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“Com’eri vestita?”: anche Amnesty International commemora l’eccidio di Boves

9 settembre 2021 | 15:25
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“Com’eri vestita?”: anche Amnesty International commemora l’eccidio di Boves

Una mostra che racconta storie di abusi accanto agli abiti in esposizione che intendono rappresentare, in maniera fedele, l’abbigliamento che la vittima indossava al momento della violenza subita.

Con il patrocinio del Comune di Boves e la collaborazione della Scuola di Pace, Amnesty International – Antenna di Cuneo nell’ambito delle commemorazioni per l’eccidio di Boves, dal 16 al 23 settembre propone presso l’ex- confraternita Santa Croce la mostra “Com’eri vestita?

Mostra che racconta storie di abusi accanto agli abiti in esposizione che intendono rappresentare, in maniera fedele, l’abbigliamento che la vittima indossava al momento della violenza subita.
Si tratta di un progetto che nasce nel 2013 da parte di Jen Brockman, direttrice del Centro per la prevenzione e formazione sessuale di Kansas, e di Mary A. Wyandt-Hiebert responsabile di tutte le iniziative di programmazione presso il Centro di educazione contro gli stupri dell’Università dell’Arkansas e diffuso in Italia grazie al lavoro dell’Associazione Libere Sinergie che ne propone un adattamento al contesto socio-culturale del nostro Paese.

L’idea alla base del lavoro è quella di sensibilizzare il pubblico sul tema della violenza sulle donne e smantellare il pregiudizio che la vittima avrebbe potuto evitare lo stupro se solo avesse indossato abiti meno provocanti. Da qui il titolo emblematico ‘Com’eri vestita’. I visitatori possono identificarsi nelle storie narrate e al tempo stesso vedere quanto siano comuni gli abiti che le vittime indossavano.

La mostra sostiene, in tutta Italia, la campagna di Amnesty International Italia #IoLoChiedo che si appella al Ministro della Giustizia affinché la legislazione italiana si adegui alle norme internazionali, stipulate con la convenzione di Istanbul del 2011, e modifichi l’articolo 609-bis del codice penale per considerare reato qualsiasi atto sessuale senza consenso.

Durante la mostra saranno presenti anche rappresentanti di altre organizzazioni che condividono e svolgono attività a tutela dei diritti delle donne.

La mostra, a ingresso libero, sarà accessibile al pubblico nei seguenti orari: giovedì 16 inaugurazione alle ore 18, venerdì 17/9/lun-gio 20-23/09: ore 9-12 e ore 15-18. Su prenotazione per gruppi e scuole telefonando allo 0171 391850. Sabato 18 e Domenica 19: ore 9-12 e ore 15-18. Info: p.barello@amnestypiemontevda.it