Cuneo, Radicali camminano a piedi nudi a sostegno del popolo ucraino

2 marzo 2022 | 13:54
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Cuneo, Radicali camminano a piedi nudi a sostegno del popolo ucraino

“Invitiamo tutti i cittadini, i partiti, i gruppi politici, le associazioni, i sindacati, il Sindaco Federico Borgna, gli assessori, i consiglieri comunali prescindendo dalle differenze e dall’imminente campagna elettorale, ad unirsi a noi con le loro bandiere e con le bandiere Ucraine e dell’Unione Europea, contro il dittatore Vladimir Putin e per chiedere forti sanzioni in sostegno del popolo ucraino”

“Putin è un criminale di guerra e come tale deve essere giudicato e condannato di fronte alla Giustizia internazionale, è un terrorista che ha accesso alle bombe nucleari ed assale proditoriamente un Paese democratico, invadendolo con un esercito criminale ed uccidendo civili che i cittadini Russi considerano fratelli” così gli attivisti dell’Associazione Radicali Cuneo Gianfranco Donadei, che hanno organizzato un sit-in, insieme ad alcuni cittadini Ucraini, per questo sabato a Cuneo dalle 17 in Via Roma angolo Piazza Galimberti.

Alle 18, uno sparuto numero di attivisti (causa restrizioni covid) percorrerà il tratto tra Piazza Galimberti ed il Palazzo comunale a piedi nudi, “per simboleggiare la nudità del popolo Ucraino rispetto alla potenza militare Russa”. Intanto anche il circolo del Partito Democratico di Cuneo, l’Associazione Free Tibet Italia Onlus, Amnesty International Cuneo e Se non ora quando? aderiscono alla manifestazione.

“Invitiamo tutti i cittadini, i partiti, i gruppi politici, le associazioni, i sindacati, il Sindaco Federico Borgna, gli assessori, i consiglieri comunali – continuano i radicali – prescindendo dalle differenze e dall’imminente campagna elettorale, ad unirsi a noi con le loro bandiere e con le bandiere Ucraine e dell’Unione Europea, contro il dittatore Vladimir Putin e per chiedere forti sanzioni in sostegno del popolo Ucraino. Stringiamoci intorno a chi è barbaramente sotto attacco. Dimostriamo che tutti i Cuneesi condannano la guerra di aggressione senza eccezioni. Non basta invocare la pace – concludono – serve parteggiare e solidarizzare per un popolo vessato da un dittatore che per moltissimi aspetti ricorda i peggiori criminali della storia, come Adolf Hitler”.