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Il Buongiorno di Cuneo24

8 marzo 2022 | 08:05
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Il Buongiorno di Cuneo24

Nel 1925 viene decretato il primo campione di hockey su ghiaccio

Cuneo. Il sole è sorto alle 6:51 e tramonta alle 18:31. Durata del giorno undici ore e quaranta minuti.

Santi del giorno
San Giovanni di Dio, religioso, è il protettore di malati, infermieri, medici, cardiopatici, librai, rilegatori di libri e ospedali.
San Litifredo di Pavia, vescovo.
San Ponzio di Cartagine, diacono.

Avvenimenti
1817 – Fondata la Borsa di New York. La borsa di New York, l’ombelico degli affari finanziari del pianeta, ha una storia legata a filo doppio con la strada su cui si affaccia. Si cominciò a vendere e comprare ogni cosa in un piccolo bar, per finire con operazioni miliardarie in grado di condizionare i mercati di tutti paesi. All’inizio del XIX secolo le borse valori erano già un aspetto cardine della società europea, dov’erano comparse per la prima volta verso la metà del XVI secolo. La decana in senso assoluto era stata inaugurata ad Anversa nel 1531, mutuando il nome “borsa” dalle riunioni nella residenza dei mercanti Van der Burse (famiglia veneta, il cui cognome originario era Della Borsa e che avevano “tre borse” incise nello stemma) a Bruges, dove si determinava il valore delle merci. Guardando al contesto europeo, dal 1792 nella “Grande mela” mercanti e agenti di cambio, riuniti in un’associazione, si davano appuntamento al Tontine Coffee Bar, un noto locale all’angolo tra Water Street e Wall Street, per vendere e comprare ogni tipo di merce. La celebre via, a quei tempi, non aveva ancora assunto il marcato profilo finanziario che la contraddistingue ai giorni nostri. Per i newyorchesi era semplicemente la “strada del muro”, ossia della cortina di cemento innalzata dagli Olandesi per difendere il confine settentrionale di New Amsterdam (antico nome di New York) dagli indiani. Via via che aumentavano le contrattazioni il bar diventava sempre più inadatto a supportare quel tipo di attività; per cui si rese indispensabile l’individuazione di una sede più ampia, unitamente a una migliore organizzazione dell’associazione. Si giunse così alla data fatidica dell’8 marzo 1817, con l’approvazione dell’atto costitutivo del “New York Stock & Board Exchange” (ridotto nel 1863 a NY Stock Exchange) che dava vita alla prima borsa statunitense. Alla presidenza fu designato Anthony Stockolm che rimase in carica appena un anno. Fatta eccezione per il “panico del 1873” (crisi internazionale provocata dal calo della domanda di argento, verificatosi nel corso della guerra franco-prussiana), il giro di affari di Wall Street segnò una crescita costante, registrando importanti novità come quella introdotta nel 1884 da Charles Dow, Edward Jones e Charles Bergstresser. I tre, reporter esperti di finanza, fondarono la Dow Jones and Company, attraverso cui pubblicavano un bollettino di notizie sull’andamento della Borsa, divenuto celebre più tardi con il nome di Wall Street Journal. La società acquisì nel tempo un’autorevolezza tale al punto da essere annoverata tra i principali indici del mercato azionario americano (tuttora il Dow Jones misura l’andamento di trenta titoli). A cavallo tra i due secoli si registrò un vero boom nel traffico azionario, quintuplicatosi tra il 1896 e il 1901. Il folto esercito di operatori finanziari, suddivisi in brokers (“intermediari”), dealers (“autonomi”), specialist (“specializzati”), necessitava più che mai di una sede ufficiale di prestigio. Fu bandito un concorso tra gli otto migliori urbanisti della città, dal quale uscì vincitore George Browne Post con il progetto di un edificio in stile neoclassico, dotato di una facciata a sei colonne con capitelli corinzi e un frontone scolpito con alcune figure legate alle attività umane (dall’agricoltura alle scienze, dalle invenzioni all’industria mineraria), per dare l’idea che in quel luogo si contrattava ogni aspetto dello scibile umano. L’imponente struttura, costata 4 milioni di dollari, venne inaugurata il 22 aprile del 1903. Da quel momento divenne il tempio del mercato finanziario globale e identificato con il nome stesso della strada. Nel corso del XX secolo è da qui che si materializzarono le peggiori crisi economiche della storia, a partire da quella del ’29 che, tra recessione e disoccupazione dilagante, mise in ginocchio l’intero Occidente. Oggi a Wall Street, tra azioni, obbligazioni e titoli di Stato, c’è un volume d’affari giornaliero di 169 miliardi di dollari (stima 2013).
1911 – Il 19 marzo, data scelta dal Segretariato internazionale delle donne socialiste, la Giornata Internazionale della Donna viene celebrata per la prima volta anche in Europa. Mentre negli USA si festeggiava il 23 febbraio già dal 1909.
1917 – Inizia la Rivoluzione di febbraio in Russia.
1920 – Il parlamento del Consiglio nazionale siriano dichiara l’indipendenza della Siria.

