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Il Buongiorno di Cuneo24

21 marzo 2022 | 08:03
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Il Buongiorno di Cuneo24

Nel 1956 Anna Magnani fu la prima attrice italiana a ricevere l’Oscar

Cuneo. Il sole è sorto alle 6:27 e tramonta alle 18:47. Durata del giorno dodici ore e venti minuti.

Santi del giorno
San Serapione di Thmuis, vescovo.
San Giustiniano di Vercelli, vescovo.
San Nicola di Flue, eremita, patrono della Svizzera.

Avvenimenti
1810 – Viene formalizzata la nascita della Serenissima Gran Loggia d’Italia-Comunione di Piazza del Gesù dalla scissione con il Grande Oriente d’Italia operata dal Sovrano Saverio Fera, avvenuta l’8 luglio 1908.
1871 – Otto von Bismarck diventa Cancelliere del Reich.
1956 – Prima attrice italiana a ricevere l’Oscar. Il dramma di una moglie devota che dopo la morte del suo amato scopre di essere stata a lungo tradita e schernita dalla gente. È la protagonista del film La rosa tatuata che proiettò Anna Magnani tra i grandi di Hollywood. Per il pubblico americano, nel primo decennio postbellico, il cinema italiano ebbe un volto e un nome precisi: Vittorio De Sica. L’attore e regista ciociaro aveva guadagnato la prestigiosa ribalta degli Academy Awards, primo italiano a farlo, con due insuperabili capolavori come “Sciuscià” (1946) e “Ladri di biciclette” (1948), che gli meritarono in seguito il riconoscimento di padre del neorealismo cinematografico. In quegli stessi anni, sul palcoscenico italiano nasceva una nuova stella che per la sua verve tipicamente romanesca, era ormai nota più con il soprannome di Nannarella che con il suo vero nome. Dopo gli esordi a teatro e con ruoli secondari sullo schermo, nel 1941 la Magnani ottenne i primi consensi grazie allo stesso De Sica, che la scelse come coprotagonista in Teresa Venerdì. Il successo internazionale arrivò quattro anni dopo con la straordinaria interpretazione di Pina nel capolavoro neorealista di Roberto Rossellini (che le fu compagno di vita per un periodo), Roma città aperta, per il quale ottenne il Nastro d’argento come “miglior attrice non protagonista”. Il ruolo principale in Bellissima (1951), del grande Luchino Visconti, le spalancò definitivamente le porte di Hollywood. A pensare per primo a lei fu lo sceneggiatore Tennessee Williams, popolarissimo negli USA per il dramma teatrale Un tram chiamato desiderio, portato sullo schermo da Elia Kazan. Williams buttò giù la sceneggiatura di un film dal titolo “La rosa tatuata”, pensando alla star romana nel ruolo della protagonista. D’accordo con il regista Daniel Mann le proposero la parte e quest’ultima accettò, pur tra mille tentennamenti legati agli affetti familiari e al suo attaccamento alla quotidianità di Roma. Iniziò le riprese nei panni di Serafina Delle Rose, giovane immigrata in America legata al marito Rosario, di professione camionista, da un rapporto di profonda devozione. La tragica morte dell’uomo segna il suo doloroso isolamento dal mondo esterno, in cui coinvolge anche la figlia e da cui si ridesta bruscamente quando viene a conoscenza della relazione extraconiugale del consorte. A quel punto decide di ritornare a vivere, aprendosi al corteggiamento di Alvaro (interpretato da Burt Lancaster), collega del marito. Uscita nel 1955, la pellicola conquistò la platea statunitense e fece incetta di nomination (otto in tutto) all’edizione degli Oscar dell’anno seguente, portando a casa tre statuette: “miglior fotografia”, “miglior sceneggiatura” e “miglior attrice protagonista”. Un riconoscimento quest’ultimo che consacrò la Magnani tra i grandi del cinema di allora, vincendo la concorrenza di vere e proprie eroine nazionali, del calibro di Susan Hayward e Katharine Hepburn. Avvertita al telefono della sua nomination, Nannarella, anti-diva per eccellenza, pensò subito a uno scherzo e non vi diede alcun peso, rinunciando a partecipare alla grande “notte di Los Angeles”. Quando un giornalista americano, alle cinque di mattina, le annunciò al telefono di essere entrata nella storia come prima attrice italiana a ricevere l’Oscar, non credette alle sue orecchie. Prese coscienza che era tutto vero solo quando Marisa Pavan, coprotagonista nel film, le portò la statuetta che aveva ritirato al posto suo. Premiata per lo stesso ruolo con un Bafta, come attrice internazionale dell’anno, e con un Golden Globe, come migliore attrice in un film drammatico, la Magnani sfiorò la seconda statuetta quando fu scelta da De Sica come protagonista della Ciociara, parte che rifiutò e che venne poi affidata a Sofia Loren. Fu quest’ultima a vincere l’Oscar nel 1962 e ancora oggi lei e la Magnani sono le uniche attrici italiane insignite del prestigioso premio.
1963 – A causa dell’alto costo e per i problemi ambientali che comportano il suo mantenimento, il procuratore generale Robert F. Kennedy ordina la chiusura del carcere di Alcatraz.
1952 – Alan Freed presenta il primo concerto di Rock and roll a Cleveland, Ohio.
2010 – Viene approvata la riforma del sistema sanitario statunitense (Obamacare) ideata da Barack Obama.

