All’Antica Osteria di Madonna dei Boschi di Boves, esposti i disegni al femminile di Giuliana Viale

19 dicembre 2021 | 20:30
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All’Antica Osteria di Madonna dei Boschi di Boves, esposti i disegni al femminile di Giuliana Viale

È possibile ammirare le opere dell’artista cuneese gratuitamente, con ingresso libero negli orari di apertura del ristorante.

L’Antica Osteria di Madonna dei Boschi di Boves  torna a proporre, almen sin alle fine delle festività natalizie un’esposizione sulle sue pareti (ingresso libero e gratuito, seguendo le norme sanitarie, nell’orario di apertura, dal mercoledì alla domenica, dalle 18,30, domenica a pranzo su prenotazione, informazioni allo allo 0171.380388). Ha offerto lo spazio (riempito com non mai) alla cuneese Giuliana Viale che realizza quadri con tema molto femminile.

Partecipata, sempre con attenzione a mascherine, green pass e distanziamenti, è stata la serata di vernissage il 16 dicembre, con successiva cena, possibile, su prenotazione (primi a sedersi al tavolo l’artista, con numerosi parenti ed amici). Pur in un contesto ancora difficile è parso altro di quei momenti che segnano il percorso di una ripartenza (un tempo il pubblico era maggiore ad ogni iniziativa, gli eventuali rinfreschi van serviti «in piatto»).

Nella «saletta» vi è intensa l’esposizione di vignette «Una al giorno», realizzate durante la prima chiusura totale, tra il marzo ed il maggio 2020 (partita per caso, messa «on line», ricevendo vari inviti di lettori a «continuare»). I numerosi fogli son appesi a fili, con sempre protagonisti personaggi dal sapore fantascientifico, tutta testa, che par sorta di casco di austronauta, con capelli-antenne, piccoli piedi e mani, ispirati da remote letture degli anni Settanta, 1973… L’artista dice di non aver vissuto male quel periodo, traumatico, nella sua casa, ma grondano dalle sue opere citazioni, riflessioni, angosce, paure, ironie, sarcasmi, la voglia di «guardare fuori» dalle sue «stanze»…
Un artista vero è sempre uguale alla persona che è. Giuliana Viale è sorridente, focosa, volitiva, forte, diretta, femminile ed orgogliosa della sua femminilità, pronta sempre a guardare negli occhi ed affrontare la sua «altra metà del cielo», la figura maschile, non a caso circondata di amiche ed amici… Dietro di lei si vede una vita vissuta intensamente, con forza, ben pochi compromessi, un entusiasmo ed un amore per l’esistenza che certo non la hanno ancora abbandonata…

Nella sua produzione artistica sottolinea l’importanza della passione, la stessa messa in passato nella sua professione di architetto.
Nel resto del locale sono collocati i disegni su cartoncino con titolo che, oltre a spiegare lo spirito, è anche gioco di parole: «Di Segno Donna». Grondano di sensibilità femminile ed eleganza grafica (una tendenza al «tondo», al tocco liberty-fantasy), pieni di simbologie, da scoprire con attenta analisi, a rendere omaggio alle donne, forti, in ogni situazione, contesto culturale, capaci di reggere comunque, oltre ogni ferita, ogni lacrima e goccia di sangue, di non farsi ferire in profondità (le «frecce» le sfiorano). Una donna è sospesa sul mondo, nel suo uovo, una donna asiativa ha il burka, quella occidentale la mascherina, una «donna bandiera» ha irreale ragnatela, si tende ad «un grammo di cielo», partendo da migliaia di chili di terra… Sotto un luminoso ritratto dalle tinte gialle, figura con grande cappello, l’artista si chiede: «Sarò io?».