Domani alle 18 l’arrivo di Giovanni Panzera di fronte al Municipio di Cuneo

7 settembre 2021 | 18:33
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Domani alle 18 l’arrivo di Giovanni Panzera di fronte al Municipio di Cuneo
Domani alle 18 l’arrivo di Giovanni Panzera di fronte al Municipio di Cuneo
Domani alle 18 l’arrivo di Giovanni Panzera di fronte al Municipio di Cuneo
Domani alle 18 l’arrivo di Giovanni Panzera di fronte al Municipio di Cuneo

Si concluderà in bellezza la terza avventura ciclistica in solitaria del documentarista cuneese, che, dopo aver attraversato i Pirenei, il Massiccio Centrale e le Alpi del Mare, sarà accolto ufficialmente dal sindaco Borgna, nel suo ritorno in città.

Sta ormai per giungere al termine il terzo straordinario viaggio in bicicletta in solitaria del documentarista cuneese Giovanni Panzera, che, dopo aver attraversato con la sua fidata bicicletta “Passepartout” e l’immancabile carrellino (da 25 kg!) a rimorchio i Pirenei, il Massiccio Centrale e le Alpi Marittime, ritornerà in città accolto direttamente dal primo cittadino Federico Borgna.

La traversata del 2021 rappresenta il terzo capitolo del progetto “Pedalando tra le aquile” che ha visto Giovanni attraversare tutto l’arco alpino, da Trieste a Monte Carlo, nell’estate del 2019 e l’Appennino, dall’Etna al Monviso nel 2020. La traversata di quest’anno, però, ha avuto un sapore ancora più speciale rispetto alle precedenti, soprattutto per le conseguenze che il Covid ha lasciato per strada, colpendo anche, la primavera scorsa, lo stesso protagonista, proprio nel periodo di preparazione più intensa. Proprio per questo il viaggio tra Spagna, Francia e Italia portato avanti quest’anno è stato ribattezzato dallo stesso Panzera “il viaggio della rinascita”. Una rinascita certamente personale, ma anche per il territorio, con il significativo passaggio nella Valle Roja, pesantemente colpita lo scorso novembre dalla terribile alluvione. Un viaggio, insomma, all’insegna “della speranza, la voglia e il desiderio di rialzarsi sempre, di non lasciarsi abbattere mai”, come ha sempre sostenuto il protagonista.

Negli ultimi giorni Giovanni ha affrontato alcune delle tratte più mitiche del Tour de France, tra cui le strade assolate della Provenza, le stupende Gole dell’Ardeche e del Verdon e soprattutto il mitico Ventoux. Il monte di petrarchesca memoria rappresenta una salita particolarmente ostica per i ciclisti, tanto che il primo commento di Giovanni dopo averla conclusa è stato: “Anche questa è fatta!“. Una fatica che Giovanni ha anche ricercato, dato che ha scelto il versante più arduo, con pendenza media dell’8% e picchi del 15%, che rendono il “Gigante della Provenza” (quasi 2000 metri di altitudine) ancora più insidioso. Qui si sono scritte le pagine più straordinarie e più drammatiche di questo sport facendo sì che questa salita sia conosciuta in tutto il mondo. Su queste rampe esposte al torrido sole trovò la morte il ciclista britannico Tom Simpson, nel Tour del 1967 a causa dello sfinimento e del calore eccessivo di quella giornata, in ultimo basti ricordare il Tour di quest’anno dove il Ventoux è stato scalato per ben due volte. Se non altro, le condizioni atmosferiche durante la scalata di Giovanni erano perfette: “Dopo giorni di brutto tempo, nebbia e forte vento, ho salito il Ventoux in condizioni eccezionali: temperatura gradevole e niente vento; una situazione abbastanza anomala visto che questa montagna è nota per giornate in cui, a causa del vento, il Mistral, non è possibile nemmeno rimanere in piedi altroché pedalare”.

Giovanni, dunque, dopo le grandi fatiche di questo mese, è pronto ad essere riabbracciato dalla sua Cuneo, che comunque non gli ha mai fatto mancare messaggi di affetto e di incoraggiamento, che si aggiungevano agli sproni in varie lingue che gli arrivavano all’orecchio mentre saliva. Ed è proprio questo il senso profondo che, ormai da tre edizioni, “Pedalando tra le aquile” si propone di portare avanti: l’obiettivo è promuovere il proprio territorio, conoscerne di nuovi e solidarizzare con la gente di tutta Europa, unita dalla passione contagiosa che Giovanni mette in ogni sua impresa e che trasmette anche soltanto guardandolo. Un’altra impresa volge al termine, e sicuramente domani Giovanni riceverà un calorosissimo “Bentornato”.