Nati
Ronaldinho – Nato a Porto Alegre (Brasile) è un ex calciatore. Gioca nel Gremio, Paris Saint-Germain, Barcellona, Milan (76 presenze in A con 20 reti) e Flamengo. Centrocampista offensivo dell’Atletico Miniero dal giugno 2012 al settembre 2014, comincia poi un’avventura nel campionato messicano, raccogliendo più critiche che consensi. Nel giugno 2015 lascia il Messico per andare, dopo un mese, in Brasile al Fluminense Football Club. Anche questa nuova esperienza professionale si conclude anzitempo: da fine settembre 2015 è un calciatore svincolato fino all’annuncio del ritiro dal calcio, avvenuto il 16 gennaio 2018.
Con la Nazionale brasiliana, Ronaldo de Assis Moreira (95 presenze e 33 reti) vince il Mondiale del 2002 e il bronzo alle Olimpiadi di Pechino 2008. Nel 2004 Pelé l’inserisce nella FIFA 100, la lista dei 125 migliori giocatori viventi. Nel 2005 conquista il Pallone d’oro, prestigioso premio organizzato dalla rivista francese France Football. Compie 42 anni.
Ayrton Senna (1960/1994) – Per tre volte è stato il più bravo di tutti ma poi un incidente mortale gli ha impedito di continuare a sfrecciare per i circuiti di Formula Uno. Nato a San Paolo (Brasile), è stato un pilota automobilistico, alla guida di monoposto delle scuderie Toleman, Lotus, McLaren e Williams. Ha vinto tre volte il titolo iridato piloti (1988, 1990 e 1991), salendo 80 volte sul podio in 10 stagioni. L’undicesima gli è stata fatale, perché nella terza prova, il G.P. di San Marino del 1° maggio 1994, un terribile incidente ha scritto la parola fine ad una carriera che, fino a quel momento, l’aveva già posizionato tra i più bravi piloti di sempre. Il decesso è avvenuto dopo poche ore a Bologna, per le gravi lesioni riportate al cervello. Dall’animo profondamente religioso e incline alla beneficenza (dopo la sua morte una Fondazione continua ad assistere bambini brasiliani), Senna è stato citato in numerose canzoni, tra le quali Ayrton, interpretata da Lucio Dalla.

Eventi sportivi
1980- Il presidente Jimmy Carter annuncia il boicottaggio degli Stati Uniti ai Giochi olimpici a Mosca, in segno di protesta contro l’invasione sovietica in Afghanistan.

Proverbio / Citazione
Marzo o buono o rio, il bue all’erba e il cane all’ombra.
“La vita è troppo breve per avere dei nemici” Ayrton Senna