Cirio sulle nuove regole covid: “Giusto che un bambino vaccinato possa andare a scuola come gli adulti al lavoro”

4 febbraio 2022 | 09:31
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Cirio sulle nuove regole covid: “Giusto che un bambino vaccinato possa andare a scuola come gli adulti al lavoro”

“Chi vaccina i propri figli compie un gesto di responsabilità e di fiducia, perché si affida alla scienza, ed è giusto che questa fiducia venga premiata e ripagata” ha affermato il governatore del Piemonte

È stata dedicata alle nuove misure decise dal Governo la riunione del pomeriggio di ieri, giovedì 3 febbraio, dell’Osservatorio Covid sulla scuola, voluto dal presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio per promuovere su questo tema complesso e prioritario un confronto inter-istituzionale tra la Regione, l’Usr, i Sisp delle Asl e la Commissione Salute del Consiglio regionale.

Queste nuove disposizioni – ha commentato il presidente Cirio – rappresentano il primo risultato delle semplificazioni che le Regioni hanno chiesto con forza per settimane. Non era pensabile proseguire con le regole attuali, che hanno creato una grande confusione tra le famiglie e imposto uno sforzo enorme al sistema sanitario. Regole per di più poco efficaci per garantire la scuola in presenza e, soprattutto, la giusta differenziazione tra vaccinati e no. Chi vaccina i propri figli compie un gesto di responsabilità e di fiducia, perché si affida alla scienza, ed è giusto che questa fiducia venga premiata e ripagata. Significa lasciare che un bambino vaccinato possa andare a scuola, in sicurezza, esattamente come viene consentito a un adulto di andare al lavoro”.

All’incontro dell’Osservatorio erano presenti l’assessore all’Istruzione Elena Chiorino e il commissario dell’Area giuridico-amministrativa dell’Unità di Crisi Antonio Rinaudo, insieme al consulente strategico Covid della Regione Pietro Presti, il direttore dell’Ufficio scolastico regionale Fabrizio Manca, il presidente e il vicepresidente della Commissione salute del Consiglio Regionale Alessandro Stecco e Domenico Rossi, insieme ai responsabili territoriali dei Sisp e ai vertici dell’Assessorato regionale alla Sanità.