I Radicali cuneesi a Torino per il sit-in di solidarietà ai prigionieri politici in Bielorussia

28 novembre 2021 | 08:33
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I Radicali cuneesi a Torino per il sit-in di solidarietà ai prigionieri politici in Bielorussia
I Radicali cuneesi a Torino per il sit-in di solidarietà ai prigionieri politici in Bielorussia
I Radicali cuneesi a Torino per il sit-in di solidarietà ai prigionieri politici in Bielorussia
I Radicali cuneesi a Torino per il sit-in di solidarietà ai prigionieri politici in Bielorussia
I Radicali cuneesi a Torino per il sit-in di solidarietà ai prigionieri politici in Bielorussia

Come gesto di solidarietà nei confronti dei dissidenti del Presidente Lukashenko ieri pomeriggio i Radicali torinesi hanno organizzato un “ponte umano a piedi nudi” tra il consolato polacco e quello bielorusso. Presenti anche Filippo Blengino e Sabatino Tarquini da Cuneo.

Anche gli attivisti dell’Associazione Radicali Cuneo – Gianfranco Donadei hanno partecipato, in occazione della giornata di solidarietà con i dissidenti che si oppongono a Lukashenko, al sit-in organizzato dai radicali torinesi. Un ponte umano a piedi nudi dal consolato della Bielorussia a quello polacco. “Un ponte simbolico che supera un confine che per migliaia di migranti è invalicabile” l’hanno definito gli organizzatori.

Erano anche presenti le cittadine bielorusse Natallia Kachura e Yuliya Yukhno che hanno fornito la loro personale testimonianza sulle esperienze di incarcerazione e le violenze subite e viste.

Al termine della manifestazione hanno dichiarato Filippo Blengino e Sabatino Tarquini, rappresentanti dei radicali cuneesi “in trasferta” a Torino: Dobbiamo dare voce ai dissidenti bielorussi che lottano per la libertà e la democrazia e alle migliaia di immigrati che vengono utilizzati come carne da macello da Putin e Lukashenko che, senza mezzi termini, sono dei terroristi.
Abbiamo camminato a piedi nudi dal consolato onorario bielorusso al consolato polacco. Lo abbiamo fatto come gesto nonviolento.
Riteniamo urgente che l’Unione Europea intervenga senza fare sconti sia a Lukashenko sia a Putin.
Chiediamo le dimissioni di Fabrizio Comba (portavoce regionale di Fratelli d’Italia) da console onorario della Bielorussia in Piemonte. Meglio tardi che mai!”