Airbnb avvia la raccolta digitale dell’imposta di soggiorno nel Comune di Bra

23 febbraio 2022 | 14:40
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Airbnb avvia la raccolta digitale dell’imposta di soggiorno nel Comune di Bra

Una soluzione che semplifica l’iter per i proprietari e i viaggiatori

Bra. Il Comune di Bra è tra le prime amministrazioni italiane che hanno aderito alla raccolta digitale dell’imposta di soggiorno con Airbnb. A seguito di un accordo con ANCIComunicare, dal 1 marzo 2022 infatti la piattaforma leader dei viaggi si occuperà direttamente in tutta Italia della raccolta e del riversamento dell’imposta per gli affitti brevi, per gli host e i comuni che ne faranno richiesta.

Airbnb metterà a disposizione di tutti gli host del territorio comunale la riscossione al momento della prenotazione, attraverso l’uso di strumenti di pagamento digitali. Per gli affitti brevi, inoltre, Airbnb si occuperà anche del riversamento direttamente ai Comuni o Enti che aderiranno al programma.

“Siamo felici di far parte di questo progetto pilota – commenta il sindaco di Bra Gianni Fogliato –, che semplifica la riscossione dell’imposta generata dai flussi turistici in arrivo sul territorio tramite la piattaforma Airbnb, con un processo più agile sia per le amministrazioni che per gli host e gli ospiti”.

In Italia ci sono oltre 1.100 enti che hanno istituito l’imposta di soggiorno. Il numero è esploso negli ultimi anni, per un riversato che nel 2019 è stato di 604 milioni di euro, di cui 298 nelle prime 10 destinazioni turistiche e 117 nella sola Roma (elaborazione Fondazione IFEL ANCI per la Finanza Locale su dati Siope e BDAP). Ma in base alla legge, quelli che ne avrebbero la facoltà sono quasi 6.000. Unica piattaforma a farlo, Airbnb negli ultimi anni ha attivato protocolli di intesa con 24 fra le principali destinazioni italiane – tra cui Roma, Firenze, Milano, Torino, Napoli e Palermo, semplificando la riscossione per milioni di arrivi con un riversato nel 2019 di oltre 22 milioni di euro.