Un’opera di Anselm Kiefer protagonista della nuova mostra-restauro della Fondazione CRC a Mondovì

3 giugno 2021 | 17:29
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Un’opera di Anselm Kiefer protagonista della nuova mostra-restauro della Fondazione CRC a Mondovì
Anselm Kiefer: Et la terre tremble encore, d’avoir vu la fuite des géants, 1982 Colore vinilico, olio, gommalacca, sabbia e argilla su tela Credit: Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”

Giovedì 10 giugno conferenza stampa di presentazione online, venerdì 11 apertura al pubblico di “Fragilità resistente. Anselm Kiefer dalla collezione Terrae Motus di Caserta”

Giovedì 10 giugno, alle ore 11, si terrà in modalità online la conferenza stampa di presentazione della mostra “Fragilità resistente. Anselm Kiefer dalla collezione Terrae Motus di Caserta”, allestita presso il Museo della Ceramica di Mondovì (Palazzo Fauzone di Germagnano, Piazza Maggiore 1) e che aprirà al pubblico venerdì 11 giugno alle ore 15.

Interverranno Ezio Raviola (Vice Presidente della Fondazione CRC), Stefano Trucco (Presidente della Fondazione Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”), Andreina d’Agliano (Presidentessa della Fondazione Museo della Ceramica di Mondovì) e, in collegamento online, Tiziana Maffei (Direttore della Reggia di Caserta). 

La conferenza stampa verrà anche trasmessa in diretta sulla pagina Facebook “In arte” di Fondazione CRC.

La mostra nasce dalla collaborazione tra la Fondazione CRC, il Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”, la Reggia di Caserta, il Museo della Ceramica e il Comune di Mondovì ed è incentrata sull’esposizione di “Et la terre tremble encore, d’avoir vu la fuite des géants”, opera in tecnica mista, olio e argilla su tela, dell’artista tedesco Anselm Kiefer. L’opera verrà esposta a Mondovì prima di essere restituita al Museo e inserita nel nuovo percorso espositivo della Reggia di Caserta a seguito dell’approfondito restauro condotto dal Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”. La mostra sarà visitabile il giovedì e venerdì dalle 15 alle 18 e il sabato e la domenica dalle 10 alle 18 fino al 7 novembre (dal 18 giugno al 12 settembre dal venerdì alla domenica apertura fino alle 19). L’ingresso è libero e non c’è necessità di prenotazione. Durante il periodo di apertura sarà promosso un ricco programma di laboratori in didattica a distanza per le scuole, a cura del Museo della Ceramica e con interventi del Centro di documentazione e ricerca audiovisiva Steadycam di Alba. Per maggiori informazioni telefonare allo 0171.452711 o visitare il sito della Fondazione CRC www.fondazionecrc.it. L’iniziativa è realizzata anche grazie al contributo di Agenzia Generali Cuneo, Merlo e Giuggia Costruzioni.

La mostra, originariamente programmata per lo scorso autunno e poi rimandata a causa della chiusura di musei e mostre per le disposizioni in materia di contenimento del Coronavirus, è il quarto appuntamento con l’arte promosso a Mondovì dalla Fondazione CRC e continua il fortunato filone di esporre negli spazi del Museo della Ceramica opere appena restaurate presso il Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”. Dopo i dipinti di Manet e Kandinskij e l’arazzo realizzato su disegno di Raffaello, in questa occasione l’opera scelta è una tela contemporanea, che torna ad essere esposta dopo un lungo periodo nel quale le condizioni di conservazione ne avevano impedito la fruizione. Il restauro di “Et la terre tremble encore, d’avoir vu la fuite des géants”, tra i più complessi portati avanti finora dal laboratorio di arte contemporanea del Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”, ha affrontato il grave stato di conservazione della tela, soggetta al peso della terracotta (circa 50 kg) utilizzata per la sua realizzazione e che, nel corso dei decenni, ne aveva compromesso la solidità rendendo impossibile un’esposizione in verticale.

L’opera di Kiefer è uno dei pezzi più importanti della collezione “TerraeMotus”, unica monotematica al mondo e che rappresenta, in tutte le sue declinazioni, l’arte internazionale degli Anni Ottanta del Novecento, declinata con opere di settanta celebri artisti, da Keith Haring a Andy Wahrol, da Mimmo Paladino a Michelangelo Pistoletto. Il trauma indotto dal terremoto, elemento di riflessione sulla fragilità del nostro pianeta e sull’impotenza dell’uomo nel gestire e affrontare avvenimenti di quel tipo, si lega in modo naturale alle difficoltà vissute in quest’anno di convivenza con il Covid-19. Dal 1992 “TerraeMotus” è esposta nel Palazzo Reale di Caserta e dal 23 novembre del 2020 alcune opere della collezione hanno trovato una naturale collocazione all’interno del percorso tradizionale degli Appartamenti Reali.