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La soprano cuneese Serena Garelli è tornata ad esibirsi in pubblico

19 giugno 2021 | 19:04
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Tre importanti impegni l’hanno vista fare ciò che ama di più: cantare

La soprano cuneese Serena Garelli alla vigilia dei suoi 35 anni che festeggerà domani, domenica 20 giugno, dopo il lungo stop causato dalla pandemia dovuta al covid-19 è tornata a fare ciò che ama di più: cantare.

Il mondo dello spettacolo è stato messo a dura prova in questo periodo, inutile negare la felicità di Serena nel poter tornare ad esibirsi in pubblico.

Il primo importante appuntamento la vista in trasferta a Napoli lo scorso maggio. Qui è arrivata il 21 maggio per ripassare il suo repertorio da soprano seguendo i suggerimenti del grande tenore Fabio Armiliato, suo caro amico. Grande emozione e grande onore per lei la domenica 23 maggio al Castello del Maschio Angioino dove si è esibita con altri colleghi grazie al maestro e direttore d’orchestra Christian Deliso. Un concerto che rientrava nelle Settimane Carusiane, eventi dedicati al celebre tenore per il centenario dalla sua scomparsa, durante il quale Serena, finalmente alla presenza del pubblica ha interpretato la canzone napoletana “I te vurria vasà.” Testo apprezzato dal pubblico al quale la soprano cuneese ha voluto raccontare che a Cuneo abbiamo una piazzetta dedicata al principe Totò a fianco del teatro cittadino citando anche l’adunata degli uomini di mondo in suo onore. “Cuneo e Napoli sono inevitabilmente legati e per me poter cantare la canzone napoletana a Napoli è stato magico” ci ha riferito Serena.

Altro importante appuntamento ha visto Serena Garelli impegnata, in occasione del 75° anniversario della Repubblica italiana, il 2 giugno, alla cerimonia nel giardino della prefettura di Cuneo. Contattata dal vice prefetto vicario Maria Antonietta Bambagiotti e dal Prefetto Fabrizia Triolo. “Poter cantare a Cuneo in un’occasione tanto prestigiosa è stato per me un privilegio. E ringrazio di cuore per questa opportunità. Ho interpretato l’inno nazionale e inoltre ho dato voce al discorso del presidente emerito Saragat, che pronunciò durante la prima seduta della Costituente nel 1946.”

E in ultimo, ma non per questo meno importante la soprano cuneese ha vissuto un altra importante emozione nella sua città alla quale è molto legata. Il 5 giugno ha presentato allo sferisterio F. Capello di Cuneo l’inno della Subalcuneo. Un inno brillante e frizzante, fresco e pieno di vita. Un vero brano che augura il ritorno alla vita in modo totale, con il desiderio di poter di nuovo vedere lo sport dal vivo. Per lei questo è il secondo inedito legato al mondo dello sport cuneese di cui ha scritto il testo. Il primo è quello del Cuneo volley. Ci racconta Serene come è nato l’inno: “L’inno della Subalcuneo nasce proprio al palazzetto dello sport, quando il signor Raviola, papà di capitan Raviola, sentendo il mio primo lavoro, mi chiede se non fosse possibile farlo anche per la pallapugno. E voilà detto fatto. Dopo aver reperito informazioni, in un momento di ispirazione ho scritto il testo inviato poi al mio collega genovese Matteo Minchillo, pianista e compositore, con cui avevo già collaborato per il volley. Sono andata a Genova, nel Mini midi studio di Sergio Usai, storico fonico genovese, dove abbiamo inciso il brano. Poi, Lorenzo Turco, giovane video maker che collabora con la Subalcuneo, ha realizzato le riprese con i ragazzi dell’armata biancorossa allo sferisterio e ha confezionato il video clip ufficiale dell’inno.” Non era la prima volta in cui Serena cantava per il mondo della pallapugno, lo aveva già fatto alle finali scudetto del 2016 e poi del 2018, quella che ha riportato a Cuneo lo scudetto. In quelle occasioni aveva cantato l’inno nazionale. “Anche aver girato allo sferisterio è stato bellissimo per me, un pomeriggio di grande divertimento e allegria! Il 5 giugno è stata una giornata ricca di emozioni per me. Mi auguro di poterne vivere altre, altrettanto belle e uniche come quando posso interpretare qualcosa di mio. Gli auguri che mi faccio per i 35 anni che compirò domani, 20 giugno, sono quelli di poter rivivere emozioni grandi come queste e quelle che nel 2017 ho vissuto cantando in diretta nazionale per 3 volte su rai2, con Boves. Come si dice… Chi vivrà vedrà!!! Ad maiora sempre” ha concluso Serena.