Piter “Pays-Sages” e il piano strategico: la realizzazione del quadro d’insieme dei paesaggi

24 agosto 2021 | 14:29
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Piter “Pays-Sages” e il piano strategico: la realizzazione del quadro d’insieme dei paesaggi

Quattro sistemi di qualificazione del territorio

Un quadro d’insieme dei paesaggi presenti nel territorio, partendo dall’analisi della documentazione tecnica e descrittiva già esistente (piani paesaggistici, atlanti, guide turistiche…), in modo da capire quante e quali tipologie di paesaggio si possono riscontrare.

E’ questa la prima fase del Piano strategico Piter “Pays-Sages” che tiene presente il filo conduttore del progetto, cioè che è quello di considerare la relazione tra l’uomo e il territorio. Il paesaggio che oggi colpisce il nostro sguardo è, infatti, il frutto dell’interazione secolare tra uomo e natura. Da qui sono stati definiti quattro sistemi di qualificazione del territorio che, strutturati in una Abaco, aiutano a leggere le tipologie di paesaggio ricorrenti. L’Abaco, quindi, è una raccolta dettagliata e completa di tutti gli elementi principali che caratterizzano il paesaggio, con breve descrizioni e tabelle che consentono di fare una fotografia del territorio e dei suoi elementi paesaggistici

Nell’Abaco i diversi elementi del paesaggio antropico sono stati divisi in quattro sistemi: il “sistema naturalistico e agrario” che descrive la geomorfologia dell’area, la copertura del suolo e gli eventuali elementi qualificanti; il “sistema insediativo” che considera la molteplicità degli insediamenti presenti sul territorio e i sistemi di architetture di possibile interesse turistico (ad esempio le architetture sacre barocche o le architetture difensive, ecc..); il “sistema delle opere infrastrutturali” che evidenzia la viabilità (sistemi di scorrimento veloce, sentieristica, rete ciclabile, ecc…) ma anche le opere legate alle attività produttive e all’agricoltura (terrazzamenti, canali, pozzi, ecc..) ; il “sistema delle aree di interesse” che indica le aree individuate dagli strumenti territoriali come zone da salvaguardare e di interesse naturale.

In particolare, il sistema naturalistico-agrario ha messo in evidenza paesaggi caratterizzati da frutteti, uliveti, vitigni, orticoltura e floricoltura. Sono quelli correlati all’attività agricola agraria, silvicola e pastorale, cioè le attività tradizionali del territorio che hanno visto l’uomo trasformare il paesaggio per il proprio sostentamento. Il sistema insediativo, invece, è quello legato al tema dell’abitare e del muoversi, alla presenza antropica che plasma e modifica il paesaggio per poterlo vivere. Comprende tutte le forme di architettura, comprese quelle rurali-produttive, quelle storiche e quelle contemporanee, ma anche le architetture industriali e alcuni siti minerari storici. Il sistema infrastrutturale comprende tutte le opere realizzate nel corso dei secoli per poter sfruttare il territorio: i terrazzamenti, i canali di scolo per le acque, i muretti a secco, pozzi, gli acquedotti/fonti, i piccoli edifici, le serre. È questo il passo per poter poi andare a vedere dove e con che caratteristiche e peculiarità i vari sistemi sono diffusi sul territorio e per poi man mano elaborare una mappatura delle emergenze più significative che saranno considerate come la base per costruire i prodotti di interesse turistico.