Il Comune di Cuneo in prima linea per contenere la diffusione della processionaria del pino

9 marzo 2022 | 09:30
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Il Comune di Cuneo in prima linea per contenere la diffusione della processionaria del pino

Il Comune ha scritto un’informativa nella quale fornisce tutte le informazioni ai privati cittadini per contrastare la diffusione del lepidottero defogliante, dannoso sia per le piante che per uomini e animali.

Laprocessionaria del pino,Traumatocampa pityocampa (Denis & Schiffermuller)è un lepidottero defogliatore in grado di creare danni alla vegetazione delle diverse pianteospitiin particolare specie di pini (soprattuttoPinus nigraePinus sylvestris) e dicedri,ma nel contempo è assai pericoloso (sia per le persone che per gli animali domestici)allo stadio di larva per la presenza di peli urticanti che, liberati nell’ambiente e/o in seguito a contatto, possono provocare irritazioni cutanee alle mucose, agli occhi e alle vie respiratorie delle persone o degli animali.

In generale le infestazioni di processionariain questiultimi anni hanno avuto una recrudescenza, favorita dai cambiamenti climatici:gli inverni miti permettono una maggior sopravvivenzadelle larve(bruchi), con un incremento quindi delle popolazioni. Nel verdepubblico e privato, o dove i boschi di conifere sono limitrofiad insediamentie viabilità, dove la presenza della Processionaria rappresenta un rischio perla salute umana e per gli animali domestici,le infestazioni vanno segnalate alSindacodel Comune dove si trovano le piante: nelle aree di competenza pubblica sarà il Comune ad attivare gli interventi, mentre in caso di segnalazioniriguardantiareeprivate,ilComuneingiungeràaicittadiniproprietarigli interventi di eliminazione delle infestazioni.

Siinvitanocomunqueiproprietariodeiconduttoridipianteinfestateadintervenire tempestivamente edin autonomiaal taglio e all’eliminazione dei nidi,senza necessità di segnalazione al Sindacoo senza attendere inviti a provvedere da parte del Comune. L’eliminazione dei nidi deve essere fatta in inverno da personale addestrato e adeguatamente protetto(tuta,guanti,occhialiemaschera)provvedeatagliareedistruggere,ove tecnicamente possibile, i nidi larvali che si osservano sulla chioma.

Il taglio dei nidi impedisce alle larve di scendere nel suolo e impuparsi.Taleintervento riduce quindi la pressione esercitata dall’insetto ma l’infestazione può ripresentarsi negli anni successivi, in quanto gli adulti di processionaria, essendo delle farfalle, possono arrivare in volo durante l’estate da altre aree infestate e le femmine possono quindi ovideporre di nuovo sugli alberi. Un altro tipo di intervento possibile è quello di disporre apposite trappole a collare sul tronco degli alberi infestati per catturare le larve man mano che iniziano la discesa verso terra a fine inverno.

Risulta invece più problematica la lottaattraverso l’utilizzo di sistemiinsetticidi. Si riportano qui di seguito alcuni suggerimentiutili in caso di contatto: fare tempestivamente una doccia; cambiare gli abiti sui quali potrebbero ancora essere presenti peli urticanti (maneggiandoli
con i guanti)
;evitare di grattare le zone colpite per non aumentar e il prurito e l’infiammazione;lavare gli abiti contaminati ad almeno 60° (maneggiandoli con i guanti);recarsi dal medico o presso un Pronto Soccorso;in caso di ingestione/inalazione di peli urticanti di processionaria da parte di cani, cavalli o altri animali, è necessario intervenire immediatamente lavando le aree interessate dal contatto con una soluzione di acqua e bicarbonato (indossando dei guanti in lattice), in maniera tale da allontanare la sostanza urticante dall’animale e inattivare le tossine. Poi, portare immediatamente l’animale dal veterinario, dove riceverà le cure specifiche del caso.

Per proteggersi, invece, è necessario: evitare di sostare inprossimità delle piante e/o delle aree infestate; evitare di asportare e/o toccare i nidi con mezzi e modalità non idonei e senza adeguate protezioniperchésipotrebbevenireacontattoconlelarveeventualmentepresenti all’interno;nelle zone infestate non raccogliere le larve né effettuare lavori che possano diffondere nell’aria i peli urticanti (rastrellamento delle foglie, sfalcio dell’erba);tenere sotto controllo bambini e animali domestici.