“Perchè il picchetto d’onore in armi alla commemorazione dell’eccidio di Boves?”

4 novembre 2021 | 11:58
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“Perchè il picchetto d’onore in armi alla commemorazione dell’eccidio di Boves?”
Il picchetto d'onore in armi alla commemorazione dell'eccidio di Boves

Vivere Boves: “mentre in tutti gli interventi veniva richiamato lo sforzo per la pace, per l’amicizia tra i popoli, per l’avvicinamento di comunità, auspicando un mondo giusto, senza guerre (il “mai più”), l’intercalare degli ordini militari e lo sfoggio delle armi parevano non essere in linea con le parole pronunciate da tutti gli oratori”

Boves. Si parlerà anche della commemorazione dell’eccidio di Boves celebrata lo scorso 19 settembre in piazza Italia nel consiglio comunale di oggi (giovedì 4 novembre). L’argomento è infatti oggetto di un’interpellanza presentata dal gruppo di minoranza “Vivere Boves” che chiede a sindaco, assessori e consiglieri di maggioranza quali siano le motivazioni della presenza all’evento del picchetto d’onore “in armi”.

“Parecchi cittadini, di età diverse, tra cui anche alunni delle scuole – si legge nel testo firmato dai consiglieri Gianni Martini, Costanza Lerda, Beppe Marro e Valeria Arpinoci hanno fatto notare di aver percepito una contraddizione in riferimento a quanto si voleva celebrare e rappresentare per la nostra comunità e le azioni dei soldati armati in quel contesto. In particolare, mentre in tutti gli interventi veniva richiamato lo sforzo per la pace, per l’amicizia tra i popoli, per l’avvicinamento di comunità, auspicando un mondo giusto, senza guerre (il “mai più”), l’intercalare degli ordini militari e lo sfoggio delle armi parevano non essere in linea con le parole pronunciate da tutti gli oratori”.

“Vivere Boves” auspica dunque che “nella solennità dei momenti pubblici e della celebrazione di anniversari significativi per la nostra storia locale o nazionale, venga sottolineata diversamente”.