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Il Buongiorno di Cuneo24

24 marzo 2022 | 08:01
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Il Buongiorno di Cuneo24

Nel 1860 trattato di Torino: cessione della Contea di Nizza e della Savoia alla Francia

Cuneo. Il sole è sorto alle 6:21 e tramonta alle 18:51. Durata del giorno dodici ore e trenta minuti. Fase lunare: ultimo quarto.

Santi del giorno
San Bernolfo, martire venerato a Mondovì.
Beato Diego Giuseppe da Cadice, sacerdote cappuccino.
Santa Caterina di Svezia, religiosa.

Avvenimenti
1603 – Giacomo I Stuart, già re di Scozia, viene proclamato re d’Inghilterra in successione ad Elisabetta I Tudor.
1860 – Trattato di Torino: cessione della Contea di Nizza e della Savoia alla Francia.
1944 – Eccidio delle Fosse Ardeatine. Uno dei più vili massacri compiuti contro cittadini inermi e simbolo dell’immane ferocia dell’occupazione nazista durante la Seconda guerra mondiale. Tutto si svolse in poco più di ventiquattrore. In risposta all’attentato di via Rasella, compiuto alle 16 del 23 marzo 1944 dai partigiani del GAP (Gruppi d’Azione Patriottica delle brigate Garibaldi), il comando supremo tedesco decise di porre in atto una dura rappresaglia, stabilendo che venissero condannati a morte 10 prigionieri italiani per ognuno dei 32 soldati tedeschi uccisi. Le operazioni di completamento della lista furono condotte tra la notte e la mattina del giorno seguente. Alla fine vennero selezionati 335 prigionieri (tra loro diversi ufficiali dell’esercito e dei carabinieri, cittadini di religione ebraica e persone accusate di sostenere la lotta partigiana), quindici in più rispetto al numero iniziale: dieci per via della morte di un altro militare tedesco, inizialmente ferito, e cinque conteggiati per un errore di calcolo. Come luogo dell’esecuzione vennero scelte le cave di pozzolana sulla via Ardeatina, nella periferia meridionale di Roma. Qui, nel pomeriggio del 24 marzo, si compì l’orrendo massacro, cui prese parte anche il capitano delle SS Erich Priebke, condannato all’ergastolo nel 1998 dalla giustizia italiana. La pena ai domiciliari e la successiva tumulazione dopo la morte di Priebke suscitarono numerose polemiche, facendo propendere le autorità italiane per un luogo di sepoltura segreto. In occasione del quinto anniversario della strage venne inaugurato un mausoleo intitolato ai martiri delle Fosse Ardeatine.
2004 – Nasce il portale Comuni-Italiani.it. Far conoscere l’Italia delle realtà locali in ogni singolo aspetto attraverso Internet. Con quest’obiettivo nacque Comuni-Italiani.it, una sfida editoriale che continua ancora oggi. L’evoluzione del fenomeno “internet” in Italia aveva conosciuto una tappa fondamentale il primo gennaio 1998: in quella data era stata introdotta la tariffa speciale per chi si collegava dal PC di casa, da scuola o da un’associazione di volontariato. Abbattendo della metà i costi sulla bolletta telefonica, era stata allargata la platea di fruitori della Rete, aumentando la domanda di informazioni e servizi online da parte della Pubblica Amministrazione. All’inizio del XXI secolo erano tanti i Comuni che si erano dotati di un sito ufficiale ma molti di più erano quelli che ne risultavano sprovvisti. Per di più, mancava una piattaforma nazionale che raccogliesse tutte le informazioni statistiche e di pubblica utilità. In questo scenario il progetto che la Prometheo (società informatica che in seguito realizzerà l’app Almanacco) serbava da tempo, sembrava andare nella direzione giusta.
