Borgna a Roma per il convegno “La messa a terra del Pnrr: la sfida del 2022 per il nostro Paese”

18 febbraio 2022 | 12:15
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Borgna a Roma per il convegno “La messa a terra del Pnrr: la sfida del 2022 per il nostro Paese”
Borgna a Roma per il convegno “La messa a terra del Pnrr: la sfida del 2022 per il nostro Paese”
Borgna a Roma per il convegno “La messa a terra del Pnrr: la sfida del 2022 per il nostro Paese”

Il convegno, promossa dal senatore cuneese Perosino, è servito a mettere a fuoco le problematiche complesse di un fenomeno epocale quale la realizzazione di circa 200 miliardi di investimenti per modernizzare l’Italia

“Nell’ambito del processo di sviluppo già avviato, il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) rappresenta un’opportunità unica per accelerare la fase di integrazione europea nell’ambito di un coordinamento tra i Paesi, per semplificare le procedure interne e sburocratizzare il sistema e per creare un progetto coordinato tra i vari soggetti coinvolti, compresi Comuni, Province e Regioni. così da poter investire le risorse in progetti specifici e concreti. Per fare questo occorre una nuova organizzazione strategica e un cronoprogramma preciso sui vari bandi in uscita”.

Così il presidente della Provincia, Federico Borgna, è intervenuto a Roma al convegno organizzato dal senatore cuneese Marco Perosino lunedì 14 febbraio in Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani. L’iniziativa, realizzata con la collaborazione di Cristina Del Tutto direttrice di Radio Parlamentare, aveva per titolo “La messa a terra del Pnrr: la sfida del 2022 per il nostro Paese”. Sono intervenuti funzionari dei ministeri della Cultura (Mibact), delle Infrastrutture (Mims) e degli Affari Regionali, oltre ad esperti, docenti universitari, giornalisti, sindaci, rappresentanti regionali e provinciali.

Il convegno è servito a mettere a fuoco le problematiche complesse di un fenomeno epocale quale la realizzazione di circa 200 miliardi di investimenti per modernizzare l’Italia. Occorre pertanto individuare le grandi opere, secondo le sei missioni del Piano (digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo; rivoluzione verde e transizione ecologica; infrastrutture per una mobilità sostenibile; istruzione e ricerca; inclusione e coesione; salute) a valenza intercomunale e predisporre gli studi di fattibilità per essere preparati al momento della pubblicazione dei singoli bandi. Si è parlato di forme giuridiche per l’aggregazione di Comuni, di spese progettuali a carico dei Comuni, di assunzioni di personale ad hoc, di prezziari per materie prime oggi in effervescenza, di semplificazioni al codice degli appalti, di tempi di pubblicazione dei fondi. La Regione Piemonte, per sua competenza, ha già ottenuto fondi per grandi opere sull’acconto versato dall’Europa all’Italia. La Provincia di Cuneo ha offerto ai Comuni della Granda una convenzione per servirsi di un ufficio di consulenza (Seis) ad oggi in via di costituzione.