Consiglio Regionale di Confcooperative si è riunito a Boves sul tema “Cultura, turismo e sport, cooperazione chiave per la ripartenza”

23 luglio 2021 | 13:31
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Consiglio Regionale di Confcooperative si è riunito a Boves sul tema “Cultura, turismo e sport, cooperazione chiave per la ripartenza”

Ieri, presso la “Fabbrica dei Suoni”, un incontro tra imprese piemontesi e lombarde con Irene Bongiovanni, Presidente nazionale di Confcooperative Cultura Turismo e sport

Fare rete e unire le forze per ripensarsi nello scenario post pandemico. Questi gli obiettivi delle cooperative del settore Cultura, Turismo e Sport che ieri, giovedì 22 luglio, hanno partecipato in presenza e da remoto ai lavori del Consiglio Regionale di Confcooperative.

“Importante dare attenzione al mondo delle cooperative culturali” – ha dichiarato Alessandro Durando, Presidente Confcooperative Cuneo – “senza dubbio il settore che è stato più colpito dalla pandemia. I dati sono drammatici: la riduzione di eventi culturali, sportivi e turistici ha subito un azzeramento con gravi perdite finanziarie, ma ora bisogna anche riflettere su un altro punto, un danno non quantificabile: non sappiamo come cambierà la fruizione di tutti questi servizi per il pubblico: la chiave sarà ripensarsi”.

All’incontro con Irene Bongiovanni, Presidente nazionale di Confcooperative Cultura Turismo e sport, ospitato presso la sede de “La Fabbrica dei Suoni” di Boves, hanno partecipato diverse cooperative Piemontesi, molte della Granda, e anche rappresentanti della Federazione lombarda: dal mondo dell’editoria, giornalismo, turismo, intrattenimento, teatro e del doppiaggio a quello dello sport.

“Dobbiamo mettere in pratica il vero concetto di cooperazione” – ha spiegato la Presidente Bongiovanni – “promuovendo collaborazione tra i rappresentanti dei diversi settori e sviluppando iniziative anche di respiro nazionale”.

L’obiettivo è fare rete puntando a collaborare, nei diversi settori, su prossimi grandi eventi come le Olimpiadi Milano-Cortina e gli Special Olympics di Torino.

Le voci e le esperienze delle diverse cooperative piemontesi e lombarde hanno fatto emergere un quadro comune sui problemi causati dalla pandemia: il settore del turismo, come quello dello sport e dell’intrattenimento hanno risentito dello stop delle attività in presenza e delle collaborazioni con le scuole, anche se hanno cercato di riconvertire le proposte utilizzando la tecnologia. In questo senso diverse imprese punteranno sulla digitalizzazione, investendo sulla formazione specifica del proprio staff.

“La cultura però va vissuta di persona” – concordano i rappresentanti del mondo del teatro, del turismo e della cultura – “e la nuova sfida sarà ripensarci come imprese”.

Diverso il discorso per il giornalismo che, con la pandemia, ha subito una notevole accelerazione nella mole di lavoro, a fronte però di un pesante calo di investimenti da parte degli inserzionisti che, si spera, ricomincino ad investire in pubblicità con la riapertura delle aziende.

L’analisi dal mondo dell’editoria, che punta i riflettori sul ritorno del “Salone del libro” di Torino in autunno, è stata occasione per presentare due interessati iniziative: i “letturaday”, nati lo scorso aprile, in occasione della giornata mondiale del libro e del diritto d’autore e le “Bibò” le biblioteche dei boschi. La prima iniziativa prevede, ogni giovedì, momenti di lettura ad alta voce: in casa, a scuola, nelle piazze, nelle case di riposo etc, seguendo il regolamento pubblicato sul sito www.letturaday.it; mentre le “biblioteche dei boschi”, invece, sono delle piccole casette in legno, realizzate da cooperative forestali che, al loro interno ospitano libri di cooperative editoriali. Per ora l’esperienza è partita dal Piemonte, ma l’obiettivo è quello di estenderla a tutto il territorio nazionale.

L’incontro si è concluso con una visita al percorso museale dell’Atlante dei suoni, un laboratorio creativo, unico nel suo genere e nella nostra provincia.