La prima sfida era dare una risposta a quanti, tra studenti, professionisti e semplici cittadini, cercavano su Internet informazioni sui “CAP”, codici catastali, dati geografici sui comuni, statistiche sulla popolazione e notizie utili come il “nome degli abitanti” e le “previsioni meteo”. Un patrimonio disperso nella Rete e che nella maggior parte dei casi mancava di un sito di riferimento. A fronte di ciò la seconda sfida era mettere assieme l’enorme mole di dati. Il duplice obiettivo fu raggiunto il 24 marzo del 2004 quando il sito www.comuni-italiani.it debuttò ufficialmente sulla Rete: l’home page formata da una doppia griglia che elencava regioni e province, da cui si accedeva alle singole pagine dedicate agli allora 8.100 comuni. Con un ingegnoso reticolo di sottopagine e collegamenti esterni, si raccoglievano preziose informazioni di utilità quotidiana accanto ai succitati dati statistici. Il tutto liberamente consultabile dagli utenti, senza costi e vincoli di alcuna natura. Il traffico del portale lievitò in poco tempo e a quattro anni dal lancio era già tra i 100 siti più visitati in Italia, in base alle statistiche di Google. Un riconoscimento ottenuto oltre che per le migliaia di visite quotidiane sul sito, anche e soprattutto per l’attendibilità dei contenuti e l’autorevolezza delle fonti utilizzate. Un successo che non sfuggì all’attenzione di grandi esponenti della new economy come Paolo Ainio, fondatore del portale Virgilio e di altri progetti di successo, che a febbraio 2008, criticando il flop milionario del portale istituzionale Italia.it, sottolineò l’«ottimo lavoro di siti come Comuni-Italiani.it». Quest’ultimo, al contempo, si accreditava sempre più come fonte autorevole per portali istituzionali e non, inchieste giornalistiche, pubblicazioni, tesi di laurea, etc. Il 2008 segnò il passaggio alla dimensione web 2.0 con il lancio della piattaforma interattiva rete.comuni-italiani.it. Con essa istituzioni, associazioni e singoli utenti venivano coinvolti in prima persona nella pubblicazione di contenuti utili (di carattere storico-culturale e sociale) e di immagini, raccolti nella sezione wiki. La scelta maturò in risposta all’ingente quantitativo di richieste di ampliamento dei contenuti e alla nuova frontiera del crowdsourcing, che aveva trovato in Wikipedia la sua espressione più popolare. Nello stesso anno vennero alla luce il Blog e la prima edizione del Concorso Fotografico Nazionale, idea vincente che incontrò il sostegno di prestigiosi organismi di tutela del patrimonio storico-naturalistico, quali il FAI e l’Associazione Città e Siti Unesco. L’edizione del 2009 registrò un successo strepitoso per il numero di partecipanti e di foto candidate, contribuendo a formare una preziosa collezione di immagini sui comuni, che trovò spazio sui principali media nazionali. Grazie al Concorso si formò nel tempo una comunità di fotografi professionisti ed amatori desiderosi di raccontare i propri territori attraverso scatti d’autore e originali. Gli stessi vennero coinvolti nel 2010 nella sezione Notizie di Comuni-Italiani.it, ispirata al Community journalism americano e la cui principale sezione è dedicata ai fotoreportage.

