La Repubblica Italiana ha un nuovo Cavaliere al Merito: il chiusano Stefano Toselli

2 giugno 2021 | 15:05
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Il sindaco Claudio Baudino ha consegnato al luogotenente della Guardia di Finanza Stefano Toselli il titolo di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana conferitogli dal presidente della repubblica Sergio Mattarella

Nella giornata in cui compie 75 anni, la Repubblica Italiana è stata festeggiata questa mattina a Chiusa di Pesio con la celebrazione del suo cittadino Stefano Toselli. Il sindaco Claudio Baudino ha infatti consegnato nelle mani del luogotenente della Guardia di Finanza il titolo di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana conferitogli dal presidente Sergio Mattarella.

Toselli, che ha 56 anni e risiede a Chiusa di Pesio dal 1992, vanta una militanza di 36 anni nelle Fiamme Gialle per le quali ha operato prima in Veneto (Venezia e Verona) e poi in Piemonte (Torino e Cuneo).  Il luogotenente chiusano ha svolto incarichi di comando di Sezione alla Compagnia di Mondovì, al Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Cuneo ed al Comando Provinciale  di Cuneo, coordinando alcune tra le più importanti indagini svolte dalla Guardia di Finanza in provincia negli ultimi 15 anni, nel settore delle frodi fiscali, del contrasto alla corruzione ed a tutela della spesa pubblica nazionale e comunitaria.

Nel suo intervento, il sindaco Baudino ha ricordato l’importanza di una festa che trae origine dall’esito di un referendum per la prima volta a suffragio universale. Sino ad allora (e vengono i brividi a pensare che si stia parlando di fatti avvenuti 75 anni fa e non nell’Alto Medioevo) non tutte le donne avevano potuto votare. “Per questo oggi dobbiamo festeggiare” ha detto Baudino che ha poi letto le parole del presidente Mattarella e si è detto particolarmente emozionato nel rivestire un ruolo (quello della consegna del titolo di cavalierato) solitamente ascritto al Prefetto.

Un emozionato Stefano Toselli ha ringraziato in particolar modo il padre (“è grazie a lui se faccio questo mestiere”) e la moglie (“perchè stare dietro a uno che fa il mio mestiere non è facile”) spiegando come l’onorificenza ottenuta rappresenti il coronamento di una carriera che gli ha permesso di fare tanto al servizio del suo stato. “Oggi questa Sala Consiliare è come un piccolo Quirinale” ha detto un uomo che al Quirinale (così come nei più importanti luoghi che hanno fatto la storia della nostra repubblica) ha prestato servizio. Una dichiarazione che non può che inorgoglire non solo la Sala Consiliare destinataria del solenne elogio, ma anche l’intera comunità chiusana di cui Toselli da trent’anni ha scelto di fare parte.