre Sacerdoti e scortata da carabinieri in alta uniforme e infine la Reliquia della croce portata dal Vescovo. Ufficiali a cavallo e le tre Marie precedono il Vecchio Stendardo con le Consorelle portanti a spalle la statua della Beata Vergine Addolorata che segue la sepoltura del figlio attorniata dalle torce a vento delle Vedove in lutto e con tutta la Confraternita femminile e la Rettrici. Precedute da altri soldati e incappucciati la Maddalena e il gruppo delle Orfanelle con la piccola croce che fanno da scorta all’Angelo Raffaele. Altri suoni e rimbombi annunciano il gruppo dei Pellegrini con il saio salmodianti il “Miserere” al suono delle trombe e tamburi di 4 Musici. Chiudono il Mortorio al seguito del Gonfalone Comunale le autorità ed i fedeli con i flambeaux in preghiera. Infine il rientro nella chiesa della Confraternita dove sul palco, al suono dell’organo, dei tamburi e raganelle avviene la cerimonia finale dell’interro del Cristo Morto.
Al termine l’esecuzione del canto finale del “Vexilla Regis” appositamente composto nell’anno 1786 per il
MORTORIO che per 300 anni ha confortato e simboleggiato la fede dei nostri padri.

A chiusura della cerimonia il bacio alla reliquia dei fedeli.

In programma domani, mercoledì 30 marzo, la rassegna stampa, su invito, con la possibilità di vedere in anteprima gli allestimenti della chiesa in vista dell’evento, che si accompagna anche al quattrocentesimo anno dalla fondazione della Confraternita.