Mercoledì 30 marzo |
Altre News
/
Società
/

Il Buongiorno di Cuneo24

30 marzo 2022 | 08:03
Share0
Il Buongiorno di Cuneo24

Nel 1842 l’anestesia attraverso l’uso dell’etere viene usata per la prima volta in un’operazione chirurgica dal dottor Crawford Long

Cuneo. Il sole è sorto alle 7:10 e tramonta alle 19:58. Durata del giorno dodici ore e quarantotto minuti.

Santi del giorno
San Giovanni Climaco, abate.
Beato Amedeo IX di Savoia, duca, terziario francescano.
San Leonardo Murialdo, sacerdote.

Avvenimenti
1791 – La Francia adotta il metro come unità di misura. “L’Assemblea Nazionale, considerando che per arrivare a stabilire l’uniformità dei pesi e delle misure […] è necessario fissare un’unità di misura naturale ed invariabile […] decreta che sia adottata la grandezza del quarto di meridiano terrestre come base del nuovo sistema di misure.” Con quest’atto ufficiale, approvato il 30 marzo 1791, il governo rivoluzionario francese adottò ufficialmente come unità di lunghezza la decimilionesima parte del quarto di meridiano, dal polo Nord all’equatore. Il termine “metro” (dal greco metron, “misura”) fu acquisito successivamente, quando nel 1795 s’istituì il sistema metrico decimale. Con quest’ultimo s’individuarono altre unità di misura fondamentali: il metro quadrato e quello cubo rispettivamente per le aree e per i volumi; il litro per le misure di liquidi ed il chilogrammo per il peso. Tutte le altre misure si ricavavano dividendo o moltiplicando per dieci le unità base, di qui la scelta del nome “metrico decimale”. Esteso agli altri Paesi con la Convention du Mètre del 1875, che nel 1889 portò all’istituzione del Sistema internazionale di unità di misura, il sistema metrico decimale è utilizzato in tutto il mondo, ad eccezione di Stati Uniti, Liberia e Birmania. Inizialmente regolato dalla lunghezza di una barra di platino-iridio, il valore standard del metro è misurato, dal 1983, sulla velocità della luce nel vuoto in 1/299 792 458 di secondo, dal momento che la velocità della luce nel vuoto è ritenuta la stessa ovunque.
1842 – L’anestesia attraverso l’uso dell’etere viene usata per la prima volta in un’operazione chirurgica dal dottor Crawford Long.
1876 – A Trieste inaugurato il primo trasporto pubblico. Ancor prima che le automobili conquistassero la strada, nella Trieste “asburgica” ci si pose il problema di come far viaggiare in maniera più rapida persone e merci, all’interno del perimetro cittadino. Quella linea urbana passò alla storia come il primo esempio di servizio di trasporto pubblico italiano. Nella seconda metà dell’Ottocento, mentre l’Italia unita era impegnata a costruire il nuovo assetto statale, Trieste viveva un periodo di splendore con gli Asburgo, che qui avevano stabilito il porto dell’Impero. Alla vitalità economica, legata agli intensi traffici marittimi, corrispondeva una crescita architettonica che diede un’impronta definitiva alla città. Tra i monumenti più noti portati a termine in quella fase, lo splendido Castello di Miramare (1856-60), voluto dall’imperatore Massimiliano I. L’aumento del volume di scambi commerciali e la nascita di nuove fabbriche resero necessari il miglioramento e la velocizzazione degli spostamenti, sia dei lavoratori che delle merci. La questione fu sollevata alle autorità comunali dalla borghesia imprenditoriale, che nello specifico chiedeva un collegamento più rapido dal capolinea della linea ferroviaria Vienna-Trieste alle fabbriche della periferia e ai magazzini del Borgo Teresiano. Si realizzò inizialmente un servizio di carrozze a cavalli, che si dimostrò non all’altezza delle aspettative dell’utenza e caratterizzato da costi accessibili a una fascia ristretta della popolazione. Archiviato il flop, venne incaricata una società internazionale con sede a Bruxelles, che aveva aperto una filiale locale con il nome Società Triestina Tramway (Stt). Quest’ultima disegnò una linea tranviaria a cavalli molto più moderna e funzionale e vicina all’immagine classica del tram. Il servizio partì ufficialmente il 30 marzo del 1876 sulla tratta via Battisti–rotonda del Boschetto, con corse dalle prime ore del mattino fino alle 22 e a una frequenza di una ogni quindici minuti. Per allargare il bacino di utenza furono istituite due classi di viaggio: la prima, più comoda, costava dieci soldi; la seconda solo cinque, prezzo alla portata dei ceti sociali più bassi. Sebbene in quegli anni fosse fuori dai confini del Regno d’Italia, in seguito si riconobbe a Trieste il primato di aver creato il primo servizio di trasporto pubblico. Grandi città come Milano, Roma e Bologna dovettero aspettare qualche anno prima di mettersi al pari. Nei decenni seguenti Trieste continuò a investire sul potenziamento dei collegamenti urbani, risultando tra le prime città in Europa a dotarsi di una linea elettrificata e di carrozze sempre più confortevoli.
1985 – Poggio San Lorenzo (Rieti): viene arrestato in una villa Pippo Calò, mafioso siciliano, detto Il Cassiere di Cosa nostra.

