“Politica seria non è calciomercato, certi partiti non corteggino no vax e no mask”

31 agosto 2021 | 18:53
Share0
“Politica seria non è calciomercato, certi partiti non corteggino no vax e no mask”

“Perché queste forze che intendono correre alle elezioni comunali di Cuneo non condannano, pubblicamente e senza condizioni, tali atti e dicono in modo chiaro “non vogliamo un singolo voto da tali persone”, invece di restare volutamente ambigui?” si chiede Lorenzo Pallavicini, ex attivista del Movimento 5 Stelle cuneese

Scrive Lorenzo Pallavicini, ex attivista del Movimento 5 Stelle Cuneo.

“In un paese normale ci sarebbe da chiedersi come sia possibile che esistano diverse persone che non solo si limitano a criticare, cosa legittima in democrazia, le azioni di un governo, ma arrivano a paragonare una medicina indispensabile come il vaccino anti covid al nazismo, senza comprendere che cosa rappresentasse un regime totalitario dove tali persone non avrebbero nemmeno potuto parlare.

Dare legittimità politica a questi individui è un atto negativo per tutta la comunità e non fa bene ai cittadini vedere che, in vista delle future elezioni comunali a Cuneo del 2022, ci siano alcune forze politiche che insistono a corteggiare il voto di tali persone, che rappresentano una stretta minoranza da non confondere con chi, in modo serio, esprime ragionevoli dubbi riguardo l’operato del governo nazionale nella gestione della pandemia o con chi può avere ansie legate alla vaccinazione.

Perché invece di rifiutare l’appoggio di questi sedicenti autoproclamati movimenti no vax o no mask tali forze politiche insistono a corteggiarli, solo per ottenere qualche decina di preferenze in più alle prossime elezioni?

Perché queste forze che intendono correre alle elezioni comunali non condannano, pubblicamente e senza condizioni, tali atti e dicono in modo chiaro “non vogliamo un singolo voto da tali persone”, invece di restare volutamente ambigui?

La politica dovrebbe avere un grammo di decenza e rifiutare il voto di chi paragona la vaccinazione al nazismo è un dovere civico e politico, essendo tali persone doppiamente offensive sia verso chi ha vissuto sulla propria pelle la barbarie nazista sia verso tutti gli infermieri e personale medico che hanno lavorato fino allo stremo delle forze per salvare vite umane”.