Carcere di Saluzzo, i Radicali cuneesi presentano un esposto alla Procura

15 marzo 2022 | 09:30
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Carcere di Saluzzo, i Radicali cuneesi presentano un esposto alla Procura

Nell’atto si ipotizza il reato di omissione d’atti d’ufficio a carico di ignoti. Il motivo del ricorso alla Procura è la mancata risposta del carcere alla diffida inviata dagli stessi Radicali lo scorso 16 gennaio per violazione del regolamento sull’ordinamento penitenziario.

Un esposto alla Procura della Repubblica di Cuneo in cui si ipotizza il reato di omissione d’atti d’ufficio a carico di ignoti. Questa l’azione legale che hanno voluto intraprendere oggi Filippo Blengino, Alessia Lubèe e Sabatino Tarquini, rispettivamente Segretario, Presidente e membro di Direzione dell’Associazione Radicali Cuneo – Gianfranco Donadei.

Il motivo è la mancata risposta ad una diffida inviata lo scorso 16 gennaio, nella quale i radicali denunciavano una parziale violazione del regolamento sull’ordinamento penitenziario constatata durante la visita al carcere “Rodolfo Morandi” di Saluzzo.

“Comprendiamo, e lo ribadiamo, le difficoltà progettuali – dichiarano all’uscita dalla stazione dei Carabinieri di Borgo San Dalmazzo i tre attivisti – ma la legge parla molto chiaro. I detenuti hanno il diritto di usufruire di docce che devono essere collocate all’interno dei bagni di ogni singola cella. Nei due padiglioni più datati del carcere di Saluzzo, che ospita circa 400 detenuti di media e alta sicurezza in totale, non sono presenti le docce nelle celle.

Bene fa il Senatore Bergesio della Lega – concludono gli attivisti – a presentare un’interrogazione parlamentare per denunciare la mancanza di un Comandante all’interno del carcere, ma i problemi sono molti, come segnalato anche nel VI dossier dal Garante regionale Mellano.”