Saluzzo piange Daniela Barioli, storica responsabile dell’ufficio anagrafe

4 novembre 2021 | 11:31
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Saluzzo piange Daniela Barioli, storica responsabile dell’ufficio anagrafe

Originaria di Genova, fu impiegata del comune dal 1989

Saluzzo. Daniela Barioli, 63 anni, è mancata nella mattina di ieri, mercoledì 3 novembre.

Originaria di Genova, dal 1989 era stata impiegata negli uffici di Anagrafe e Stato civile del Comune di Saluzzo, fino ad esserne la responsabile.

Tra i ruoli ricoperti anche quello di responsabile regionale dell’Anusca (Associazione Nazionale Ufficiali di Stato Civile e d’Anagrafe), e anche dell’asilo comunale di Saluzzo.

Dal 1987 era sposata con Rodolfo Costa, conosciuto per lavoro nel Comune di Mondovì.

A ricordarla anche il dottor Corrado Lauro con un post su Facebook: “Non so se a Daniela farebbe, o farà piacere, questo mio breve ricordo, lei così sobria e a tratti schiva, cosi composta da sembrare sempre in forma, anche quando la malattia ha avuto ragione della sua resistenza. Ma non posso fare a meno di salutarla, di ricordarne i valori morali ed umani, la caparbietà, la lucidità, il coraggio di voler sapere sempre tutto con chiarezza, senza omissioni o eufemismi. Adesione completa alle cure, mai però acritica, come quando, recentemente, chiese un audit ai Medici che la avevano in cura in quella fase non per rivendicazioni o lamentele, ma per capire se nel suo percorso fossero state commesse omissioni od errori in modo tale che non si ripetessero per gli altri pazienti. E mi parlò con riverenza di questa sua iniziativa, quasi che io la benedicessi, e per rinnovarmi tutta la sua fiducia nella Medicina, nei suoi Professionisti, nella Scienza. Proprio lei, che pure dubbi avrebbe potuto nutrirne, se non altro per tanti, non solo uno, dolorosi percorsi che dovette affrontare. Quei dubbi però lei li esorcizzava con una forza d ‘animo straordinaria, con coerenza, con fiducia. E sempre con la filantropia che ha guidato tutta la sua esistenza. Credo di poter dire che sia riuscita a rendere un po’ più facile il cammino dei suoi famigliari, splendidi care givers che l’hanno supportata con attenzione anche nei suoi bisogni psicologici. Come l’ultimo viaggio fatto di recente, preludio a queste ore; o come le richieste di un parere o un consiglio che Fofo mi rivolgeva spesso a sua insaputa perché … ‘sai Lauro, se senti Daniela lei ti dice sempre che va tutto bene..’.
Questo voglio conservare di Daniela, la sua grandezza d’animo, che faceva passare in secondo ordine le sue sofferenze rispetto ai bisogni altrui, e l’ha resa, a gli occhi di chi come me ha avuto la fortuna di tentare di curarla, un paradigma di generosità, di altruismo, di epico coraggio.