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Si costituisce a Ostana la Comunità custode di Biodiversità “Acque del Monviso”

4 novembre 2021 | 13:31
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Si costituisce a Ostana la Comunità custode di Biodiversità “Acque del Monviso”

Sabato 13 novembre una rete di cittadini residenti, associazioni, professionisti che lavorano ad Ostana sottoscrivono la Carta di Intenti della Comunità custode di Biodiversità “Acque del Monviso”, un’iniziativa inserita in un progetto europeo voluta dal Comune di Ostana, coadiuvato dalla Regione Piemonte e dal Parco del Monviso

Sabato 13 novembre alle ore 11, presso il Centro culturale Lou Pourtoun di Ostana (Frazione S. Antonio, 17) si svolge la sottoscrizione pubblica della Carta di Intenti della Comunità custode di Biodiversità “Acque del Monviso”, una rete di cittadini residenti, associazioni, professionisti che lavorano ad Ostana che si impegnano per favorire lo sviluppo di un modello partecipato per la conservazione delle risorse idriche e degli elementi della biodiversità dei corsi d’acqua e delle aree umide. Il capofila del progetto è il Comune di Ostana, coadiuvato dal Parco del Monviso, e i sottoscrittori sono la Cooperativa Viso a Viso, il Monviso Institute, il Centro per lo Studio per i Fiumi Alpini – Alpstream, l’Associazione Vesulus, l’Associazione ATAAI, la Walden srl, Il Bosco Incantato, l’Azienda Agrituristica A Nosto Mizoun e il rifugio La Galaberna.

La presentazione si terrà in presenza e vedrà gli interventi della dott.ssa Simona Gaido, funzionario del Settore Biodiversità e Aree Naturali della Regione Piemonte e responsabile del progetto PROBIODIV, del dott. Paolo Varese, consulente per il PITEM Biodiv’alp della Regione Piemonte, e del prof. Davide Marino, docente di Economia Agraria ed Estimo dell’Università del Molise che, coadiuvato dalla dott.ssa Margherita Palmieri, ha curato la mappatura dei servizi ecosistemici connessi alla costituzione delle comunità custodi; l’incontro sarà trasmesso in diretta Facebook sulla pagina www.facebook.com/BiodivALP, dove sarà poi disponibile anche per fruizioni future.

«Questa giornata segna ufficialmente la nascita di una comunità, di una rete, già consolidata sul territorio di Ostana – precisa il presidente del Parco del Monviso, DarioMiretti – , ma con una consapevolezza in più, quella di essere parte di un ambiente ricco di biodiversità che fornisce bellezza, benessere e importanti servizi ecosistemici in grado di attivare nuovi percorsi di crescita, anche economica, sostenibile. Sono lieto che il Parco del Monviso abbia favorito il crearsi di questa realtà e ringrazio la Regione Piemonte, partner del progetto PITEM Biodiv’alp, che in stretta collaborazione con il nostro Ente ha fornito mezzi e supporto nel percorso di creazione di questa nuova opportunità, che inizia oggi a camminare insieme, sicuro che potrà diventare esempio anche per altri».

L’istituzione della Comunità custode di Ostana fa parte del progetto singolo PROBIODIV, inserito nel più ampio Pitem Biodiv’ALP, che prevede la costituzione di altre tre realtà analoghe in Piemonte, a Carnino nel comune di Briga Alta, in valle Grana e in valle Susa.

Ad Ostana il tema sul quale si impegna la Comunità custode è quello dell’acqua, in relazione alle numerose emergenze conservazionistiche locali, a partire dal Po e dai suoi abitanti, dalle trote al meno conosciuto scazzone sino ad una variegata comunità di insetti che nelle varie fasi di vita frequentano il fiume e i ruscelli di Ostana, passando per le torbiere e le aree umide in quota, veri e propri scrigni di biodiversità e stranezze vegetali come la drosera, una tra le poche piante carnivore “autoctone”, fino a immaginare e mettere in pratica un sistema sostenibile di utilizzo e smaltimento dell’acqua di uso civile, in grado persino di supportare la nascita di nuovi elementi di biodiversità.

Con l’istituzione della Comunità custode, inoltre, si potenzia l’impegno locale per far diventare la gestione sostenibile dell’acqua, gli ambienti e le specie legate all’acqua anche un elemento trainante per la promozione del territorio, tramite la creazione di nuovi percorsi di offerte di turismo sostenibile e di percorsi tematici innovativi e condivisi sul territorio.

Sono previste sei attività: la gestione e divulgazione degli aspetti naturalistici della Zona pesca No-kill sul fiume Pocon l’individuazione di percorsi di promozione dell’area a livello locale, nazionale ed internazionale nell’ambito del mondo alieutico, in accordo con strutture ricettive locali; la conservazione della Torbiera di Pian dar Charm, la sola ad ospitare una popolazione di Drosera rotundifolia  ed altre specie rare attraverso l’applicazione di un protocollo che prevede l’utilizzo della tecnica del pascolo controllato con caprini; l’istituzione di un progetto pilota di gestione sostenibile dell’acqua potabile e degli scarichi della borgata Serre Lamboi, in via di ristrutturazione, attraverso la creazione di ambienti umidi utili alla biodiversità locale; la creazione di un itinerario turistico multimediale sull’acqua, che colleghi i diversi siti o emergenze ambientali interessati dalla Comunità custode di Ostana, fornendo elementi di conoscenza attraverso strumenti digitali innovativi e coinvolgenti, oltre a realizzazione di una carta tematica, app e materiali illustrativi; lo sviluppo della pesca ricreativa nel rispetto dell’ambiente e della biodiversità in alta valle Po come uno dei possibili motori del turismo sostenibile, attraverso la formazione ed il riconoscimento di una specifica di figura professionale, la “guida di pesca”; l’incremento del ruolo di attrattore di Ostana anche per quanto riguarda la ricerca scientifica, sia a livello nazionale che internazionale ed il turismo scientifico legato a campi di lavoro, formazione, workshop universitari, oltre a organizzazione di convegni/congressi in campo scientifico.