Radicali Cuneo: “41 Comuni della Granda non stanno consegnando le firme del Referendum Cannabis”

27 settembre 2021 | 17:10
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Radicali Cuneo: “41 Comuni della Granda non stanno consegnando le firme del Referendum Cannabis”

Nei giorni scorsi il comitato organizzatore era tuonato contro l’inadempienza ai propri doveri da parte di molti comuni italiani. Ad oggi soltanto un quarto delle firme raccolte nella Granda è pronto per essere consegnato alla Corte di Cassazione.

L’Associazione Radicali Cuneo – Gianfranco Donadei ha espresso attraverso il proprio profilo Facebook tutto il disappunto dei propri membri nei confronti della mancata adempienza dei propri compiti da parte di molte amministrazioni locali della Granda e non solo, in merito alla raccolta firme per il Referendum per la legalizzazione della Cannabis. Le cinquecentomila firme necessarie per portare all’attenzione della Corte Costituzionale il Referendum, sono state raggiunte da circa una settimana (e in soli cinque giorni). Eppure, ad oggi è stato consegnate ai promotori, pronte per essere inviate alla Corte Costituzionale, soltanto un quarto delle firme convalidate. Una mancata risposta da parte dei comuni che potrebbe rappresentare la beffa per gli organizzatori dell’iniziativa, tra cui anche i Radicali cuneesi, visto che la scadenza per la consegna delle firme è fissata per il 30 settembre.

Sono circa 600 mila le firme raccolte, in un tempo record di circa due settimane, per il Referendum Cannabis (ne bastano 500 mila per portare gli italiani alle urne su un determinato tema). – ha scritto l’Associazione sulla propria pagina Facebook – Le firme andranno consegnate in Cassazione il 30 settembre e, a differenza che per gli altri comitati promotori, il Governo ad oggi non ha previsto una proroga dei tempi di raccolta.
Negli scorsi giorni gli oltre 1500 Comuni rimasti silenti alla richiesta dei certificati elettorali soni stati diffidati dal Comitato promotore. Da ieri Marco Cappato, Marco Perduca, Giulia Crivellini, Riccardo Magi e moltissimi altri sono in sciopero della fame “per il rispetto dei diritti democratici dei cittadini”.
Sono 41 i comuni cuneesi che non hanno ancora inviato i certificati elettorali al Comitato promotore. Ad oggi solo un quarto delle firme raccolte sono pronte per il deposito. Noi le firme le abbiamo raccolte, ora tocca allo Stato; è un po’ come se il giorno della consegna la Cassazione non ci aprisse le porte!
Chiediamo a tutti i Sindaci del cuneese di adoperarsi affinché, in tempi celeri, i certificati elettorali siano inviati al Comitato promotore. I ritardi boicottano i diritti democratici dei cittadini: i Comuni hanno 48 ore di tempo per produrre i certificati dal momento della richiesta, questa è la prassi fissata dallo Stato.
Di seguito i Comuni della Provincia che non hanno ancora inviato i certificati elettorali: Benevello, Brossasco, Castino, Celle di Macra, Ceresole Alba, Costigliole Saluzzo, Crissolo Farigliano, Gambasca, Govone, Lagnasco, Lequio Berria, Limone Piemonte, Mango, Manta, Monasterolo Casotto, Montaldo Roero, Monterosso Grana, Monteu Roero, Moretta, Murazzano, Narzole, Ostana, Paesana, Pocapaglia, Priero, Priocca, Prunetto, Revello, Rifreddo, Roburent, Rodello, Santo Stefano Roero, Scarnafigi, Sinio, Somano, Sommariva Perno, Villanova Solaro, Villar San Costanzo, Viola”.