Regione Piemonte, modalità e luoghi dove fare i tamponi per le visite nelle Rsa e strutture assistenziali

6 giugno 2021 | 12:33
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Regione Piemonte, modalità e luoghi dove fare i tamponi per le visite nelle Rsa e strutture assistenziali
Immagine di repertorio - Residenza La Meridiana di Chiusa Pesio

Nelle strutture o negli hot spot. “Si tratta di due alternative codificate per consentire di effettuare gli ingressi in piena sicurezza a tutela degli ospiti e degli operatori” ha riferito l’assessore alla Sanità Icardi

La Regione Piemonte ha stabilito che i tamponi rapidi necessari per consentire a parenti e congiunti di far visita alle persone ospitate in una Rsa o in strutture per minori, disabili, psichiatrici e dipendenze siano gratuiti.

Due le modalità per fare il tampone:
– nella stessa struttura, seguendo le procedure indicate (e comunque senza pagare quote aggiuntive);
– in uno dei 38 hot spot (Torino via Negarville, Pinerolo, Rivoli, Venaria Reale, Susa, Collegno, Avigliana, Cavagnolo, Rivarolo, Settimo Torinese, Chieri, Moncalieri, Carmagnola, Acqui Terme, Alessandria, Casale Monferrato, Novi Ligure, Ovada, Tortona, Asti, Nizza, Villafranca, Biella, Cuneo, Mondovì, Savigliano, Alba, Bra, Borgomanero. Novara, Vercelli, Borgosesia, Santhià, Crusinallo di Omegna) individuati dalle aziende sanitarie previa compilazione di un’autocertificazione

Le Commissioni di vigilanza delle Asl sono tenute a verificare che queste indicazioni siano rispettate da tutte le strutture.

Come evidenzia l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi, “nessuno deve pagare di tasca sua. Si tratta di due alternative codificate per consentire di effettuare gli ingressi in piena sicurezza a tutela degli ospiti e degli operatori. Ogni struttura ha ricevuto dal Dirmei una nota che illustra i due possibili percorsi”.

Inoltre le strutture residenziali e semiresidenziali per anziani, disabili, minori, psichiatriche e delle dipendenze potranno continuare ad avvalersi fino al 31 dicembre 2021 delle prestazioni professionali di infermieri o operatori socio-sanitari, già occupati a qualunque titolo, anche nel caso in cui il lavoratore stesso venga assunto e contrattualizzato dall’Azienda sanitaria locale.

La disposizione è contenuta in una delibera della Giunta regionale comunicata alle direzioni generali delle Asr, agli enti gestori delle politiche sociali, alle strutture residenziali e semiresidenziali e alle associazioni datoriali. Viene così prorogato il termine fissato nel dicembre scorso al 31 luglio 2021.

Comprendiamo le difficoltà incontrate dalle strutture sanitarie sul fronte del personale a causa della pandemia – osserva Icardi – e cerchiamo di venire ad esse incontro con una risposta concreta alla domanda di assistenza. Con il miglioramento della situazione sanitaria confidiamo in un graduale ritorno alla normalità”.

La stessa delibera autorizza fino al 31 dicembre 2021 le aziende sanitarie e le strutture sanitarie private o accreditate al reclutamento temporaneo del personale infermieristico e di supporto impegnato nell’emergenza Covid, in possesso di titolo abilitante o qualifica conseguita all’estero.

Sarà costituito un elenco regionale dei professionisti disponibili ed in possesso dei requisiti per l’esercizio temporaneo delle qualifiche professionali sanitarie e della qualifica di operatore socio-sanitario, come previsto dal decreto “Cura Italia”. Le procedure operative per l’acquisizione delle domande e per la costituzione dell’elenco saranno a cura della Direzione regionale Sanità.

Come e dove fare i tamponi gratuiti per le visite in Rsa e strutture assistenziali
Il tampone si può fare nella stessa struttura o in uno dei punti individuati dalla Regione: in provincia ce ne sono a Cuneo, Mondovì, Savigliano, Alba, Bra
Come e dove fare i tamponi gratuiti per le visite in Rsa e strutture assistenziali

La Regione Piemonte ha deciso che i tamponi rapidi necessari per consentire a parenti e congiunti di far visita alle persone ospitate in una Rsa o in strutture per minori, disabili, psichiatrici e dipendenze siano gratuiti.

Due le modalità stabilite per fare il tampone:

– nella stessa struttura, seguendo le procedure indicate (e comunque senza pagare quote aggiuntive);

– in uno dei 38 hot spot individuati dalle aziende sanitarie previa compilazione di un’autocertificazione

Le Commissioni di vigilanza delle Asl sono tenute a verificare che queste indicazioni siano rispettate da tutte le strutture.

Come evidenzia l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi, “nessuno deve pagare di tasca sua. Si tratta di due alternative codificate per consentire di effettuare gli ingressi in piena sicurezza a tutela degli ospiti e degli operatori. Ogni struttura ha ricevuto dal Dirmei una nota che illustra i due possibili percorsi”.