Nati
Dario Fo (1926/2016) – Sublime interprete ed innovatore del linguaggio teatrale, è stata una delle figure più eminenti del panorama culturale italiano. Nato a Sangiano, in provincia di Varese, da giovane si trasferisce a Milano dove frequenta l’Accademia di Belle Arti di Brera e la facoltà di architettura che poi abbandona. Inizia l’attività teatrale e spesso sul palco improvvisa con aria farsesca e satirica. Nel 1952 entra in Rai scrivendo e recitando per la radio “Poer nano”, monologhi teatrali. Nel 1953 prende parte allo spettacolo di satira sociale e politica chiamato “Il dito nell’occhio” e l’anno dopo a “Sani da legare” riferito ai conflitti politici in Italia, testo che viene censurato. Nel 1959 fonda, con la moglie Franca Rame, un gruppo teatrale che subisce numerose censure. Dopo aver scritto diversi testi per “Canzonissima”, nel 1963 ritorna a teatro e crea una compagnia teatrale alternativa ma popolare e diventa anche co-sceneggiatore ed interprete di alcuni film per il cinema. Nel 1969-1970 si dedica a Mistero buffo, la sua opera più famosa che si basa sulla ricerca delle origini popolari attraverso un linguaggio che richiama il medioevo, espressioni antiche miste a neologismi di sua invenzione. Il linguaggio di Dario Fo è il cosiddetto Grammelot, espressione arcaica mista di gesti e parole. Nel 1969 fonda il “Collettivo Teatrale la Comune” ed occupa, nel 1974, la Palazzina Liberty a Milano. Con questa compagnia inscena numerose rappresentazioni che “denunciano” la situazione politico-sociale italiana. Dopo circa 15 anni di assenza, Fo ritorna sul grande schermo con la sua proverbiale ironia dissacratoria e continua a fare teatro. Nel 1997 ottiene il massimo riconoscimento alla carriera: il Premio Nobel per la Letteratura, “per avere emulato i giullari del Medio Evo, flagellando l’autorità e sostenendo la dignità degli oppressi”. Ricevendo il premio, si scaglia contro la vivisezione e la “Direttiva sulla brevettazione di organismi viventi” proposta dal Parlamento Europeo. Alle elezioni politiche italiane del 2013 dà il proprio appoggio al Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo, pubblicando per Chiarelettere “Io e Grillo, coppia buffa e ammaliatrice”. Per lo stesso editore, l’anno seguente, firma il primo romanzo, La figlia del Papa, ispirato alla figura di Lucrezia Borgia. Ricoverato per complicazioni polmonari all’ospedale Sacco di Milano, qui scompare la mattina del 13 ottobre 2016.
Luigi Einaudi (1874/1961) – Annoverato tra i padri della Repubblica Italiana, la sua personale declinazione del pensiero liberale resta ancora attuale. Nato a Carrù, in provincia di Cuneo, e morto a Roma nell’ottobre del 1961, fu attivo come economista, politico e giornalista italiano. E’ stato il secondo Presidente della Repubblica Italiana e gli sono state conferite lauree “honoris causa” dall’Università di Oxford, dall’Università di Parigi, da quella di Trieste e dall’Università di Algeri. Laureatosi in Giurisprudenza presso l’Università di Torino, si avvicinò in quegli anni al movimento socialista, dalle cui idee si distaccherà a partire dai primi anni del Novecento. Nella sua lunga carriera ricoprì la cattedra di “Scienza delle finanze” all’università torinese, di “Legislazione industriale ed Economica politica” al Politecnico di Torino e “Scienza delle finanze” all’Università Bocconi di Milano. Fu, inoltre, membro dell’”Accademia dei Lincei”, socio dell’”Accademia delle Scienze” di Torino e membro del Consiglio Direttivo dell'”Istituto Italiano per gli Studi Storici” fondato da Benedetto Croce, oltre che presidente onorario della “International Economic Association” e di molte altre accademie e associazioni internazionali. Costretto a fuggire in Svizzera dal regime fascista, dopo la caduta di quest’ultimo rientrò in Italia ricevendo la nomina a Rettore dell’Università di Torino nel 1943 e, due anni dopo, a Governatore della Banca d’Italia. Eletto senatore nel 1948, ricoprì gli incarichi di Presidente del Consiglio dei Ministri e Ministro delle Finanze e del Tesoro nel IV Governo De Gasperi. Grazie alla sua politica economica, caratterizzata dalla diminuzione delle tasse e dei dazi doganali, egli pose la basi per il boom economico che caratterizzò la nazione negli anni ’50 e ’60. Nel 1948 completò la carriera istituzionale con l’elezione a Capo dello Stato. Einaudi era convinto assertore del liberalismo, applicato in tutti gli aspetti della vita politica, sociale ed economica. Secondo l’economista, l’uomo è spinto a perfezionarsi solo se è libero di realizzarsi secondo le proprie attitudini e, più è competente o creativo, più rende migliore la sua opera. Era anche fautore di un’unica politica economica europea, basata sulla libertà economica, in grado di reggere le pressioni provenienti da oriente e confrontarsi con quelle americane.

Eventi sportivi
2007 – Si giocava la prima partita ufficiale nel nuovo stadio di Wembley, che era stato ricostruito da zero dopo la demolizione di quattro anni prima. A sfidarsi la nazionale di calcio inglese Under 21 e l’Italia Under 21. La gara terminò 3-3 con assoluto protagonista il “Pazzo”, che ha anche segnato il primo gol della storia del nuovo Wembley, a soli 28 secondi dall’inizio dell’incontro.

Proverbio / Citazione
Alle volte si crede trovare il sole d’agosto e si trova la luna di marzo.
“Giustizia non esiste là ove non vi è libertà” Luigi Einaudi