“Cuneo commemori Norma Cossetto e le popolazioni civili del confine orientale italiano”

Cuneo. Nel prossimo consiglio comunale si discuterà anche di Norma Cossetto, la studentessa universitaria istriana arrestata, seviziata, e gettata in una foiba nella notte tra il 4 e il 5 febbraio 1943 e a cui l’8 febbraio 2005, l’allora Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, concedette la medaglia d’oro al merito civile. A riguardo, i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia Alberto Coggiola e Massimo Garnero hanno depositato un’interpellanza a risposta orale sul posizionamento di una panchina in sua memoria o, in alternativa, di un’adeguata forma di commemorazione in suo ricordo.

Nel testo dell’interpellanza i consiglieri spiegano che “il “Comitato dieci febbraio” in data 15 giugno 2021 inviava una richiesta all’Assessore alla Cultura, Cristina Clerico, al fine di richiedere il
posizionamento di una panchina dedicata a Norma Cossetto” e che “in data 6 luglio 2021 l’Assessore alla Cultura rispondeva al “Comitato dieci febbraio” evidenziando l’impossibilità di intitolare una panchina a Norma Cossetto in quanto non previsto dal progetto “Panchine Rosse”. L’assessore garantiva però l’impegno “nel rinvenire adeguata forma di ricordo”.

Sulla base della richiesta del Comitato 10 febbraio, i consiglieri Coggiola e Garnero interpellano dunque sindaco e asssessore competente per sapere “perchè non è possibile dedicare una panchina a Norma Cossetto, anche non ricompresa nel progetto “Panchine Rosse”, come avvenuto in numerosi comuni italiani; per quale motivo il comune di Cuneo nega la possibilità di dedicare una panchina rossa a Norma Cossetto mentre molti comuni italiani, aderenti al progetto “Panchine Rosse”, hanno optato per questa scelta; quale potrebbe essere, secondo l’attuale Amministrazione Comunale, una forma adeguata di ricordo di Norma Cossetto alternativa alla panchina, considerato l’impegno preso nel rinvenire un’adeguata forma di ricordo; se il Comune di Cuneo intenda promuovere un’iniziativa che permetta di commemorare la memoria di Norma Cossetto e di conseguenza delle popolazioni civili del confine orientale italiano”.