Nati
Eric Clapton – Se un certo Chuck Berry arrivò a definirlo L’uomo del Blues, vuol dire che ne aveva scoperto la mano “divina” (“Dio” tra l’altro è uno dei suoi soprannomi più noti) di chitarrista. Nato a Ripley, nel sud dell’Inghilterra, cresce con i nonni dai quali a quattordici anni riceve in dono la prima chitarra. Quattro anni più tardi fonda il primo gruppo, i “Roosters”, e dopo la breve ma significativa parentesi con gli Yardbirds, entra nei Cream, raggiungendo il successo. Uscito dalla band nel 1968, le collaborazioni e i gruppi cui partecipa aumentano in modo vertiginoso, senza mai trovare una soluzione che lo soddisfi e cominciando a fare i conti con la tossicodipendenza. Nel 1973 torna sul palco in un concerto organizzato per lui da Pete Townshend e Steve Winwood, da cui nasce l’album “Eric Clapton’s Rainbow Concert”. Con esso si rilancia, pur non riuscendo ad uscire dal tunnel della droga, in cui ricade pesantemente nel 1991 dopo la tragica perdita del figlioletto di quattro anni, avuto dalla showgirl italiana Lory Del Santo. Al piccolo Conor dedica lo struggente brano “Tears in Heaven”, che diviene la colonna sonora del film “Rush”. L’anno seguente si esibisce con la sua band nei Bray Film Studios di Windsor, esibizione entrata nella storia del blues, sia per la ripresa nel programma Unplugged per MTV, sia per l’album che ne viene ricavato, premiato con il disco d’oro (per le 10 milioni di copie vendute) e con sei Grammy Award. Unico musicista inserito tre volte nella “Rock’n’Roll Hall of Fame” e secondo solo a Jimi Hendrix nella classifica dei “100 migliori chitarristi di ogni tempo” stilata dalla rivista Rolling Stone, Clapton pubblica nel 2013 il 20° album, “Old Sock”, duettando tra gli altri con Paul McCartney. Negli anni successivi arrivano gli album The Breeze: An Appreciation of JJ Cale (2014), I Still Do (2016) e Happy Xmas (2018). Compie 77 anni.
Van Gogh (1853/1890) – Inarrivabile esempio di genio artistico folle e incompreso, con capolavori insuperabili quali Campo di grano con volo di corvi e Notte stellata diede inizio all’arte moderna. Nato a Groot Zundert (la casa natale è ancora visibile sulla piazza principale!), iniziò a dipingere a trent’anni, realizzando molte delle sue opere più note nel corso degli ultimi due anni di vita. La sua produzione, che raccoglie ben 864 tele e di più di mille disegni, consta soprattutto di autoritratti, paesaggi, nature morte di fiori, dipinti con cipressi, rappresentazioni di campi di grano e girasoli. Lavorò come apprendista per la casa Goupil, che vendeva riproduzioni di opere d’arte, e qui approfondì le tematiche artistiche. Licenziato, si dedicò agli studi teologici e finì a fare il predicatore tra i minatori, ma fu allontanato per il suo fanatismo religioso. Nel 1885 realizzò la prima grande opera, I mangiatori di patate, in cui celebrava il lavoro umile dei contadini. Oltre che dalla povertà e dalla mancata considerazione degli altri, fu perseguitato dalla psicosi epilettica, con “stadi crepuscolari” seguiti da attacchi di panico, che lo portarono più volte a tentare il suicidio. L’ultimo tentativo fu fatale: il 29 luglio del 1890 morì nella sua casa di Auverse, due giorni dopo essersi sparato un colpo di rivoltella. Fonte d’ispirazione per le correnti pittoriche del XX secolo, su tutti L’espressionismo, van Gogh lasciò diverse opere battute poi all’asta per cifre altissime, come “Autoritratto senza barba” (venduto per 71,5 milioni dollari nel 1998 a New York) e “Autoritratto con orecchio bendato” (ceduto nel 1990 per 90 milioni di dollari).

Eventi sportivi
1963 – Sitri battuto da Joe Tetteh. Allo Stadio di Accra Mario Sitri affrontava Joe Tetteh, campione dell’Africa Occidentale dei piuma. Il livornese ex campione italiano dei gallo e dei piuma accettò il difficile match per risalire la china anche a livello internazionale. Il ghanese era soprannominato “Black Hammer” e questo la dice lunga sulla potenza dei suoi pugni. Infatti il pugile di casa iniziò subito forte, sicuro di poter risolvere la pratica con Sitri in poche battute. Non fu così perchè l’italiano rispondeva colpo su colpo, mettendo tra l’altro in luce una boxe più fantasiosa. Al termine delle 10 riprese il verdetto andò a Tetteh, ma molti giornali il giorno dopo scrissero che l’italiano avrebbe meritato almeno il pari, come aveva sanzionato uno dei giudici. Logicamente dopo la bella prova a Sitri furono offerte molte altre opportunità di combattere in Africa. Tetteh riuscì più tardi a conquistare il Commonwealth nella categoria dei superleggeri. Per Sitri invece la sconfitta, sia pure immeritata, con Tetteh fu il segnale che il suo percorso tra i professionisti si stava esaurendo combattendo in categorie più pesanti, avendo lui cominciato da peso gallo.

Proverbio / Citazione
A San Amadio non voltarti indrio.
“Non soffocare la tua ispirazione e la tua immaginazione, non diventare lo schiavo del tuo modello” Van Gogh