A Sant’Anna di Valdieri torna la rassegna “Racconti sotto l’Asta”

19 ottobre 2021 | 10:33
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A Sant’Anna di Valdieri torna la rassegna “Racconti sotto l’Asta”

Protagonisti del primo incontro, il prossimo 23 ottobre dal titolo “Dalle montagne senza frontiere al VII grado”, gli alpinisti Nino Perino e Sergio Savio.

Nella capitale alpinistica delle Alpi Marittime, sabato 23 ottobre, riprendono gli appuntamenti di Racconti sotto l’Asta. La rassegna, che anima in primavera e autunno Sant’Anna di Valdieri, è espressione della volontà degli operatori turistici locali, in collaborazione con soci del Cai di Cuneo, Parco e Ecomuseo della Segale, di riscoprire e valorizzare la storia dell’alpinismo nelle Marittime.

Protagonisti del primo incontro sono Nino Perino, 77 anni, e Sergio Savio, 65 anni. Due personaggi eclettici, accomunati dall’essere stati entrambi guide alpine e dall’aver scelto la Valle Maira come luogo ideale per vivere e lavorare.  L’uno e l’altro sanno come si accompagna un cliente su una parete quanto come si costruisce un muro in pietra a secco o si scolpisce il legno.

Perino è stato uno dei più giovani maestri di sci italiani. Direttore della Scuola di sci di Limone Quota 1400, negli anni Settanta partecipò a spedizioni alpinistiche in Terra del Fuoco e in Groenlandia. Operatore turistico, gestore del campeggio di Chiappera, “inventò” Montagne senza frontiere, centrale di prenotazione di rifugi e strutture, quando internet ancora non c’era e organizzare un trekking tra Italia e Francia nelle Alpi del Sud era più faticoso che percorrerlo.

Sergio Savio è stato un fuoriclasse dell’alpinismo. Allievo della scuola Gianni Ellena, tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli Ottanta ha dimostrato il suo straordinario talento compiendo imprese di difficoltà estrema, molto spesso in solitaria. Nelle Marittime, tra le tante, sono da ricordare i nuovi itinerari tracciati sul Corno Stella, montagna simbolo dell’alpinismo in Marittime: sulla parete Nord-Est la via superata con Ezio Parola e su quella opposta, che incombe sul rifugio Bozano, l’itinerario in ricordo di Gianni Comino, salito con Fabrizio Barbero.

Suo terreno prediletto è stato il gruppo Castello-Provenzale, dove Savio ha firmato alcuni capolavori dell’arrampicata su roccia, come lo Spigolo di Heidi alla Rocca Provenzale e la Iperfigari alla Punta Figari. Nella prima solitaria della Via del Corvo Bianco sfonda il muro del settimo grado.

Ma Savio non si è fermato alle montagne di casa: un posto di rilievo nella storia dell’alpinismo meritano le sue solitarie sul Diedro Machetto alla Tour de Jorasses e alla via Seigneur al Pilier a Tre Punte del Tacul nel gruppo del Monte Bianco, insieme a quella che viene considerata l’impresa con la quale si accomiata dal grande alpinismo: la solitaria nel 1982 della Kosterlitz al Badile, in Val Bregaglia.

Molto schivo, Savio raramente ha parlato di sé e delle sue avventure in montagna. L’appuntamento a Sant’Anna di Valdieri, alle 17, nel salone de La Casaalpina (via provinciale) sarà dunque una occasione speciale per scoprire un personaggio chiave, non solo per le sue imprese ma anche per il suo approccio del vivere in valle, nella storia recente delle nostre montagne.

Animano l’incontro Giuliano Ghibaudo, a sua volta uomo di punta nel panorama alpinistico cuneese degli anni in cui operano Perino e Savio, e Nanni Villani, direttore di Alpidoc.

Il prossimo appuntamento di Racconti sotto l’Asta è in programma sabato 30 ottobre, alle 17, con l’alpinismo al femminile nelle Marittime. Nella serata alcune donne dell’alpinismo cuneese di ieri e di oggi dialogheranno con Linda Cottino, giornalista e scrittrice.