Coronavirus, un anno dopo in Piemonte stesso numero di contagi ma ricoveri 10 volte inferiori

11 dicembre 2021 | 15:33
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Coronavirus, un anno dopo in Piemonte stesso numero di contagi ma ricoveri 10 volte inferiori

“Questi numeri continuano a confermare il valore della nostra campagna vaccinale, che pur in una situazione di incremento nazionale dei contagi consente alla regione di continuare a restare in zona bianca e di contenere le conseguenze del virus” hanno sottolineano il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi

Dal confronto dei dati Covid dell’ultima settimana rispetto allo stesso periodo del 2020 continua a emergere in modo chiaro come l’impatto del virus in Piemonte oggi sia estremamente più contenuto.

Il numero di contagi dell’ultima settimana 4-10 dicembre (8.273 casi) è pressoché identico allo stesso periodo del 2020 (8.600 casi), ma oggi le ospedalizzazioni sono quasi 10 volte meno (40 posti occupati di terapia intensiva contro i 341 dello scorso anno e 455 posti letto ordinari rispetto ai 4.200 della stessa settimana del 2020).

La percentuale di positività sui tamponi eseguiti adesso è del 2,2% contro l’8,2% di allora.

Un impatto ancor più alto continua a evidenziarsi sulla mortalità, passata dai 457 decessi di allora ai 12 dell’ultima settimana 2021.

La popolazione con ciclo completo (monodose o doppia dose) sui circa 4 milioni di over12 attualmente vaccinabile è dell’83,5%.

“Questi numeri continuano a confermare il valore della nostra campagna vaccinale, che pur in una situazione di incremento nazionale dei contagi consente al Piemonte di continuare a restare in zona bianca e di contenere le conseguenze del virus – sottolineano il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi -. Il massimo sforzo ora è continuare a correre per alzare la copertura dei richiami. I dati della Fondazione Gimbe ci confermano con la Toscana in testa alle regioni per terze dosi già somministrate e abbiamo già raggiunto la quota di 35 mila vaccini in un giorno, superando la media di 29 mila somministrazioni richieste dal generale Figliuolo. Ma l’obiettivo è accelerare ancora di più e ringraziamo tutta la macchina vaccinale per lo sforzo enorme che sta ancora una volta mettendo in campo per garantirlo”.