Nati in questo giorno
Antonello Venditti – Con trenta milioni di album venduti, è un cantautore tra i più prolifici a livello nazionale e le sue canzoni hanno accompagnato una generazione. Romano doc, a 14 anni dimostra la sua abilità di cantautore, scrivendo “Sora Rosa” (dedicata alla nonna) e “Roma Capoccia”. All’inizio degli anni Settanta nasce l’amicizia con Francesco De Gregori, con cui nel 1972 pubblica il primo album, “Theorius Campus”. La sua vena creativa è inarrestabile e lo porta a pubblicare un album all’anno per diverso tempo. Primo cantautore italiano a “cantare” di politica (“Compagno di scuola”), di droga e di sesso (“Lilly”), il 1975 segna l’inizio del successo. Negli anni Ottanta e inizio Novanta arrivano brani romantici e sentimentali, che entrano nel repertorio classico della canzone italiana: da “Notte prima degli esami” a “Ricordati di me”, da Ci vorrebbe un amico ad “Alta marea”. Il cavallo di battaglia più popolare lo compone in occasione del secondo scudetto della Roma: Grazie Roma, eseguita la prima volta davanti a 250.000 spettatori, diviene l’inno di chiusura di ogni incontro di calcio della squadra allo stadio Olimpico. Il 2013 lo vede duettare con Max Pezzali nell’album “Max 20” ed interpretare se stesso in un cameo nel film La grande bellezza di Paolo Sorrentino. Nell’autunno del 2018 esce la raccolta Sotto il segno dei pesci – 40° Anniversary edition. Compie 73 anni.
Bruno Pizzul – Storico commentatore sportivo della RAI, la sua voce ha fatto da colonna sonora alle gesta calcistiche dei club di serie A e della Nazionale. Nato a Udine, il calcio lo vive inizialmente calcando i campi di gioco come centromediano e vestendo le maglie di Udinese, Cremonese e Catania. Un infortunio al ginocchio lo condanna a seguire il “rettangolo verde” da lontano, vincendo un concorso in RAI come telecronista. Dallo storico debutto in TV con Juventus-Bologna del 1970 realizza negli anni oltre duemila telecronache, raccogliendo dal 1986 l’eredità del grande Nando Martellini, nel commentare tutte le partite della rappresentativa “azzurra” fino al 2002 (in tutto 5 Mondiali e 4 Europei). Conduttore della versione estiva della “Domenica Sportiva” nel 1975 e di “Domenica Sprint” (1976-90), partecipa al film comico “L’arbitro” (1974), interpretando se stesso. Gli anni Duemila lo vedono allontanarsi dallo schermo televisivo, tranne poche eccezioni, come la Coppa Italia 2007/2008, commentata per LA7. Festeggia 84 anni.

Eventi sportivi
1925 – Primo campione di hockey su ghiaccio. L’incontro di hockey su ghiaccio, presso il Palazzo del Ghiaccio di Milano, tra l’Hockey Club Milano e il Gruppo Sportivo Dolomiti di Cortina d’Ampezzo è terminato con il risultato di 9 a 0, decretando l’assegnazione ai lombardi della Coppa CINZANO. Nel 1927 a questa vittoria è stato attribuito, retroattivamente, il valore di conquista del primo titolo nazionale italiano.

Proverbio / Citazione
Quando marzo marzeggia, april campeggia.
“[Famosa gaffe] E mister Trap prende appunti sul suo tacchino”Bruno Pizzul