Rinaudo (Ascom Saluzzo) chiede chiarezza sulla tassa sul suolo pubblico a Sampeyre

13 luglio 2021 | 15:29
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Rinaudo (Ascom Saluzzo) chiede chiarezza sulla tassa sul suolo pubblico a Sampeyre

A seguito delle lamentele giunte all’Associazione dei Commercianti saluzzese dagli ambulanti del mercato a Sampeyre, che pare paghino indebitamente la tassa sul suolo pubblico, abolita per tutto il 2021, il presidente chiede chiarezza al sindaco Amorisco.

In seguito ad un avvenimento spiacevole, il presidente dell’Ascom Saluzzo e zona, Danilo Rinaudo, ha deciso di esporsi mettendo alla luce una situazione venutasi a creare nelle scorse settimane.

Il punto in questione riguarda la tassa per il suolo pubblico relativa al comune di Sampeyre.

Pare infatti, che il comune, stia facendo indebitamente pagare la tassa sul suolo pubblico, non curante del decreto vigente in materia (decreto-legge n. 41 del 2021) già prorogato fino al 31 dicembre 2021, che ne stabilisce l’abolizione.

Date le numerose richieste di chiarimento mosse dagli ambulanti nei confronti di Ascom Saluzzo e zona, una volta constatata la situazione, il presidente Rinaudo, ha richiesto (inutilmente) tramite mail certificata, un colloquio con ilsindaco Domenico Amorisco, al fine di risolvere la situazione. Queste mail però, come anticipato, non hanno mai avuto risposta.

A questo punto Rinaudo si è recato sul posto in giorno di mercato, per toccare con mano la situazione, ma nemmeno qui ha avuto udienza dal sindaco del paese.

E’ spiacevole constatare come la situazione sia seria. – dichiara il presidente Danilo Rinaudo –  Il sindaco ha posto gli ambulanti nelle condizioni di dover pagare a tutti i costi questa tassa, nonostante ci sia una legge che ne proroga l’annullamento. Ho voluto recarmi personalmente sul posto per testimoniare come l’associazione abbia tutta la volontà di far rispettare le leggi, nei confronti dei nostri associati ed in generale di tutti i commercianti. Come previsto da decreto governativo – aggiunge Rinaudo – gli ambulanti dovranno essere risarciti, e non dovranno più versare tributi non dovuti. Specialmente in un momento economicamente delicato come quello che stiamo vivendo. Auspico con questo scritto – conclude il presidente – che lo spiacevole accaduto possa risolversi definitivamente in maniera bonaria, e che il sindaco Amorisco possa trovare il tempo di ricevermi, nonostante i suoi numerosi impegni“.