Bongioanni (FdI): “Case e ospedali di comunità rappresentano il futuro della sanità piemontese”

1 marzo 2022 | 20:30
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Bongioanni (FdI): “Case e ospedali di comunità rappresentano il futuro della sanità piemontese”

Approvata stamattina dal Consiglio Regionale la delibera per la programmazione delle centrali operative territoriali. Il capogruppo di Fratelli d’Italia: “È una pietra miliare della legislatura”.

Il Consiglio Regionale del Piemonte ha approvato la delibera sulla programmazione di case e ospedali di comunità e di centrali operative territoriali. Nel documento è pianificata la localizzazione di 91 case e 29 ospedali di comunità e di 43 centrali operative territoriali, per un investimento globale di 430 milioni di euro tra Pnrr e altri finanziamenti utili a sopperire ai tagli decisi dal Governo per assicurare maggiori finanziamenti alle Regioni meridionali.

Paolo Bongioanni, presidente del Gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, ha commentato con soddisfazione l’approvazione, definendola “una pietra miliare della legislatura” e rimarcando che “da qui parte il nuovo futuro della sanità piemontese: una sanità più vicina ai cittadini e al territorio. La carenza di medicina territoriale ha causato tutto quello che abbiamo visto: l’incremento dei ricoveri, i problemi legati alle cure e gli ospedali congestionati. Se ci fosse stata una rete di medicina territoriale adeguata, probabilmente avremmo potuto ridurre le difficoltà che abbiamo vissuto nella fase più acuta dei contagi. Queste strutture garantiranno una copertura importante, che andrà a soddisfare le esigenze del territorio, tenendo presente che siamo una Regione montana, con necessità particolari: una struttura capillare sul territorio diventa indispensabile per garantirne e mantenerne il presidio”.

Bongioanni si è poi concentrato sulla Granda, sottolineando che a Cuneo è previsto un ospedale di comunità, che nascerà in via Mistral e garantirà un servizio importantissimo alla comunità cuneese. Sono stati poi confermati gli altri due ospedali, di Ceva e di Saluzzo, e, inoltre, le 9 case di comunità andranno a soddisfare le esigenze dei cittadini. Tuttavia, “saranno importanti i tempi: la tempistica con cui le Asl sapranno attivarsi per realizzare questo piano, finanziato per lo più con i fondi del Pnrr. Sarà fondamentale semplificare la burocrazia, gli iter relativi alle pratiche che autorizzano i lavori, o non riusciremo a rispettare i tempi. I fondi del Pnrr dovranno essere rendicontati entro il 2026”.