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Tornano i giorni della merla: perché si chiamano così?

29 gennaio 2022 | 15:31
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Tornano i giorni della merla: perché si chiamano così?

Nella tradizione contadina segnano una specie di ripartenza dell’anno per chi lavora la terra: si pota, iniziano i primi lavori in pieno campo e le giornate si allungano

Sono tornati anche quest’anno i giorni della merla: 29, 30 e 31 gennaio.

Per la tradizione popolare, sarebbero i giorni più freddi dell’anno. Infatti un antico proverbio narra che se i Giorni della merla saranno freddi, allora la primavera sarà bella; se sono caldi, la primavera arriverà in ritardo.

La meteorologia smentisce questo detto ma legate a questi tre giorni dell’anno sono diversi i racconti che si tramandano nella tradizione popolare contadina.

Una leggenda, per spiegare l’origine del nome “giorni della merla”, racconta di un gigantesco cannone di ghisa.
“Si narra che un manipolo di soldati piemontesi dovesse trasportare un pesante cannone di ghisa, soprannominato la Merla per via del suo colore nero, da una parte all’altra del Po. Era gennaio e le acque del fiume scorrevano gelide ed impetuose: i soldati non riuscivano in nessun modo a costruire un ponte di barche per far passare il cannone. Poi, durante gli ultimi giorni di gennaio, giunse un vento talmente gelido che perfino le acque del Po gelarono: il ghiaccio era talmente spesso che nemmeno le spade e gli archibugi dei soldati riuscivano a tagliarlo. Così, gli uomini d’arme decisero di trasportare il cannone facendolo passare sul Po ghiacciato: lo legarono con delle corde robuste e lo trascinarono fino all’altra sponda. Fu così che gli ultimi giorni di gennaio vennero soprannominati i giorni della Merla, in onore del grande cannone e di quelle giornate tanto gelide da aver ghiacciato perfino le acque del Po”.